Le scarpe Trek RSL Road sono uno dei tre modelli dotati di tecnologia METNET che il marchio americano ha introdotto quest'inverno.
Anche se si posizionano leggermente sotto le RSL Knit, si tratta comunque di scarpe di altissima gamma, come testimoniano sia le caratteristiche tecniche, sia il prezzo.
Le abbiamo usate per oltre un mese e di seguito trovate le nostre impressioni, con pregi (tanti) e limiti (essenzialmente due).
1- Dettagli tecnici
– Materiali utilizzati: 9,5
E’ sufficiente prenderla in mano la prima volta per capire che si tratta di una scarpa di alta qualità.
Il pezzo forte è la tomaia con tecnologia METNET, morbida e davvero capace di adattarsi da subito alla forma del piede (ve ne parlerò meglio più avanti).
I rotori Boa sono sempre una garanzia, così come il carbonio OCLV usato per la suola.
Anche se le solette di per sé sono piuttosto essenziali, una nota di merito va al materiale usato per realizzarle, il Rise di Bloom, un’alternativa ecologica alla classica schiuma EVA, ottenuta partendo dalle alghe.
– Sistema di chiusura: 10
Il doppio rotore a mio avviso resta il sistema migliore per le scarpe di alta gamma, specie per gli agonisti. Permette di chiudere in modo saldo, senza punti di pressione e, soprattuto, di effettuare microregolazioni durante la pedalata.
I rotori Boa Li2 sono quanto di meglio oggi si possa trovare sul mercato. Ben studiato è anche il passaggio dei cavi di serraggio. Boa è di solito più costoso di altri sistemi, ma è coperto da garanzia a vita. In caso di rottura potrete contattare direttamente Boa per avere i pomelli di ricambio.
– Regolazioni consentite: 9,5
Il doppio pomello permette di personalizzare la tensione nella zona del collo e della punta. Un valore aggiunto importante, soprattutto per chi ha collo o pianta molto generosi. I rotori Boa Li2 consentono una regolazione micrometrica sia per stringere che allentare.
Tra le regolazioni possiamo far rientrare anche le nuove solette BioDynamic con tre diversi supporti per l’arco plantare. Permettono di ottimizzare ulteriormente la calzata, ma vanno acquistate a parte.
– Prezzo: 6
Il prezzo al pubblico è di 399,99 euro.
Diamo un “6 politico” perché il costo è più o meno in linea con i modelli top di gamma dei brand più noti ma, pur riconoscendo la qualità del prodotto, è obiettivamente molto alto.
Voto finale (da 1 a 10): 8,75
2 – Prestazioni
– Comfort della calzata: 10
Onestamente è l’aspetto che mi ha sorpreso di più.
Ero curioso di capire se il sistema METNET fosse una trovata di marketing o una soluzione che funziona davvero. Dopo oltre un mese di utilizzo, senza timore di smentita, vi posso confermare che funziona davvero.
Già alla prima uscita mi hanno trasmesso quel feeling che di solito solo una scarpa “sformata”, a cui sei abituato da tempo, è in grado di offrire. Una cosa che raramente succede con una scarpa mai indossata.
La struttura METNET, che Trek definisce reattiva, si adatta alla forma del piede. Funziona un po’ come le tomaie in knit (maglia), ma con un design più classico. Potrebbero risultare una svolta per chi ha pianta larga o ancora di più per chi ha forme dei piedi particolari oppure metatarsi molto pronunciati.
A migliorare ulteriormente il comfort c’è da sottolineare anche l’ottima tenuta del tallone, che permette una stabilità importante in pedalata.
– Rigidità suola: 9,5
La suola è realizzata in fibra di carbonio OCLV con un indice di rigidità 14, cioè il più alto di casa Trek.
Su strada è difficile fare confronti oggettivi con altri prodotti di alta gamma, ma a meno che non siate sprinter da 2000 watt, credo che nessun ciclista sarà in grado di metterla in crisi.
L’abbinamento tomaia/suola mi ha trasmesso un feeling molto simile alle Shimano RC903.
– Peso: 9
Il peso rilevato in taglia 44 è di 248 grammi.
Non sono le più leggere sul mercato, ma sono in linea con prodotti simili, dotati di doppio rotore.
A mio avviso la scarpa è un componente “delicato”, dove prima di cercare la leggerezza estrema serve guardare comfort e tenuta. Le Trek RSL Road sono un ottimo compromesso sotto questo punto di vista.
– Ventilazione: 9,5
Al momento non le ho ancora usate con temperature davvero calde, ma le accortezze per ottimizzare la ventilazione del piede ci sono tutte.
La linguetta e la quasi totalità della tomaia sono dotate di microfori per facilitare la traspirazione. Oltre a questo, la suola in carbonio presenta ben 4 prese d’aria, due frontali e due sulla parte mediana.
– Calzata (quale taglia scegliere?): 7,5
Le scarpe Trek RSL Road hanno una vestibilità piuttosto standard, a mio avviso molto simile a quella delle Specialized S-Works. La pianta è larga, ma non larghissima.
La gamma taglie è abbondante e va dal 36 al 48, ma la nota dolente è l’assenza dei mezzi numeri, che a mio avviso su una scarpa di questo livello dovrebbero sempre essere disponibili, almeno per le misure centrali. Nel mio caso, ad esempio, per il test ho usato un 44, ma il numero perfetto sarebbe stato il 43,5.
Voto finale (da 1 a 10): 9,1
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,93
Scarpe Trek RSL Road: in conclusione
Le nuove Trek RSL Road sono scarpe davvero ben riuscite e ricche di dettagli di qualità. Abbinano perfettamente comfort e prestazioni, anche se il vero elemento distintivo rispetto ad altri modelli è la capacità della tomaia di adattarsi alla forma del piede, che dunque ne rende la calzata piuttosto universale.
Ad inizio articolo vi abbiamo parlato di due limiti. Beh, se avete letto il test avrete capito che si tratta del prezzo e dell’assenza dei mezzi numeri.
Perché comprarle
- Elevato comfort grazie alla tomaia che si adatta alla forma del piede
- Rigidità della suola
- Sistema di chiusura Boa Li2 che risulta sempre una garanzia
Perché evitarle
- Mancanza dei mezzi numeri, che limitano un po’ nella scelta
- Prezzo elevato
Per maggiori informazioni: trekbikes.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.