C’era una volta un tempo, non molti anni fa, in cui i canali interni delle ruote delle bici da strada erano da 15 mm, i freni rim brake e le gomme rigorosamente da 23 mm. L’avvento del freno a disco non ha solo migliorato la sicurezza: ha liberato i cerchi dal calore dell’attrito sconfessando più di qualche dogma. Cerchi e pneumatici sono diventati interpreti di un’evoluzione ed allo stesso tempo di una rivoluzione. Il Vittoria Corsa Pro è senza dubbio un primattore in questo nuovo corso.

Vittoria Corsa Pro

Abbiamo messo alla prova la gomma 700x28c per oltre 1.500 km in configurazione tubeless su ruote Newmen Advanced SL R.50 Streem, parte dell’allestimento della Cube Litening Air (QUI il nostro test).



1 – Dettagli tecnici

– Struttura del copertone: 10
La carcassa in cotone a strato singolo da 320 TPI restituisce morbidezza e flessibilità al tatto una volta prelevato lo pneumatico dalla scatola in cartone riutilizzabile e riciclabile Vittoria.
Una percezione d’alta qualità che da decenni accompagna le coperture d’alta gamma dell’azienda di Brembate (Bg) che (un tempo, non tanti anni fa) per via di queste caratteristiche venivano definite open tubular, tubolare aperto.

Vittoria Corsa Pro

Il cerchietto è avvolto da una guaina protettiva e adotta una nuova forma che permette al Vittoria Corsa Pro d’essere tallonato con facilità anche su cerchi hookless (a partire dalla misura 700x28c, pressione massima di gonfiaggio 5 bar).

Battistrada e carcassa in cotone non sono più incollati come da tradizione.
A differenza delle precedenti generazioni, infatti, per la prima volta viene applicato il processo di vulcanizzazione elettrica che oltre ad una curva di temperatura minore (con conseguente risparmio d’energia in fase di produzione), permette una fusione omogenea tra carcassa e battistrada senza alcuna cucitura.

Grazie a questa tecnica gli spessori del battistrada, in particolare lungo i canali laterali, possono essere ancora più sottili.
Una caratteristica che aumenta la sensibilità della gomma in curva con un riflesso chiaramente percepibile sullo stile di guida che tende a diventare più veloce ed aggressivo.
A completare la costruzione, l’inserto antiforatura ad alta densità.

– Misure e versioni disponibili: 9
Due le versioni disponibili, tubeless TLR/tube (compatibile quindi anche con camera d’aria) e tubolare. Il tutto va a descrivere una gamma composta da ben nove coperture così suddivise:

Tubeless TLR/tube
700x24c
700x26c
700x28c
700x30c
700x32c

Tubolare 
23-28”
25-28”
28-28”
30-28”

Altra caratteristica del Vittoria Corsa Pro è il fianco: esclusivamente para/tan con il nero che diventa caratteristica distintiva del Corsa N.Ext.
Una scelta all’insegna della semplificazione cromatica che forse non a tutti potrebbe piacere.
Al di là delle richieste del mercato, ancora buone, va riconosciuto il merito a Vittoria di non aver trascurato la dimensione tubolare.

– Larghezza effettiva in mm: 10
Lo standard E.T.R.T.O. prescrive che la misura nominale della gomma venga rilevata su un canale da 19 mm.

Vittoria Corsa Pro

Le ruote Newmen con canale interno da 18 mm, nonostante lo standard oramai sorpassato, si sono rivelate un banco di prova ideale.

La sezione della copertura è pari a 27,61 mm. Una quota azzeccata considerato il mm di scarto.

Vittoria Corsa Pro

– Mescole disponibili: 9,5
La mescola combinata del battistrada grafene + silice che ha debuttato ufficialmente sul Corsa N.Ext con carcassa in nylon (QUI il nostro test) viene applicata per la prima volta su una copertura in cotone.

Risultato: la vita utile del prodotto aumenta notevolmente rispetto alle precedenti versioni dove il battistrada iniziava a mostrare i primi segnali di decadimento dopo circa 800-1.000 km.

La qualità di una gomma si definisce sempre attraverso un sottile gioco d’equilibrio tra aderenza e resistenza all’usura.
Il Corsa Pro alza il livello delle mescole morbide a base lattice che dalle parti di Vittoria ora iniziano a sostenere chilometraggi di un certo rispetto.

La copertura anteriore a fine test.

– Peso: 9,5
Non è il più leggero sul mercato, ma poco ci manca.
La versione tubeless TLR 700x28c ferma l’ago della bilancia sui 295 grammi.
Il peso rilevato è inferiore: 281 grammi.

Una quota che fa emergere la vocazione di questa gomma votata alla competizione e all’alta prestazione.

