Come impugnare il manubrio della bici da corsa in modo corretto?
Può sembrare un argomento banale, o magari interessante solo per i novizi, ma in realtà non è così.

Perché spesso, per superficialità o disattenzione, anche i ciclisti più esperti non adottano l’impugnatura più adatta alle varie fasi di pedalata o di gara, rischiando di compromettere comfort, prestazione, ma soprattutto sicurezza in bici.

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Esistono tre modalità principali di impugnare il manubrio della bici da corsa:
– con le mani sui comandi;
– con le mani sulla parte alta del manubrio;
– con le mani in presa bassa, sulla curva del manubrio stesso.

Ognuna di queste ha pregi e difetti, ma soprattutto ognuna permette di affrontare al meglio determinate situazioni di guida.

Se è vero che l’impugnatura del manubrio può essere influenzata anche dalle abitudini e dalla postura del ciclista, non bisogna dimenticare che ci sono delle “regole” non scritte che andrebbero rispettate.
In questo articolo andremo ad approfondire i vantaggi e gli svantaggi delle varie impugnature e, sopratutto, quando è meglio adottarne una piuttosto che un’altra.

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MANI SUI COMANDI
Si tratta dell’impugnatura più diffusa, anche perché è l’unica che potenzialmente può essere utilizzata in salita, in discesa e in pianura.

Garantisce un equilibrio tra aerodinamica e comfort, con il grande vantaggio di avere sempre i freni immediatamente a portata di mano.

impugnare il manubrio della bici da corsa

In pianura è la presa da consigliare durante gli allenamenti, sia individuali che di gruppo, poiché permette una postura abbastanza confortevole senza però compromettere la sicurezza.
Quando l’andatura sale, basta piegare leggermente i gomiti per ottenere una posizione più aerodinamica.
E’ anche la posizione più diffusa durante le gare (anche dei Pro’) quando si viaggia in gruppo, ad andature non troppo sostenute, visto che può essere mantenuta per molte ore senza particolare sforzo.

Si tratta anche della presa da privilegiare in salita, soprattutto se affrontata in gruppo. Garantisce una posizione comoda, con la gabbia toracica sufficientemente aperta per facilitare la respirazione.
Inoltre dà la possibilità di alzarsi in maniera veloce sui pedali per rispondere ad eventuali scatti o rilanciare l’andatura in fuorisella, senza dover cambiare la posizione delle mani.
Inoltre, nelle situazioni di maggiore impegno, permette di fare forza sulle leve dei freni, aiutando l’azione di gambe e tronco.

impugnare il manubrio della bici da corsa

La presa con le mani sui comandi dei freni può essere adottata anche in discesa, a patto che non ci sia l’esigenza di scendere “a tutta”.
In questa posizione, infatti, si ha un una buona guidabilità ed è possibile azionare i freni con facilità, ma per avere il massimo del controllo e della potenza frenante a disposizione è necessario ricorrere alla presa bassa.

Capita spesso, soprattutto nelle Granfondo, di vedere ciclisti affrontare discese o sprint con le mani in questa posizione, ma ricordatevi che non è la scelta migliore.

MANI IN PRESA ALTA
In questo caso le mani vengono poggiate sulla parte alta del manubrio, ai lati dell’attacco.
Il comfort costituisce il vantaggio principale di questa impugnatura, poiché posizionando le mani più vicine al corpo la schiena resta più eretta e il busto ha un angolo meno pronunciato rispetto all’anca.
Di contro, l’aerodinamica peggiora in modo considerevole.

impugnare il manubrio della bici da corsa

Tralasciando l’aspetto della performance aerodinamica, è una posizione totalmente sconsigliata quando la velocità aumenta, poiché poco sicura.
In primo luogo, perché non si ha l’immediata disponibilità dei freni.
In secondo luogo, perché in questa posizione le mani sono più vicine tra loro e questo diminuisce la guidabilità della bici nel caso di manovre di emergenza, come sterzate brusche o ostacoli sulla carreggiata.

Per questi motivi, è un’impugnatura da raccomandare solo in salita, su strade non trafficate, quando siete sicuri di non avere la necessità di ricorrere ai freni.
A volte può essere concessa in pianura, magari per rilassare velocemente braccia e schiena, ma solo se state pedalando da soli e su strade senza traffico.

