Da quando il primo gruppo elettromeccanico ha fatto la sua comparsa su una bici da corsa (nel 2009 con lo Shimano Dura Ace), sia la casa del Sol Levante, sia, poi, le case di Chicago e di Vicenza hanno seguito la consuetudine di adottare l’elettronica solo sui primi due gruppi di punta.

Questo ha reso le tecnologie DI2, AXS ed EPS abbordabili da un numero di praticanti ridotto, perché il loro prezzo è sempre stato superiore rispetto ai corrispettivi gruppi a comando meccanico.

sram rival axs



Da quanto si può leggere su una notizia riportata su Cyclingnews e dalla relativa documentazione reperibile presso la FCC, ossia l’ente americano che regola le comunicazioni via radio nel territorio degli Stati Uniti e del Canada, sembrerebbe che Sram abbia in serbo una novità molto interessante, ovvero il debutto di uno Sram Rival AXS elettronico.

Cioè il primo gruppo elettromeccanico di fascia più bassa di un Red e di un Force.
Su questo nuovo gruppo, nell’ottica di contenimento del prezzo, Sram potrebbe mantenere le 11 velocità, ma è anche vero che i gruppi di gamma bassa presentati dal marchio americano hanno sempre avuto lo stesso numero di velocità dei modelli di vertice.

L’arrivo dello Sram Rival AXS romperebbe la consuetudine di cui si parlava prima, per cui i gruppi elettromeccanici potrebbero (per il momento è ancora obbligatorio il condizionale) diventare più popolari di quanto non lo siano oggi.
E soprattutto, si spera, anche più abbordabili in termini di costo.

Del resto, lo abbiamo visto anche in altri settori merceologici, quando una “novità elettronica” diventa di maggiore diffusione il suo prezzo si abbassa.
Questa regola di massima non sappiamo quanto sia facilmente applicabile anche in campo bici, ma di certo l’obiettivo della casa di Chicago con lo Sram Rival AXS è rendere la tecnologia AXS più economicamente accessibile.
Che Sram abbia intenzione di puntare forte sull’elettronico lo testimonia anche un altro fatto: il nuovo Red e il nuovo Force 12 velocità, per la prima volta, non sono stati proposti anche in una versione meccanica… 

Il documento che Sram ha depositato presso la FCC mostra protocolli di connessioni del Rival (Ant+ e Bluetooth) del tutto analoghi a quelli dei modelli più pregiati e questa, oggi, è una condizione necessaria per rendere un gruppo elettromeccanico realmente collegabile alla grande quantità di dispositivi Gps, misuratori di potenza e smartphone presenti sul mercato.
Insomma, non può che essere così.

Un’immagine della documentazione tecnica reperibile presso la FCC. Cliccando qui

Questo fatto apre una riflessione-domanda: e Shimano e Campagnolo cosa faranno?
Ammesso che sia vero che Sram voglia dotare il Rival della tecnologia AXS, Shimano, ad esempio, con il vociferato nuovo Dura Ace, non può che fare altrettanto.
Cioè dotare di default il nuovo Dura Ace di una connessione Ant+ e Bluetooth.
Cosa oggi già possibile, lo ricordiamo, ma solo se a bordo è presente l’unità opzionale Shimano D-Fly e-Tube (chiamata anche Shimano EW-WU111).
Ma non solo.

Arriverà, sull’onda dello Sram Rival AXS, anche uno Shimano 105 DI2?
Conoscendo la filosofia del marchio giapponese, questa novità, se mai verrà presentata, non vedrà la luce immediatamente.
E’ più nella filosofia aziendale di Sram lanciarsi in nuovi settori e tendenze.
Mentre Shimano, da quando esiste Sram, spesso insegue (ad eccezione del Grx e del gravel), ma quando arriva lo fa colmando ampiamente il gap.

E Campagnolo?
Il marchio italiano, proprio con il gravel, si è portato in avanguardia su un terreno fino ad ora esplorato (con scarso successo) solo da Rotor, ovvero le 13 velocità.
L’Ekar è solo meccanico e funziona molto bene.
Forse arriverà anche un Ekar EPS, chissà, ma questo ci porta fuori dal tema della discussione.
Per restare in ambito road, Campagnolo è Campagnolo grazie ai modelli di alta gamma, per cui non sappiamo quanto sia facilmente ipotizzabile un Chorus EPS o addirittura un Centaur EPS.

TEST – Campagnolo Ekar. Preciso, leggero, con una frenata di riferimento

Per concludere l’argomento, vogliamo aprire una riflessione.
Consideriamo il contesto attuale, ossia il grande boom che il ciclismo a tutti i livelli sta vivendo in questo momento, un boom che non è destinato a spegnersi nel giro di pochi mesi. O almeno questa è la visione che hanno i marchi di bici.

Il boom, quindi, sta portando milioni di nuovi utenti su scala mondiale, ovvero persone che più probabilmente non acquisteranno bici top di gamma, ma di gamma bassa o medio-bassa.
Insomma, la bici giusta per iniziare, poi se son rose fioriranno.
Questo spinge i produttori di bici e di componentistica soprattutto a rivedere le priorità in termini di “cosa mi conviene produrre prima?”.

Quindi i gruppi di gamma bassa, media e medio-alta potrebbero diventare una priorità.
Le nostre sono elucubrazioni sulle possibili strategie della bike industry nel prossimo futuro.
Se arriverà uno Sram Rival AXS, però, non passerà inosservato, né dagli appassionati e dai marchi di bici, né dai competitor di Sram.

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