Il Campagnolo Ekar segna il ritorno della casa vicentina nel mondo off-road, nonché il suo debutto nel mondo gravel.

La grande novità è che il Campagnolo Ekar sarà 1×13, cioè una sola corona davanti e 13 pignoni dietro, con una cassetta che può partire con un pignone da soli 9 denti.
Ma andiamo con ordine e iniziamo dal nostro video di presentazione:



Continuando con la descrizione, iniziamo proprio dal nome.
Che non è stato scelto casualmente e rivela le origini di questo gruppo, ossia il Monte Ekar, una delle cime dell’Altopiano di Asiago, dove il gruppo è stato concepito e poi testato.
Pensate che non lontano da questa cima c’è il Passo Croce d’Aune, dove svariati decenni fa Campagnolo ideò la prima leva a sgancio rapido per i mozzi.

L’estetica ricorda i gruppi road della casa vicentina, ma allo stesso tempo riesce a creare un punto di rottura, una sorta di svolta grafica che lo distanzia dal resto della produzione Campagnolo.

Da un punto di vista tecnico, vale la pena menzionare le priorità che a Vicenza si sono dati per l’Ekar: nell’ordine: durata, controllo e potenza della frenata, stabilità della catena, scelta dei rapporti e impostazione monocorona.

Queste priorità sono state selezionate consultando e interagendo con oltre 4500 fra utenti e marchi gravel bike nel mondo e, quindi, è facile comprendere quanto siano alte le aspettative verso questo gruppo.

L’EKAR NELLA GAMMA CAMPAGNOLO
Il nuovo gruppo è pensato per il gravel, ma secondo Campagnolo ha anche una certa vocazione endurance.
In termini di prezzo si colloca, invece, fra il Chorus e il Centaur.

LE 3 OPZIONI DI PACCO PIGNONI
Le proposte saranno tutte a 13 velocità e si comincia con un pignone da 9 denti per le 9-36 (definita Endurance) e 9-42 (definita Gravel Race), mentre si comincia con il 10 per la 10-44 (Gravel Adventure).

Tutte e tre le opzioni sono compatibili con cassette Campagnolo a 11 o 12 velocità tramite l’utilizzo di un adattatore N3W, lanciato quest’estate con le nuove Shamal.
Il pacco pignoni è ricavato dal pieno con macchinari di ultima generazione capaci di 1021 punti di controllo su ogni pezzo realizzato con tolleranze al centesimo o addirittura al millesimo di millimetro.

La finitura superficiale dei pignoni è studiata da Campagnolo per aumentare la durata e tutto il processo produttivo della cassetta (così come di ogni altro particolare del gruppo Ekar e di tutti gli altri gruppi Campagnolo) viene realizzato in sede.
Per quanto riguarda dentature, pesi e prezzi ecco di seguito i dettagli:

Pacco pignoni Endurance 9-36:
9-10-11-12-13-14-16-18-20-23-27-31-36
340 gr

Pacco pignoni Gravel Race 9-42:
9-10-11-12-13-14-16-18-21-25-30-36-42
390 gr

Pacco pignoni Gravel Adventure 10-44:
10-11-12-13-14-15-17-19-22-26-32-39-44
410 gr

Per tutti il prezzo è di 265€
Come potete notare analizzando le dentature, la spaziatura dei rapporti è volutamente molto regolare in basso: i primi 6 rapporti aumentano di 1 dente alla volta per la 9-36 e la 9-42.
Solo dal 9º rapporto a salire la progressione diventa meno regolare, anzi, esponenziale, andando incontro alle necessità di chi, in sella, si trova ad affrontare salite molto ripide e, spesso, da seduti.

PEDIVELLA IN CARBONIO E 4 OPZIONI DI CORONA
Su questo componente si avverte la somiglianza stilistica con gli altri membri di casa Campagnolo.
La struttura delle pedivelle è in fibra di carbonio e l’asse è in acciaio con il sistema Ultra Torque.

4 le opzioni per le corone, ovvero 38, 40, 42 e 44 denti, che possono essere sostituite senza dover smontare la pedivella (disponibile con 4 opzioni di lunghezza: 165, 170, 172,5 e 175 mm).

Il disegno dei denti è studiato per ottimizzare la tenuta della catena nell’off-road e il peso della pedivella è di 615 gr con lunghezza di 172,5 mm e corona di 38 denti.
Il prezzo è di 347€.

Un’altra novità in zona pedivella riguarda i cuscinetti del movimento centrale che con il sistema brevettato ProTech migliorano le prestazioni di scorrevolezza (fino a 4 volte rispetto a quelli attuali) e protezione contro i detriti.

Campagnolo ci ha fatto sapere che il ProTech verrà utilizzato a breve anche sugli altri gruppi della casa.
Per quanto riguarda le compatibilità, il nuovo movimento centrale sarà compatibile con tutte le scatole movimento filettate e gli standard PressFit: 
BSA, ITA, BB86, BB30, BB30A, BB386, PF30, BB RIGHT, T47.
Il movimento centrale pesa 50 gr e costa 33€.

UN SOLO CAMBIO PER FARE TUTTO
Il deragliatore posteriore ha un disegno nuovo e specifico per il gravel.
Il parallelogramma del cambio compie una traiettoria 2D durante il suo movimento per garantire sempre la medesima distanza fra la puleggia superiore e il pignone.
In particolare le pulegge hanno 12 denti (quella superiore) e 14 denti (inferiore) per una fluidità di funzionamento maggiore.

Da segnalare la presenza di particolari realizzati (sempre in casa Campagnolo) in poliammide rinforzata in fibra di carbonio e lega 7075 e 6082 anodizzata, nonché viti in acciaio inox.

