Le pastiglie freno BCA sono da prendere in considerazione in abbinamento ai dischi BCA: questa combo è davvero formidabile per numerosi aspetti ed è in grado di migliorare in modo significativo le prestazioni dell’impianto frenante della bici.
Nel caso di questo test parliamo di freni Shimano Ultegra di ultima generazione.

Pastiglie freno BCA



Ma perché BCA (che, ricordiamo, è un marchio italiano con grande esperienza nel settore dei freni idraulici per moto) ha deciso di creare anche le pastiglie?
La risposta è molto semplice: il loro disco (il cui test potete trovare qui) innalza le prestazioni di un impianto frenante, ma non rende al meglio in abbinamento alle pastiglie di serie.

Pastiglie freno BCA
Inizia il test: la pastiglia BCA e, a destra, quella Shimano L03A in mescola organica

Troppo morbide oppure poco resistenti alle sollecitazioni intense, oppure entrambe le cose.
Insomma, servivano le pastiglie dedicate e BCA non si è fatto attendere troppo.
Quanto state per leggere è il resoconto della mia esperienza d’uso, iniziata la scorsa estate e proseguita fino a qualche giorno fa.
Anzi, in realtà è ancora in corso, dato che, piccolo spoiler, queste pastiglie durano tantissimo.
Non esiste una scheda di valutazione specifica per le pastiglie freno, per cui questo test avrà un’impostazione più discorsiva.

Pastiglie freno BCA

Il montaggio

Lo spessore del disco BCA è di 2,0 mm, ovvero una misura maggiorata rispetto allo standard dei dischi road, motivo per cui è necessario ridurre il quantitativo di olio nell’impianto frenante.
Ovvero, occorre fare uno spurgo.
L’operazione va eseguita nuovamente qualora, ai dischi BCA, si decida di abbinare le pastiglie.
Nulla di complicato realmente.
Le pastiglie BCA per freni Shimano Dura-Ace, Ultegra e 105 (ma anche Shimano XTR) non hanno il dissipatore di calore e sulle prime la cosa può preoccupare.
Ma è solo una prima impressione…

Il disco BCA è molto raffinato. Qui il test con le specifiche tecniche

Il rodaggio

Al pari di quando si montano i dischi BCA per la prima volta, anche con le pastiglie freno BCA è necessario attendere un paio di uscite prima che inizino ad adattarsi all’impianto frenante.
Nelle prime uscite, infatti, è possibile sentire qualche sfregamento, specialmente sulla ruota posteriore quando ci si alza sui pedali, ma è un fenomeno che sparisce appena la pastiglia inizia ad usurarsi e ad adattarsi al disco.
Questione davvero di pochi decimi di millimetro…

Pastiglie freno BCA: quali sono i pro?

Sono tre i fattori che durante il test mi hanno stupito.
Sono risultati che, però, sono possibili solo abbinando le pastiglie freno BCA al relativo disco BCA.

  1. usura ridotta
  2. maggiore potenza frenante
  3. migliore resistenza al calore

L’usura è davvero minima, sebbene la potenza frenante sia superiore e il test non sia stato di 10.000 km, ma solo di 1.500.
Questa usura ridotta è dovuta alla scelta dei materiali opportuni per la mescola della pastiglia e al disegno della pista frenante.
Tanti piccoli cruciali dettagli che fanno una differenza enorme rispetto a dischi e pastiglie di serie.

Pastiglie freno BCA
Le pastiglie del freno anteriore dopo 7 mesi di utilizzo: lo spessore è pressoché identico a quando erano nuove

Con uno sforzo minore sulla leva del freno si produce una maggiore potenza frenante.
Il risultato è particolarmente apprezzabile in discesa, perché, in prossimità di un tornante o di una curva, mi sono ritrovato ad iniziare a frenare più tardi del solito.
In sicurezza e senza che la ruota posteriore si scomponga.
Qui però è doverosa una precisazione: tale potenza frenante è ben gestibile e apprezzabile se abbinata a gomme e a cerchi di larghezza adeguate.
Nel mio caso parliamo di ruote Fulcrum Speed 57 (con cerchio da 23 mm di larghezza interna) e gomme Pirelli PZero TLR Race da 30 mm: in discesa è tutta un’altra musica.

In estate è facile mettere in crisi un impianto frenante a disco per surriscaldamento, specialmente se si ha una corporatura come la mia (85 Kg) e anche poca perizia nel frenare: nelle discese lunghe per ottenere la potenza frenante necessaria si deve strizzare la leva del freno ad ogni tornante, con il risultato di perdere confidenza, sicurezza nella guida e aumentare i rischi in generale.

Con le pastiglie freno BCA questo scenario è meno probabile, perché si surriscaldano, certo, ma non arrivano a perdere mordente in maniera rapida e poco tranquillizzante nelle staccate.
Come, ahimè, è capitato con le pastiglie organiche Shimano di serie nelle prime uscite con il disco BCA da strada. Ricordate?
In ogni caso serve sempre e comunque un minimo di perizia nel gestire la frenata, perché altrimenti anche un impianto super potente e raffinato andrebbe in crisi.



A chi consiglio queste pastiglie?

I ciclisti a cui si rivolgono sono di varia tipologia e, in generale, queste pastiglie sono consigliabili solo in abbinamento a dischi BCA.
Dato che richiedono una minore sforzo sulla leva per avere un’elevata potenza frenante li consiglio a:

  • chi ha un corporatura robusta e richiede un impianto frenante più capace (con due dischi da 160 mm di diametro);
  • chi ha una corporatura più esile e vuole risparmiare del peso passando dai dischi da 160 mm a quelli da 140 mm;
  • chi predilige una frenata pronta e potente e sa gestire i freni in discesa.

Quanto costano?

Le pastiglie freno BCA sono distribuite in Italia da Andreani Group e hanno un costo di 24,70€ + IVA la coppia.
Il prezzo, quindi, non è lontano (se non addirittura più basso) da quelle di casa Shimano ad alte prestazioni.

Pastiglie freno BCA

Cosa convince meno?

La potenza frenante di cui sono capaci in abbinamento ai dischi BCA è qualcosa alla quale, personalmente, faccio fatica a rinunciare.
Tuttavia, qualcosa che convince meno c’è ed è una certa ruvidità di funzionamento quando si devono fare piccole decelerazioni. In questi casi la modulabilità non è proprio ottimale e la frenata genera qualche stridore da attrito metallico (ma non rumoroso).
Tuttavia, è una pecca che, personalmente, sono disposto ad accettare in cambio di prestazioni generali comunque superiori.

In conclusione…

I freni a disco idraulici sulle bici da strada sono un componente ancora abbastanza recente, verso il quale, finalmente, gli appassionanti hanno messo da parte scetticismo e ritrosia.
Lo step successivo è capire come farli funzionare al meglio oppure come renderli più prestanti, attingendo all’esperienza e alle risorse che il mondo Mtb suggerisce a quello road.
Le proposte di BCA, infatti, partono proprio da quel background.

Per informazioni Bici.AndreaniGroup.com

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