Perché soffriamo così tanto senza bici in questi giorni di quarantena?

L’improvviso cambiamento della nostra routine quotidiana e la riduzione della libertà che ci sono state imposte giocano sicuramente un ruolo determinante.
Un conto è decidere di riposare e stare a casa per scelta.
Un conto è essere costretti a farlo.

Foto facebook.com/specializeditaly

In aggiunta mettiamoci la situazione di stress e paura che tutti stiamo vivendo, acuita ancor di più dal bombardamento di media e social che ci sbattono in faccia solo notizie sul Coronavirus.

Ma al di là di questi aspetti, di non poca rilevanza, c’è una spiegazione neurochimica: la riduzione della produzione di endorfine dovuta al drastico e improvviso stop dell’attività fisica.

Senza considerare che la produzione di endorfine è stimolata anche dal contatto fisico e dalla luce del sole, altri “privilegi” di cui ultimamente siamo costretti a fare a meno e che quindi peggiorano la situazione.




A stimolare il rilascio di endorfine contribuiscono anche alcuni cibi, come la cioccolata e in genere cibi che amiamo in modo particolare.
Perciò, non stupitevi se nei primi giorni di quarantena è aumentata la vostra voglia di cioccolata o avete fatto più fatica del solito a gestire alcune rinunce a tavola (è andata così, vero? ?)

Il fisico sta semplicemente cercando di compensare la carenza di endorfine prodotte con l’attività fisica attraverso altre vie…

COSA SONO LE ENDORFINE
Le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dal cervello che hanno proprietà simili a quelle della morfina e di altri oppiacei, ma senza gli stessi effetti collaterali.
Non a caso, il termine endorfine, sta per “morfine endogene”.

Dotate di straordinarie capacità analgesiche ed eccitanti, sono capaci di regolare il nostro umore, ridurre lo stress e persino migliorare la tolleranza al dolore.
E’ anche per questo che sono state ribattezzate ormoni della felicità o ormoni del benessere.

Foto facebook.com/EddyMerckxBikes

Le endorfine, inoltre, hanno un ruolo fondamentale nel controllo dell’appetito e nella regolazione del sonno.
Dunque, se in questi giorni avete più fame e maggiori difficoltà a dormire, la colpa potrebbe essere anche della ridotta attività fisica.

PERCHE’ GLI SPORTIVI EVOLUTI SOFFRONO DI PIU’
L’attività sportiva prolungata, specie se svolta ad un’intensità elevata, rappresenta uno dei modi migliori per stimolare la produzione di endorfine (avete presente quella sensazione di euforia che vi assale al termine dell’attività, nonostante la stanchezza?).

soffriamo così tanto senza bici

Le endorfine, però, provocano una certa dipendenza (anche se in misura minore rispetto alle sostanze esogene): ecco perché soffriamo così tanto senza bici.

Chi fa sport con regolarità è abituato a stimolare quotidianamente la produzione di endorfine ed è “drogato” di quella sensazione di benessere che si prova al termine dell’attività fisica.
La dipendenza da alcune droghe (come l’eroina), non a caso, è legata anche ad un’inibizione della produzione endogena di endorfine.

Questo spiega perché tutti gli sportivi, appena emanati i primi DPCM, si siano affrettati a capire se era ancora possibile fare sport all’aperto.
E una volta appurato che questo non era possibile, sia partita la corsa all’acquisto di rulli e altri dispositivi di allenamento indoor.

Per chi non pratica sport abitualmente può risultare una cosa difficile da capire, ma se ci pensate bene, invece, è una faccenda del tutto normale e ha pure una spiegazione scientifica.

soffriamo così tanto senza bici

COSA FARE?
La riduzione delle endorfine provoca senso di stanchezza, insoddisfazione e malessere, soprattutto se associata a situazioni di stress come quelle attuali.
Ovviamente non è possibile accumulare lo stesso volume di allenamento a cui eravamo abituati all’aperto, però è importante cercare di non interrompere completamente l’attività. 

Un’ora di rulli, a intensità intermedia (non necessariamente con lavori specifici), 3 o 4 volte a settimana, non solo vi permetterà di mantenere un livello di allenamento accettabile, ma anche (e soprattutto) di stare meglio, stabilizzando il livello di endorfine.

Chi non ha i rulli, o non ha voglia di farli, li può sostituire con altre attività, purché di durata superiore a 30 minuti e che richiedano un minimo di intensità.

Con il passare del tempo il nostro fisico si abituerà a questa nuova situazione e la “sofferenza” si farà minore.
Tutto questo sperando di poter tornare presto a pedalare all’aperto e godere delle “nostre” scariche di endorfine…

QUI trovate tutti gli articoli dedicati all’allenamento indoor, per mantenersi in forma anche senza poter pedalare all’aperto.

Per restare sempre connessi con contenuti e news pubblicati su BiciDaStrada.it mettete un mi piace sulla nostra pagina Facebook ufficiale oppure seguiteci su Google News