Trek Emonda, Madone e Domane.
Ovvero bici da salita, aero ed endurance.

Avete mai pensato a quanto possano cambiare le sensazioni di una gara affrontandola con tre bici completamente diverse?
O, viceversa, a quanto si possa apprezzare un modello piuttosto che un altro in base alle caratteristiche del percorso?

Trek Emonda

Abbiamo fatto questo test in occasione della Granfondo Squali-Trek, forse il primo grande evento 2021 post Covid (anche se non il primo in assoluto), che ha permesso a oltre 2.000 ciclisti di rimettere il numero sulla schiena.
Sensazioni particolari, quasi dimenticate, e tanta voglia di normalità che vi abbiamo raccontato in questo articolo.

Trek, title sponsor della manifestazione, ci ha dato questa ghiotta opportunità e così tre membri del nostro staff si sono presentati in griglia a Cattolica con i tre modelli del brand americano.
Emanuele Marianeschi con la Emonda SLR.
Il direttore, Simone Lanciotti, con la Madone SLR.
Luca Roconi con la Domane SL.

Trek Emonda

Curiosi di sapere com’è andata?
Di seguito vi mostriamo nel dettaglio le specifiche delle tre bici e le differenti impressioni avute in gara. Per correttezza, c’è da dire che gli allestimenti non erano tutti dello stesso livello, ma le sensazioni trasmesse dai tre modelli sono state comunque piuttosto chiare.

Prima, però, qui sotto trovate una breve descrizione del percorso, indispensabile per comprendere i risultati del test.




Il PERCORSO
La Granfondo Squali-Trek nel 2021 si è svolta su un percorso unico di 94 chilometri con circa 1.500 metri di dislivello.

Tracciato veloce, caratterizzato da pochissimi chilometri di pianura e tanti saliscendi, con diverse discese tecniche e un’unica salita più impegnativa e lunga, quella che conduce a Mondaino.
Insomma, a volerla paragonare ad una gara di Pro’, sarebbe il tipico percorso per corridori da Classiche.

Ci sembra importante anche evidenziare una variabile meteorologica, ovvero il forte vento che spirava dall’entroterra verso il mare e che ha reso ancora più dura e difficile la corsa, richiedendo concentrazione anche nei tratti di discesa e pianura.

LA TREK EMONDA DI EMANUELE
Sono alto 179 cm e pedalo a 76 cm di altezza sella.
Ho utilizzato una Trek Emonda SLR mis. 56, su cui pedalo di solito anche durante il resto dell’anno, completata dal manubrio integrato in carbonio Aeolus RSL con attacco lungo 100 mm.
L’allestimento prevede gruppo Shimano Dura Ace Di2 e ruote in carbonio Vision Metron 40 per tubolare. Tubolari Pirelli da 25 mm.

Trek Emonda

Avevo già partecipato alla GF Squali-Trek nel 2019 con il precedente modello di Trek Emonda SLR, allestita con gli stessi componenti.

Nonostante siano passati due anni sono riuscito a fare anche un confronto tra le due bici e ho rilevato differenze importanti.

La cosa più evidente, riscontrata in una Granfondo come quella di Cattolica (percorso molto ondulato con salite pedalabili), è il miglioramento dell’efficienza su ogni terreno, compresa la pianura.
Se la precedente versione era una bici molto leggera e adatta a percorsi con tanta salita, la nuova Emonda SLR è una bici più completa, efficiente sia in salita che nei tratti veloci.
Difficile dire se il merito sia delle forme dei tubi più aerodinamiche oppure di una maggiore rigidità torsionale. Probabilmente è un mix di entrambe le cose…

Altro aspetto che mi ha sorpreso, soprattutto lungo la discesa tecnica dopo Mondaino, è stata l’estrema facilità con la quale riuscivo a recuperare posizioni rispetto agli altri corridori.
Parte del merito va ai freni a disco, visto che non tutti gli altri granfondisti li avevano, ma un’altra buona fetta va attribuita al feeling di guida che trasmette la bici.
La sicurezza in inserimento di curva e nel mantenimento della traiettoria è una delle caratteristiche che più mi ha sorpreso di questa nuova Trek Emonda SLR, nonostante l’impostazione molto racing della bici.