Vittoria Corsa Pro

– Prezzo: 5,5
94,95 euro. Una cifra che rende impegnativo l’approccio al Corsa Pro. Lo street-price è più basso, ma rimane uno dei più costosi tra i top di gamma. Il prezzo svolge però una doppia funzione: oltre a definire un prodotto d’alta gamma e stabilire la soglia d’accesso al prodotto contribuisce a definire il pubblico di riferimento.

In altri termini se l’utente esperto, attento alla prestazione, è disposto a spendere qualcosa di più non sarà deluso. Di seguito vi spieghiamo perché…

Voto finale (da 1 a 10): 8,9

2 – Prestazioni

– Facilità di montaggio: 10
Il Vittoria Corsa Pro si è dimostrato estremamente facile da montare, a mano o tramite un leggero aiuto delle leve. Una qualità che non ho rilevato solo io in redazione e che rimane invariata con diversi tipi di ruote…

Qui sotto un video relativo all’installazione dello pneumatico su ruote Reserve 40|44.

Attenzione se volete tallonare la copertura su ruote Newmen (foto sotto)!
La gola del cerchio ed il meccanismo valvola interno non agevolano il tallonamento. Non si tratta di un problema di Vittoria, ma di un ostacolo che riguarda anche altri marchi.

Su ruote Bontrager RSL 51 (canale interno 23 mm) la copertura si monta con l’aiuto di una leva e viene tallonata tramite una normale pompa da pavimento con camera d’accumulo.

– Scorrevolezza: 10
Vittoria ha rilevato un miglioramento del 12% per quanto riguarda velocità e resistenza al rotolamento rispetto al Corsa Graphene 2.0.
Un guadagno più che marginale da attribuire al battistrada ed all’interazione con la carcassa frutto del nuovo processo produttivo.

Al di là dei dati diffusi dalla Casa Madre, su tratti lanciati e veloci l’alto livello della gomma è percepibile già solo “ascoltando” il comportamento dello sterzo che diventa ancora più pronto e preciso.

Inoltre, i dati riguardanti la resistenza al rotolamento pubblicati su bicyclerollingresistance.com proiettano questa copertura da 28 mm sul podio non troppo lontano da gomme TT o Speed da 25 mm.

Vittoria Corsa Pro

– Tenuta di strada: 10
La differenza con il Corsa N.Ext, e più in generale con altre coperture, emerge in discesa e quando si iniziano ad affrontare le curve in modo un po’ più allegro anche su fondo umido.

In ogni fase (inserimento, raggiungimento del punto di corda, uscita) il cambio di passo è notevole.
La gomma su tratti tecnici anche con fondo irregolare è più stabile, affidabile e veloce rispetto alla concorrenza. È qualcosa difficile da tradurre a livello scientifico.
I chilometri pedalati mi hanno fatto capire che il Corsa Pro è un incentivo alla velocità, ad osare qualcosa di più quando si decide che è arrivato il momento di non andare a spasso.

Un bene se si possiede un’elevata confidenza con la propria bici, un male se le abilità tecniche sono ancora da affinare: la sensibilità sopraffina della gomma trova il giusto mix se anche il corridore è abituato a leggere i segnali provenienti dalla propria bicicletta.

Questa caratteristica è praticamente trasversale su ogni configurazione test (ruote Newmen e Bontrager) con un asterisco.
Su canale da 18 mm il margine d’errore è veramente ridotto. Nel mio caso è bastato un aumento di pressione pari a 0,5 bar per rilevare un cambiamento di resa sulla medesima discesa alle medesime condizioni ambientali.

– Comfort: 10
Sono pochi gli pneumatici in commercio così morbidi.
La larghezza del canale interno incide e non poco sulla valutazione di questa categoria. Ad ogni modo, a parità di ruote e pressione, la copertura risulta meno legnosa e più piacevole rispetto ad altri marchi della concorrenza. Il merito è in gran parte da attribuire alla struttura della carcassa.

Così come per il Corsa N.Ext anche per il test Corsa Pro sono partito dalle pressioni suggerite da Vittoria (rintracciabili attraverso il QR code presente sulla spalla dello pneumatico) per trovare la giusta sintonia che è arrivata ben presto.

Vittoria Corsa Pro

Per apprezzare al meglio questa gomma, al di là del rodaggio, dedicate almeno due uscite ad ascoltarne il comportamento aggiustando magari la pressione +/-.

Il Corsa Pro è come il buon vino: lo si può bere tutto in un sorso (gonfio, parto e tanto saluti) oppure degustare a poco a poco lasciandolo decantare. Solo così emergono sfumature e caratteristiche altrimenti non rilevabili.


– Durata: 7,5
Decisamente migliore rispetto alle precedenti generazioni prodotto se si utilizza la gomma con criterio, a partire dal controllo della pressione prima di ogni uscita.

