Il Pirelli P Zero Velo costituisce il prodotto di punta dall’azienda italiana, progettato e realizzato per la competizione.
Senza tralasciare, però, aspetti importanti per il ciclista amatoriale, come la durata e la resistenza alle forature.

Pirelli è da decenni uno dei punti di riferimento nel settore motorsport, in particolare per quanto riguarda le competizioni (è fornitore unico dei team del mondiale di Formula 1 e lo sarà almeno fino al 2023).

Pirelli P Zero Velo




Da qualche anno ha deciso di sfruttare tutto il know how maturato nel mondo dei motori anche per la realizzazione degli pneumatici da bicicletta, prima esclusivamente da strada e, da qualche mese, anche da Mountain Bike.

Il Pirelli P Zero Velo è il risultato dell’esperienza e del know how Pirelli, applicata ai copertonicini da bici.
Dopo aver provato gli pneumatici per diversi mesi, possiamo già anticiparvi che il risultato è davvero di grande qualità.

Pirelli P Zero Velo

Il nostro test è iniziato durante l’inverno ed è proseguito fino ad ora, percorrendo con queste gomme poco meno di 4.000 chilometri, in condizioni climatiche molto diverse, sia in gara che in allenamento.
Il copertoncino in test è stato il modello P Zero Velo con sezione da 25 mm, utilizzato su più di una ruota, ma in particolare sulle Fulcrum Racing Zero Carbon DB (qui il nostro test) e sulle Mavic Ksyrium Pro SL.

Ecco giudizio e impressioni della nostra prova su strada.

1 – DETTAGLI TECNICI
– Struttura del copertone: 10
I Pirelli P Zero Velo hanno una carcassa da 127 Tpi con un rinforzo in fibra di aramide collocato sotto al battistrada per ridurre il rischio di forature.
La carcassa in tessuto è progettata per offrire un’impronta a terra ottimale, mentre il raggio di curvatura differente tra battistrada e fianchi garantisce una deformazione controllata de lo pneumatico a differenti velocità e angoli di piega, in modo da garantire la massima aderenza.

Pirelli P Zero Velo
La protezione in Aramide permette di ridurre notevolmente il rischio di forature, senza gravare troppo sul peso.

– Diametri e versioni disponibili: 9
Il P Zero Velo è disponibile nei tre diametri più diffusi, cioè 700×23, 700×25 e 700×28.
La famiglia P Zero, però, comprende anche altri prodotti, come la versione TT, più leggera e pensata per la massima performance, e il 4S, ideale per l’inverno e la pioggia.

Ad arricchire la possibilità di scelta del cliente finale è stata lanciata anche una grafica con scritte colorate, ispirate agli pneumatici della Formula 1, che si possono abbinare al meglio con i colori della propria bici.

Pirelli P Zero Velo

– Larghezza effettiva in mm: 8
Sulle Mavic Ksyrium Pro SL, che hanno un canale interno da 15 mm, il nostro calibro ha rilevato una larghezza effettiva di 27 mm.
Sulle Fulcrum Zero Carbon, che hanno canale interno da 19 mm, la sezione arriva a 28 mm, ma si modifica leggermente la forma della spalla.
La misura è stata rilevata ad una pressione di 7 bar.

Pirelli P Zero Velo

– Mescole disponibili: 9
Gli pneumatici P Zero sono realizzati con mescola SmartNET Silica.
Un’unica mescola disponibile, dunque, che però deriva dall’esperienza Pirelli nel mondo dei motori e offre un comportamento ottimale in ogni condizione.

Si caratterizza per l’uso di nanoparticelle a conformazione allungata, che permette legami più stabili all’interno della mescola stessa e questo garantisce un grip ottimale in ogni condizione climatica, oltre che scarsa resistenza al rotolamento, durata e buona resistenza alle forature.

– Peso: 9,5
Il peso rilevato è di 203 grammi, due in meno di quello dichiarato da Pirelli.
Un dato ottimo per una copertura da 25 mm, soprattutto se consideriamo che, a volte, per togliere 50 o 100 grammi da una coppia di ruote si sborsano diverse centinaia di euro in più.

– Prezzo: 9,5
Il prezzo consigliato al pubblico è di 42,90 euro.
Una cifra molto buona, se paragonata alla maggior parte degli altri prodotti al top della gamma proposti dalla concorrenza.