Unica eccezione in questo senso è concessa sul pavé (eventualità rara in Italia), poiché le mani in questa posizione permettono di assorbire le vibrazioni e, allo stesso tempo, avere una presa salda.
Ricordatevelo nel caso in cui decidiate di affrontare le Classiche del Nord.

Photo Credit Leon van Leeuwen

In compagnia, in gruppo o su strade molto trafficate è assolutamente da evitare, poiché l’impossibilità di azionare i freni con prontezza metterebbero a repentaglio la sicurezza.
In questi casi usate sempre la presa con le mani sui comandi.

Foto www.belvederericcione.com

Molti ciclisti preferiscono adottare questa impugnatura anche in pianura, poiché fanno fatica a mantenere per lungo tempo le mani sui comandi.
Si tratta, però, di un errore che compromette la sicurezza.
Se non arrivate bene ai comandi, significa che c’è qualcosa di errato nel posizionamento in sella, con manubrio che si trova troppo in avanti o troppo in basso.

MANI IN PRESA BASSA
E’ l’impugnatura più aggressiva.
Meno confortevole rispetto alle altre, ma permette di fare più forza sul manubrio, migliora l’aerodinamica e garantisce un controllo ottimale del mezzo in ogni situazione, soprattuto in caso di manovre d’emergenza.
In più permette di avere sempre i freni a portata di mano, azionabili sfruttando tutta la leva del freno, quindi con maggiore potenza rispetto alla presa sui comandi.

impugnare il manubrio della bici da corsa

Non a caso è l’impugnatura da consigliare in tutte le fasi più concitate di gara o allenamento: tratti ad alta velocità percorsi in gruppo, sprint, discese tirate, scatti in pianura o in salita (come dimenticare gli attacchi di Marco Pantani con le mani basse sul manubrio).

Difficilmente vedrete un Pro’ fare la volata o affrontare una discesa con una posizione delle mani diversa da questa.

Photo Facebook.com/Borahansgroheofficial

Insomma, in teoria sarebbe la posizione migliore, se non fosse per la difficoltà di mantenerla per molto tempo.
Con questa impugnatura, infatti, la schiena si avvicina al tubo orizzontale, l’angolo di pedalata dell’anca si chiude, la cervicale soffre maggiormente.
E’ necessario avere una buona preparazione atletica generale, una certa flessibilità, oltre che una posizione in bici corretta, per poterla mantenere a lungo.

Photo Credit ValentinRapp

A onor del vero, c’è da dire che bici e componenti più moderni aiutano parecchio in questo senso.
I manubri compact hanno un reach e un drop ridotti rispetto al passato, i telai di nuova concezione presentano reach ridotto e stack più pronunciato (anche nelle versioni più corsaiole): questi due aspetti permettono di raggiungere la piega con più facilità.

Se invece fate fatica a raggiungere la leva del freno con le mani sulla parte bassa del manubrio, magari perché avete dita corte, è possibile intervenire sia sulla posizione delle leve stesse, sia sul reach della leva, che tramite degli appositi registri può essere avvicinata alla parte bassa della piega.

impugnare il manubrio della bici da corsa

ALTRE IMPUGNATURE
Guardando le corse dei Pro’, capita spesso di vedere corridori poggiare gli avambracci sulla parte alta del manubrio, con le mani “libere” davanti al manubrio stesso, ricercando una posizione simile a quella da crono.

Questa posizione migliora la prestazione aerodinamica, ma ci sentiamo di sconsigliarla in ambito cicloamatoriale poiché molto pericolosa.
Non si ha la possibilità di intervenire sui freni in modo rapido e, per di più, è facile perdere il controllo del mezzo in caso di buche o piccoli ostacoli sulla carreggiata.

Non dimenticate che i Pro’ si chiamano così perché fanno del ciclismo una professione, stanno in bici 5 ore al giorno e hanno una padronanza del mezzo ben diversa rispetto a quella di tutti noi.

Photo Facebook.com/Borahansgroheofficial

IN SINTESI
Mani sui comandi
– In salita, da seduti o in piedi sui pedali
– In pianura, anche in gruppo, ma non in volata
– In discesa, quando non c’è l’esigenza di scendere a tutta

Mani in presa alta
– In salita da seduti
– In pianura, ma solo per brevi tratti. Da evitare se si pedala in gruppo o in zone trafficate

Mani in presa bassa
– In tutti i momenti più concitati: discesa impegnativa, sprint, alte velocità in gruppo

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