Il gioco d’equilibrio tra durata e prestazioni citato prima, che definisce una buona gomma, è da declinare anche in relazione alla destinazione d’uso. Stiamo parlando di una gomma da competizione con carcassa in cotone che in allenamento rimane un lusso per ogni ciclista, al di là delle sensazioni di guida.

Vittoria Corsa Pro

La durata non potrà mai essere paragonabile ad altri pneumatici concepiti per coprire lunghe distanze.
Grazie al Vittoria Rubino Pro Control (posteriore), ad esempio, sono arrivato a sforare il muro dei 5.000 km. Questa quota è difficilmente raggiungibile dal Corsa Pro ma su aderenza e resistenza al rotolamento come la mettiamo?

Tutto in fin dei conti non si può avere altrimenti ci sarebbe un’unica gomma ideale…

La gomma posteriore dopo 1.300 km.

– Resistenza alle pizzicature e/o forature: 8,5
Ho forato una volta: nella fase finale del test dopo aver percorso diverse volte strade e tratti di percorsi ciclopedonali non del tutto esenti da ghiaino, terriccio e tutto quanto può finire su strade secondarie.

Il danno da foratura sul canale laterale.

Senza dimenticare anche la buona sorte.
Una cosa mi ha colpito: ho forato in un tratto rettilineo, non sul canale centrale del battistrada, ma all’esterno, verso la spalla per intenderci, dove lo spessore è un po’ più sottile.
Forare non è mai piacevole, ma può succedere. Facendo due riflessioni ho capito che da qualche tempo per via della resa sopraffina della gomma stavo chiedendo troppo.

La foratura non ha pregiudicato l’integrità della carcassa.

Sono così giunto ad una conclusione: se proprio non si vuole rinunciare a questo pneumatico in allenamento meglio optare per il Corsa Pro Control (foto sotto) dotato di battistrada più spesso con canali laterali del battistrada a lisca di pesce.

Voto finale (da 1 a 10): 9,33

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,12

Vittoria Corsa Pro: in conclusione

Il processo di vulcanizzazione elettrica consente di avere un battistrada fuso alla carcassa in cotone: un nuovo standard per il tubeless strada da competizione.

Questa tecnica, già oggetto di alcune applicazioni in campo automotive, eleva la resa della copertura in particolare quando c’è da guidare la bicicletta: in discesa e su tratti tecnici.
In altri termini, quando l’asticella della prestazione si alza il Corsa Pro dà il meglio di se.

Vittoria Corsa Pro

Il prezzo è il vero tallone d’Achille, ma parliamo pur sempre di una gomma di altissima gamma, pensata prima di tutto per offrire il massimo delle prestazioni in gara (un po’ come la gomma di una Formula 1). E in termini di prestazioni possiamo assicurarvi che ha pochi concorrenti.
E’ la scelta ideale per le ruote da gara e per tutte quelle situazioni dove scorrevolezza e aderenza sono in cima alla lista, senza troppi compromessi.
In soldoni, non è la gomma ideale per tutti e non è una gomma da tutti i giorni

Uno pneumatico dedicato a chi sa guidare la bicicletta ed ama entrare in sintonia con il proprio mezzo proprio come un pilota con la sua auto.
Un’orizzonte che mette in primo piano una sensibilità tecnica elevata, via sicura per apprezzare a pieno questa copertura che deve essere “ascoltata” proprio perché più sensibile rispetto a molti altri modelli.

L’esempio ce lo ha offerto Van der Poel alla Milano-Sanremo di quest’anno (foto sotto).
Prima gara con il Corsa Pro al termine di un corposo periodo di test in allenamento. Sappiamo com’è andata a finire. Di mezzo ci sono talento e doti atletiche fuori dal comune, non è poco, qualità che ogni buon ciclista può arrivare a possedere con le debite proporzioni.

Ed è così che anche i materiali finiscono per amplificare le proprie caratteristiche tecniche.

Foto: Fabio Ferrari/LaPresse

Perché comprarlo

  • Tenuta di strada in curva superiore alla media
  • Battistrada e carcassa fusi in un unico insieme restituiscono una sensibilità maggiore
  • Morbidezza della carcassa in cotone: comfort e aderenza superiori

Perché non comprarlo

  • Gomma da competizione, con una durata non eccelsa.
  • Prezzo alto
  • Se il focus non è l’alta prestazione e se lo stile di guida è ancora incerto meglio orientarsi su un’altra copertura. Vedi Corsa N.Ext o Rubino.

Per maggiori informazioni: vittoria.com/it

Qui tutte le news, i test e gli approfondimenti riguardanti Vittoria.

Qui sotto tutti i dettagli del Corsa N.Ext: stessa mescola, medesimo battistrada, ma con carcassa in nylon.

Nuovo Vittoria Corsa N.Ext: carcassa in nylon, mescola 2C e… Un codice QR