LA TREK MADONE DI SIMONE LANCIOTTI
Sono alto 180 e pedalo a 75 cm di altezza sella.
In gara ho utilizzato la Trek Madone SLR 7 allestita con Sram Force eTap AXS, taglia 56 che, pur non avendo un allestimento di punta, aveva il medesimo telaio di quella che usano i Pro’, quindi aggiornata con il nuovo carbonio OCLV 800.
Era la bici che speravo di usare in una gara come questa, perché i continui rilanci (tipici delle gare) e la partenza in pianura a tutta mi hanno fatto apprezzare la sua reattività.

Trek Emonda

Dell’aerodinamica curata si fa fatica ad accorgersene in gara, ma se non altro mi ha dato la certezza che tutte le mie energie si traducessero in velocità con la migliore efficienza possibile.

Ho già avuto modo di testare questa bici e confermo che è una bici che mi piacerebbe avere in garage.
Per la facilità con cui si riesce ad andare veloci.
Per un comfort (che non è così tanto penalizzato, grazie all’IsoSpeed regolabile).
Per la precisione di guida (tipica di una bici aero di alto livello).
Per l’estetica (de gustibus, certo).

Trek Emonda

E il peso?
Non l’abbiamo pesata, ma Trek dichiara 8,32 kg per la taglia 56, cioè un valore che non lascia spazio alla fantasia: la Madone SLR 7 eTap non è leggera.
Sì, è possibile migliorare questo dato, ma a mio avviso è un valore che va messo in secondo piano quando si parla di questa tipologia di bici.
In salita viene in parte compensato dalla sua rigidità torsionale, sia del telaio, sia delle ruote.

E’ il pacchetto completo che dà risultati e sensazioni sui pedali molto entusiasmanti, specie su un percorso nervoso come quello della Granfondo-Squali.
Soprattutto per un ciclista che può disporre di doti di passista potente.
Portarla in gara mi ha fatto davvero scoprire il suo potenziale tecnico.
E mi è piaciuta.

LA TREK DOMANE DI LUCA RONCONI
Sono alto 180 cm e pedalo a 75,5 cm di altezza sella.
Per la Granfondo Squali ho utilizzato una Domane SL7 in mis. 56.
La versione SL, rispetto alla più pregiata SLR, è realizzata in carbonio OCLV 500 e non prevede l’IsoSpeed posteriore regolabile.

Montaggio completato dal gruppo Shimano Ultegra Di2, con guarnitura 50-34 e cassetta 11-34, ruote Bontrager Aeolus Pro 3V con canale interno da 25 mm, dotate di gomme Bontrager da 32 mm.

Trek Emonda

Per me è stata la prima esperienza su una bici con caratteristiche così fortemente endurance e sono rimasto colpito dal comfort e dalla sicurezza di guida che è in grado di trasmettere sin dalle prime pedalate.
Buttarsi in gara su una bici su cui si sale per la prima volta non è mai facile, ma in questo caso il tempo di adattamento è stato davvero minimo.

In pianura, nonostante la gomma da 32 mm, si riesce a viaggiare bene anche ad alte velocità, a patto di impugnare il manubrio con le mani sotto, per compensare l’avantreno molto alto (meno racing, ma che permette una posizione molto rilassata in salita).

In discesa mi ha impressionato la stabilità.
Pur senza rischiare nulla, riuscivo a fare tanta differenza rispetto a quasi tutti i granfondisti che erano con me, soprattutto sui tratti con asfalto più rovinato.

Trek Emonda

La salita è senza dubbio il terreno su cui la Domane SL brilla di meno.
Nei tratti più ripidi (non tanti, a essere onesti) il peso non proprio contenuto si fa sentire (Trek dichiara 8,8 kg), ma più che altro sono le geometrie a penalizzarla quando c’è da rilanciare la velocità.
Va decisamente meglio se si può procedere di passo, ad andature costanti.

Diciamo che la Granfondo Squali-Trek, con il suo percorso nervoso che richiede continui rilanci, non è proprio la manifestazione più adatta a questo genere di bici, anche se il plus di arrivare a nella seconda parte di gara senza dolori non è da sottovalutare.
Se il percorso fosse stato più lungo, i vantaggi rispetto agli altri concorrenti sarebbero stati sicuramente evidenti, poiché quando cominci ad avere dolori sei costretto a rallentare.

La Trek Domane SL non è una bici che nasce per le competizioni, ma chi desidera utilizzarla per le granfondo potrebbe pensare di montare una gomma un po’ più stretta, recuperando qualche grammo e un po’ di brillantezza, senza sacrificare la comodità.

Per maggiori informazioni sulla Granfondo Squali-Trek: granfondosquali.it
Per maggiori informazioni sulla gamma Trek: trekbikes.com