Non è un segreto: tutti gli appassionati in ambito road si aspettano l’arrivo del nuovo Shimano Dura Ace.

Sono passati, infatti, i “classici” quattro anni che storicamente (almeno dal 2004 in poi, quando fu lanciata la serie 7800, più in basso) la casa giapponese lascia trascorrere prima di rinnovare i suoi gruppi.
Di solito, prima tocca al Dura Ace e, negli anni a seguire, a Ultegra e 105.

Nuovo Shimano Dura-Ace



Se siete curiosi di sapere la storia, quasi cinquantennale, dello Shimano Dura Ace, vi invitiamo a dare un’occhiata a questo articolo.
Ad esempio, chi si chiede l’origine del nome Dura Ace scoprirà che deriva da Duraluminium (duralluminio, in italiano), il materiale in cui era realizzato, e da Ace (asso, in italiano), che sta a sottolineare il pregio del prodotto.

Tornando agli anni nostri, era il 2016 quando venne presentato lo Shimano Dura Ace serie 9100.
Si è trattato del primo gruppo Shimano declinato in quattro versioni: elettronico, meccanico e con sistema frenante Rim Brake o Disc.

Nuovo Shimano Dura-Ace

Dopo aver cercato in lungo e in largo foto e video che potessero svelarci in anteprima (magari sulla bici di qualche pro’) il nuovo Shimano Dura Ace, ci siamo trovati con un pugno di mosche in mano.
E allora, basandoci sull’andamento del mercato e sulla “filosofia” che contraddistingue da sempre il brand giapponese, abbiamo cercato di immaginare come potrebbe essere il nuovo Dura Ace, che dovrebbe-potrebbe arrivare a breve sul mercato.

QUANTE VELOCITA’?
Quante saranno le velocità del nuovo Shimano Dura Ace?
Undici, Dodici o Tredici?

Attualmente, i gruppi Dura Ace e FSA WE sono gli unici top di gamma rimasti ancora a 11 velocità.
Sia Sram che Campagnolo sono passati alle 12 velocità e addirittura, parlando di mondo gravel, l’azienda vicentina ha introdotto l’Ekar a 13 velocità.

Nuovo Shimano Dura-Ace

Storicamente, Shimano è sempre stata l’azienda “meno tempestiva” riguardo l’utilizzo di un pignone in più, preferendo dare precedenza alla funzionalità e all’affidabilità del blocco catena/pignoni.

In questo caso, però, l’opzione più probabile è che anche la casa giapponese si porti sulle 12 velocità, mettendosi in pari con la concorrenza.
Un pignone in più consente una scala rapporti più omogenea, o più ampia, e difficilmente si può immaginare un gruppo nuovo ancora a 11 velocità.

E perché non fantasticare su un Dura Ace a 13 velocità?
Shimano, almeno negli ultimi anni, non è mai stata la prima a introdurre una velocità aggiuntiva, ma vista l’attesa più lunga del solito ci si potrebbe immaginare qualcosa di ancora più rivoluzionario…
Un doppio salto che ci sorprenderebbe e non poco, ma nessuna ipotesi è da escludere.

Nuovo Shimano Dura-Ace

WIRELESS O CABLATO?
Quale sarà la soluzione prevista da Shimano per il collegamento delle varie unità?
Andiamo ad analizzare quello che propone il mercato attualmente.

I competitor sono essenzialmente tre: Sram, CampagnoloFSA.

Sram ha incentrato il progetto eTap AXS sulla completa assenza di cavi, in cui ogni componente ha una sua “intelligenza” e una sua batteria e dialoga con gli altri tramite protocolli wireless.

Nuovo Shimano Dura-Ace

Campagnolo invece ha seguito la strada tracciata da Shimano ed il suo gruppo viene realizzato con il medesimo schema logico.
Cablaggio attraverso l’uso di cavi, batteria interna al telaio, centralina specifica per gestire e far dialogare i componenti. 

Da qualche tempo, inoltre, anche FSA si è affacciata nel mondo dei gruppi road con il K-Force WE.

Potremmo definire questo gruppo come un “ibrido”, che utilizza il sistema wireless per trasmettere gli impulsi delle leve e i cavi per collegare cambio e deragliatore (dove è collocata la centralina) ad una batteria interna.
Se volete saperne di più sul gruppo K-Force WE, QUI trovate il nostro test.

Fatta questa premessa, proviamo a immaginare quale sarà il sistema utilizzato sul nuovo Shimano Dura Ace.
A nostro avviso si tratta dell’ipotesi più complessa da azzardare.

L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni spinge verso la soluzione wireless.
Allo stesso tempo, però, un gruppo cablato è ancora garanzia di massima velocità di cambiata, durata della batteria e affidabilità, tutte caratteristiche che Shimano non crediamo sia disposta a sacrificare, nemmeno in minima parte.

Insomma, possiamo immaginare un nuovo Dura Ace wireless, ma solo se questa tecnologia garantirà una funzionalità almeno uguale a quella dell’attuale 9100 cablato.

Nuovo Shimano Dura-Ace

QUALI RAPPORTI?
Riguardo questo argomento negli ultimi tempi abbiamo avuto una vera e propria rivoluzione.