Debutta, inoltre, una frizione per la stabilità della gabbia: si tratta in pratica di un vero e proprio smorzatore delle oscillazioni della gabbia, foriere, in fuoristrada, di fuoriuscite della catena dalla corona anteriore.

Nuovo anche il sistema di bloccaggio della gabbia per facilitare il montaggio-smontaggio della ruota.
Altro particolare molto interessante è l’unica misura della gabbia per tutte e 3 le cassette.
Il cambio Campagnolo Ekar ha un peso 275 gr e un costo di 247€.

UNA CATENA PIU’ STRETTA
Ovviamente, per funzionare correttamente con la cassetta a 13 velocità, la catena è stata ridisegnata in modo specifico, ovvero ha le maglie più strette.
In fase produttiva viene lubrificata tramite un bagno di olio a ultrasuoni per garantirle una durata maggiore.
Sarà disponibile con il pin classico oppure con il C-Link rapido.
Pesa 242 gr e costa 44€ o 46€, rispettivamente con il C-Link e il pin.

COMANDI CAMBIO ERGOPOWER SPECIFICI
Esteticamente le differenze rispetto ai modelli road sono poco visibili e solo guardando più da vicino si notano le differenze.
Nuovo il manicotto Vari-Cushion specifico per il gravel con zigrinatura antiscivolo e spessori maggiorati.

Confermato il sistema One-lever-one-action, ma con un nuovo disegno per la leva della discesa della catena, ora più facile da ingaggiare e utilizzare, sia con la presa alta che bassa del manubrio.
La regolazione del reach (cioè la distanza della leva dal manubrio) è l’unica possibile e la leva del freno è in lega leggera.

Da segnalare che è possibile cambiare consecutivamente fino a 3 rapporti in salita e solo uno alla volta in discesa.
Il peso della coppia di comandi è 420 gr il paio e il prezzo è di 382€ per il destro (inclusi cavo, olio e pinza freno) e di 304€ (inclusi cavo, olio e pinza freno) per il sinistro.

PINZA FRENO RIDISEGNATA
Le differenze sono principalmente estetiche perché il nuovo caliper del Campagnolo Ekar ha le medesime accortezze costruttive delle pinze freno da strada.

La compattezza, però, è una delle qualità che più si faranno apprezzare.
Le pasticche saranno le DB310, ossia organiche e al momento del lancio l’Ekar sarà disponibile con dischi da 140 o 160 mm.
In futuro arriverà anche quello da 180 mm.

Al disco Campagnolo ha dedicato una certa attenzione: prima di tutto ha uno spessore maggiorato a 1,85 mm per renderlo più resistente alle sollecitazioni intense e/o prolungate.
La struttura, inoltre, è di tipo flottante, con una connessione non rigida fra pista frenante in acciaio e spider (in lega leggera).

L’attacco è compatibile con lo standard calettato di Campagnolo-Fulcrum.
Il peso è di 157 gr (160 mm) oppure di 123 gr (140 mm) e il prezzo è di 36€.

IL PESO RISPETTO ALLA CONCORRENZA
Il Campagnolo Ekar si annuncia molto interessante anche sul fronte del peso con un valore di 2.385 gr (dichiarati) nella combinazione con pacco pignoni 9-36.
Lo Shimano GRX 800 1×11 e pignoni 11-42 pesa 2.728 gr; lo Sram Force AXS 12v e pignoni 10-33 pesa 2.627 gr e, infine, lo Sram Force 1×11 e pignoni 10-42 pesa 2.471 gr.

LE PRIME SENSAZIONI D’USO
Il sottoscritto ha avuto modo di provare per un breve periodo il nuovo Campagnolo Ekar e le sensazioni sono state molto piacevoli e convincenti.
Ve le riassumo schematicamente di seguito:

– ergonomia dei comandi: confesso di essere molto abituato a quelli del concorrente giapponese e del concorrente americano e ho subito notato una piacevole differenza.
La leva del freno è molto più sinuosa e permette una frenata comoda e sicura.
Il comfort della presa alta è molto elevato e i comandi cambio salita e discesa si raggiungono facilmente e naturalmente.
Davvero comodi

– cambiata “meccanica”: si sente che è quella tipica Campagnolo, ma posso dire che in fatto di precisione e rapidità è molto valida.
Non fa rimpiangere troppo uno Shimano Grx.
Il clic sul comando cambio è ben avvertibile, è molto fisico e nell’offroad questo è un vantaggio perché riduce il rischio di cambiate indesiderate.

– frenata da riferimento: insieme a Shimano, Campagnolo, a mio avviso merita di essere considerato un impianto freno a disco di riferimento.
Potente, gestibile e resistente nell’impiego più intenso.

– il 9 è duro da spingere: ce ne vuole davvero per spingere con brillantezza un 42×9 e non sembra più un rapporto da bici gravel.
Questo vuol dire che il range di rapporti disponibile è davvero molto ampio e rende l’1×13 di Campagnolo più facilmente sfruttabile in diverse condizioni di utilizzo.
Magari un giorno anche in chiave road? Chissà…

– spaziatura indovinata: il fatto che i primi 6 rapporti crescano di un dente alla volta semplifica molto la vita a chi è abituato a pedalare su strada.
E’ facile trovare la cadenza giusta quando si procede su strade asfaltate o su sterrati veloci, ovvero una situazione che, con altri gruppi 1x, non è così facile trovare.
La spaziatura dei rapporti del 9-42, quindi, è un altro dei plus del nuovo Ekar.

Spero di avere modo di provarlo più a fondo e raccontarvi come va, dopo mesi di utilizzo, il nuovo Campagnolo Ekar, ma per il momento, come avrete capito, è l’ingresso deciso e incisivo della casa vicentina nel mondo gravel.
Che accogliamo con un grande applauso.

 

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