Approfittando del giorno di riposo abbiamo curiosato tra le bici dei team per scoprire qualche piccolo segreto.

Nel video che trovate qui sotto vi mostriamo la Merida Reacto della Bahrain Victorious (nello specifico quella di Rafael Valls) già allestita per la tappa dello sterrato di oggi, ma nei prossimi giorni vi mostreremo qualche altro gioiellino, caratterizzato da scelte tecniche a volte sorprendenti.

In vista dello sterrato di Montalcino, l’unica modifica degna di nota è quella relativa agli pneumatici: Valls utilizzerà dei Continental GP5000 TL, dunque in versione tubeless, da 28 mm anziché da 25 mm.

I meccanici Merida ci hanno rivelato che la scelta tra tubeless e tubolare rimane molto personale, ma che sempre più corridori stanno iniziando ad utilizzare la soluzione tubeless.

Per affrontare le strade bianche le pressioni di esercizio variano (in base al peso del corridore) tra i 4 ed i 5 bar per chi ha scelto il tubeless e tra i 5 ed i 6 bar per chi ha optato per il tubolare.

Tra le altre particolarità della Merida Reacto della Bahrain, vi facciamo notare il manubrio integrato Vision 5D montato senza spessori, come di consueto per i pro’ in modo da poter stare più bassi e aerodinamici sull’avantreno, ma con un attacco di dimensioni “normali” e non extralarge, come abbiamo visto spesso sulle bici di altri Pro’.

Merida Reacto della Bahrain

Un’altra soluzione tecnica molto diffusa in gruppo prevede l’utilizzo dei comandi satellite Shimano SW-R610 Sprinter, da montare nella parte bassa della piega manubrio.
Questi comandi, compatibili con Ultegra e Dura Ace Di2, permettono di azionare il cambio posteriore anche con le mani basse, magari durante uno scatto o una volata.
Il comando destro scala verso i rapporti più duri, il sinistro sale su quelli più agili.

Per maggiori informazioni:
bahraincyclingteam.com
meridaitaly.it

Qui sotto trovate il nostro test della Merida Reacto 8000-E

TEST – Merida Reacto 8000-E: dettagli di alto livello, grinta e stile