Voto finale (da 1 a 10): 9,16

2 – PRESTAZIONI
– Facilità di montaggio: 10
I Pirelli P Zero Velo si montano con estrema facilità.
Con temperature estive (e un po’ di manualità) si possono montare e smontare dal cerchio senza l’uso dei levagomma.
In inverno, quando la temperatura è più rigida, per toglierli con più facilità si può ricorrere ad un levagomma.

Ricordiamo che non sono predisposti per l’utilizzo tubeless.
Se volete un pneumatico Pirelli Tubeless dovrete scegliere il Cinturato Velo.

Pirelli P Zero Velo

– Scorrevolezza: 9,5
Valutare la scorrevolezza in modo oggettivo, senza svolgere test di laboratorio, è sempre molto difficile.
Tuttavia la sensazione è che i Pirelli P Zero Velo mantengano le promesse, garantendo davvero un ottimo livello di scorrevolezza.
L’elasticità della struttura, inoltre, permette alla gomma di limitare i saltellanti anche su tratti di asfalto sconnesso, ottimizzando la trazione e la trasmissione di potenza.

– Tenuta di strada: 9,5
La tenuta di strada era la caratteristica su cui avevo maggiori aspettative e che ero più curioso di testare.
Devo dire che sin dalle prime uscite questi copertoncini mi hanno trasmesso una grande sensazione di sicurezza e stabilità.

Il merito va alla mescola SmartNET Silica, ma anche al profilo de lo pneumatico, realizzato con la tecnologia Pirelli Ideal Contour Shaping, sviluppata per migliorare la maneggevolezza e la risposta dello pneumatico in piega.
Anche sul bagnato, abbassando la pressione di mezzo bar rispetto a quella usata sull’asciutto (7 bar), l’aderenza è ottimale

– Comfort: 9,5
Il comfort è uno degli aspetti che mi ha sorpreso maggiormente, poiché la struttura de lo pneumatico nel suo complesso è molto elastica e assorbe le asperità del terreno in modo molto efficace.
Su questo aspetto, ovviamente, influisce anche la pressione di gonfiaggio, che va da 6 a 7,7 bar.
Io sono 67 kg e a 7 bar ho trovato un compromesso ottimale tra comfort, scorrevolezza e tenuta di strada.

Pirelli P Zero Velo

– Durata: 9
E’ forse la caratteristica che non ti aspetti da uno pneumatico pensato per la competizione, invece anche la durata è stata superiore alle attese.
Ho percorso poco meno di 4.000 chilometri e solo ora il posteriore presenta un’usura più evidente e dovrebbe essere sostituito.
L’anteriore potrebbe essere usato ancora un po’.

Tenete conto che il dato sulla durata è influenzato dal peso dell’utente, dal tipo di fondo stradale e anche dalla tipologia di utilizzo (un numero elevato di gare sollecitano maggiormente lo pneumatico, generando un’usura più veloce).

Pirelli P Zero Velo

Se vogliamo trovare una pecca, va segnalata la facilità con cui si formano piccoli tagli sul battistrada, probabilmente dovuti alla morbidezza della mescola.
Tagli e lesioni che, tuttavia, non hanno mai portato a forature, quindi sono rimasti solo a livello superficiale.

Resistenza alle pizzicature e/o forature: 9,5
In più di 5 mesi di utilizzo ho subito solo una pizzicatura, ma a causa di una buca che non sono riuscito ad evitare.
In merito alle forature, incide sicuramente anche la componente fortuna, ma non averne subita neanche una in un periodo di tempo così lungo testimonia che la protezione in aramide funziona bene.

Voto finale (da 1 a 10): 9,5

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,33

IN CONCLUSIONE
Pirelli presenta il P Zero Velo come uno pneumatico da competizione estremamente “equilibrato”, vale a dire che la performance si sposa con la robustezza e con un’ottima durata.
Caratteristiche difficili da far convivere.

Il risultato del nostro test conferma quanto promesso da Pirelli.
Si tratta di una gomma dalle altissime prestazioni, leggera, che però non sacrifica altre importanti prerogative.

E’ ideale per la competizione, ma vista la sua versatilità può essere considerata una gomma ottima da utilizzare anche in allenamento e con qualsiasi condizione climatica.
Se non siete tra quelli che hanno una doppia coppia di ruote, una per l’allenamento e una per le Granfondo, questa è la gomma che fa al caso vostro.

Anche tenendo presente il rapporto qualità/prezzo che, a nostro avviso, è davvero buono.

Per informazioni: velo.pirelli.com

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