Dapprima con Sram, che ha stravolto completamente le rapportature dei suoi gruppi AXS, con guarniture molte più piccole rispetto agli standard del mondo road e una cassetta da dodici velocità, con pignone da dieci denti.

Poi con Campagnolo, che nel suo gruppo gravel Ekar a 13v ha introdotto per la prima volta il pignone da 9 denti.

Cosa farà Shimano?
Seguirà le tendenze attuali o andrà controcorrente rimanendo fedele alla sua concezione di rapportatura?

Non è facile dirlo, anche se Shimano nello sviluppo di nuovi prodotti ci ha sempre abituato a seguire la sua strada, fatta di efficienza, funzionalità e affidabilità, piuttosto che trend più o meno affermati.
I pignoni da 9 e 10 denti comportano una leggera perdita di efficienza (anche se minimale) e questo per la filosofia Shimano non è accettabile.

Nuovo Shimano Dura-Ace

Inoltre, non dobbiamo dimenticare che il gruppo Dura Ace, nella logica del brand giapponese, è pensato per i professionisti e per gli agonisti di alto livello.
Per questo ci resta difficile immaginare la rinuncia al 53-39 (tanto più che recentemente i pro’ hanno chiesto a Sram di realizzare delle corone specifiche 52-39 al posto di quelle di serie 50-37).

L’ipotesi più probabile, a nostro avviso, è che Shimano non proponga una rivoluzione per le corone della guarnitura, ma che con l’aggiunta del dodicesimo pignone vada ad ottimizzare la scala della cassetta posteriore e, magari, introduca una combinazione più agile rispetto all’11-30 attualmente disponibile per il Dura Ace (già prevista per l’Ultegra).

Nuovo Shimano Dura-Ace

SARA’ SOLO DISC O ANCHE PER FRENO TRADIZIONALE?
Su quale sia il futuro del sistema frenante per le bici da corsa non ci sono dubbi: freno a disco.
Anche se c’è ancora una bella fetta di ciclisti affezionata al classico freno a “pattino”.

Senza dimenticare, inoltre, che, almeno quest’anno, molte squadre professionistiche hanno utilizzato bici con questo sistema frenante.
E’ proprio quest’ultima considerazione che ci porta a pensare che non siano ancora maturi i tempi per un gruppo esclusivamente per freno a disco.

Shimano, da sempre, cerca di soddisfare le esigenze di tutti gli utenti e finché ci saranno aziende che producono bici per freno tradizionale, a nostro avviso, ci sarà ancora un gruppo dedicato da parte di Shimano.

In merito ai freni, vale la pena porsi un’altra domanda: come, e se, potrà essere migliorato il sistema a disco?

Sappiamo tutti che il disco rispetto al pattino paga un gap consistente in termini di peso.
In futuro si riuscirà a ridurre questa differenza?
Per quanto riguarda i dischi, tra i Pro’ abbiamo visto utilizzare a volte quelli di derivazione MTB: si andrà verso questa direzione?

SOLO ELETTRONICO O ANCHE MECCANICO?
Parliamo del nuovo Shimano Dura Ace, il gruppo top di gamma che fino ad ora è stato sempre proposto sia nella variante meccanica che elettronica.

E’ anche vero che parte della concorrenza ha deciso di sviluppare i gruppi di alta gamma solo in versione elettronica, e che sempre più aziende stanno realizzando telai predisposti solo per gruppi elettronici, almeno per l’alta gamma.
E, tornando per un attimo al mondo dei Pro’, per i quali il Dura Ace è pensato, questi ormai utilizzano quasi esclusivamente l’elettronico.

La strada, insomma, sembra tracciata.
A nostro avviso, la scelta più logica potrebbe essere quella di realizzare solo gruppi elettromeccanici per i prodotti top di gamma, come il Dura Ace appunto, mantenendo la versione meccanica dall’Ultegra in giù…

BLUETOOTH E CONNETTIVITA’
Per finire parliamo della connettività tra gruppo e dispositivi elettronici.

Una grande novità introdotta con i gruppi elettronici è stata quella di poter configurare, regolare e personalizzare la cambiata attraverso l’utilizzo di programmi per PC o applicazioni per smartphone e tablet.

Shimano, grazie al programma e all’app E-tube Project, attualmente permette agli utenti di collegarsi ai gruppi elettronici, ma solo se dotati del dispositivo wireless D-Fly venduto separatamente.
Questo accessorio consente anche la connessione Ant+ della centralina DI2 del cambio con un ciclocomputer, per visualizzare sul display, ad esempio, il rapporto utilizzato.
Insomma, Shimano sotto questo punto di vista ha un piccolo gap da colmare.

Visti gli sviluppi più recenti, onestamente ci aspettiamo che il nuovo Dura Ace incorpori di serie la funzionalità di collegamento wireless bluetooth, così da avere in qualsiasi momento la possibilità di collegarsi tramite smartphone, app e ciclocomputer via Ant+.

In attesa del lancio ufficiale, che non è ancora dato sapere quando avverrà, continueremo a “spiare” le bici dei Pro’ per carpire qualche anticipazione.
Se volete essere i primi a conoscerle, continuate a seguirci…

Qui tutti i nostri articoli e test sui prodotti Shimano