Che differenze ci sono tra Merida Scultura, Reacto e Scultura Endurance? Ovvero, come scegliere tra una bici da gara “tuttofare”, una aero e una endurance?

E’ un tema che abbiamo toccato spesso, ma sui cui vale la pena tornare perché la scelta del modello più adatto alle nostre esigenze e caratteristiche fisiche è fondamentale per divertirsi in bici.

Merida Scultura, Reacto e Scultura Endurance a confronto

Il concetto che sta alla base di tutto, infatti, è che l’estetica e il rapporto qualità/prezzo sono per tutti noi elementi determinanti, ma devono fare il paio con alcune considerazioni tecniche. Altrimenti il rischio è quello di comprare una bici che ci appaga esteticamente, ma con cui non ci divertiamo. E questo sarebbe un bel problema…

In questo articolo abbiamo messo in evidenza le principali differenze tra Scultura, Reacto e Scultura Endurance, cioè le bici all-round, aero ed endurance di casa Merida. Se preferite il video alla lettura, cliccate qui sotto:

Geometrie

Lo abbiamo detto tante volte, ma vale la pena ripeterlo: la principale differenza tra bici da gara e bici endurance sta proprio nelle geometrie. E questo non vale solo per Merida, ma in linea di massima a livello generale…

Scultura e Reacto condividono geometrie identiche. Una scelta fatta da Merida per consentire ai professionisti di saltare da una bici all’altra in base al percorso, senza risentirne in alcun modo in termini di posizione e feeling.

L’impostazione di questi due modelli prevede un reach pronunciato e uno stack piuttosto contenuto, per aiutare il ciclista a mantenere una posizione aerodinamica. Insomma, un’impostazione “da corsa”, che però può non essere adatta a tutti, soprattutto se abbiamo qualche problemino di schiena e cervicale.

La Scultura Endurance, a parità di taglia, ha reach più contenuto e stack più elevato, proprio per consentire un’impostazione meno estrema. Nel caso specifico di Merida, tra l’altro, la Endurance ha geometrie equilibrate, non troppo spinte verso il comfort, che si posizionano a metà strada tra bici da gara e bici endurance di altri marchi.
Questa considerazione vale anche per gli angoli del piantone e dello sterzo, che sono più aperti, ma non estremi in modo da non sacrificare completamente la brillantezza del mezzo. Una soluzione a nostro avviso molto interessante.

Merida Scultura, Reacto e Scultura Endurance a confronto
La Scultura Endurance ha un reach più contenuto e uno stack maggiore rispetto agli altri due modelli

La Scultura Endurance, inoltre, presenta un carro posteriore leggermente più lungo e un interasse più abbondante. Questo la rende meno scattante e reattiva rispetto ai due modelli da competizione, ma anche più comoda e stabile in discesa: due caratteristiche che possono aiutare chi non fa il ciclista di professione.

Merida Scultura, Reacto e Scultura Endurance a confronto
E anche il carro è più lungo a parità di misura, per garantire maggiore stabilità e lasciare più spazio alle gomme di sezione maggiore

A proposito di taglie, è utile ricordare che le bici Merida “vestono molto”, vale a dire sono più grandi rispetto alla media.
Una M Merida, infatti, corrisponde ad una 56, cioè ad una L della maggior parte degli altri produttori. In fase di acquisto tenetene conto e se non siete convinti fatevi consigliare dal venditore o da un bravo biomeccanico.

Qui sotto un’interessante tabella comparativa sulla misura M realizzata con geometrygeeks.bike:

Passaggio ruota

Su tutte le bici più recenti abbiamo visto crescere il passaggio ruota massimo e anche Merida non fa eccezione. Sulle attuali bici da gara ormai si possono montare gomme di sezioni che fino a qualche tempo fa erano riservate esclusivamente alle Endurance.
Tuttavia la differenza tra i modelli rimane e, come abbiamo più volte ricordato, tipologia e dimensione della gomma incidono molto sulle prestazioni di una bici.

Merida Scultura, Reacto e Scultura Endurance a confronto

Una gomma più larga va usata a pressioni più basse e ha una maggiore impronta a terra: in termini pratici significa maggior comfort sullo sconnesso e maggiore feeling in discesa o sul bagnato.
Una gomma più stretta necessita di una pressione più alta: in pratica permette di avere una bici più pronta, più agile nei cambi di direzione e negli scatti, ma meno capace di assorbire le sconnessioni della strada e un po’ più nervosa nella guida. In soldoni, un mezzo più adatto all’agonista o al ciclista esperto.

Lavorando sulle sezioni delle gomme possiamo modificare l’indole di partenza di un telaio, magari ottenendo una bici da competizione meno cattiva o una bici endurance più scattante e agile.

Per concludere di seguito riportiamo il passaggio ruota massimo delle tre bici di cui stiamo parlando.

Merida Scultura e Reacto: fino a 700×30
Merida Scultura Endurance: fino a 700×35, ciò consente di montare anche gomme leggermente tacchettate per un uso gravel leggero, come nella versione Endurance GR.

Laminazione della fibra

Laminazione della fibra (e forme dei tubi) rappresentano altre due differenze chiave tra le bici da competizione e quelle endurance.

Sulla Scultura e sulla Reacto la disposizione delle fibre è orientata ad ottenere il massimo in termini di leggerezza e reattività. Anche se, dopo averle provate, vi possiamo garantire che sono più comode della media delle bici della stessa categoria.
Sulla Scultura Endurance, invece, la disposizione delle fibre è finalizzata a trovare un compromesso tra prestazioni e capacità di assorbimento.

Nel caso specifico di Merida, inoltre, c’è da sottolineare anche la differenza in termini di qualità e caratteristiche tra il più pregiato carbonio CF5 e il CF3. Scultura e Reacto sono proposte in differenti versioni, alcune con telaio CF5 e altre con telaio CF3. Scultura Endurance, almeno in Italia, è disponibile sono con carbonio CF3.

Se volete saperne di più sulle caratteristiche e sulle differenze tra i vari tipi di carbonio Merida vi rimandiamo al contenuto qui sotto:

Carbonio Merida: quali differenze tra i telai top di gamma e gli altri?

Pesi

Le differenze di peso tra Merida Scultura, Reacto e Scultura Endurance ci sono, ma non così eclatanti. Sul peso finale di una bici incide sicuramente in modo più importante l’allestimento.

La Merida Scultura con carbonio CF5 ha un peso dichiarato di 822 grammi.
La Merida Reacto con carbonio CF5 ha un peso dichiarato di 965 grammi. 143 grammi in più dovuti essenzialmente alle forme dei tubi più muscolose e aerodinamiche.
La Scultura Endurance con carbonio CF3 ha un peso di 1.100 grammi. Insomma, se la volessimo montare al top potremmo comunque ottenere una bici dal peso poco inferiore ai 7,5 kg.

Merida Scultura, Reacto e Scultura Endurance a confronto

Scultura, Reacto e Scultura Endurance: i modelli più convenienti

Visto che nel tempo abbiamo avuto la possibilità di provare tutte e tre i modelli chiudiamo con una sintesi delle nostre impressioni e con l’indicazione di quelli che a nostro avviso sono i montaggi più convenienti per qualità/prezzo.

Merida Scultura

E’ una bici da competizione, leggera e scattante, ma molto equilibrata e versatile. Cambiando la tipologia di ruote e gomme può essere perfetta su ogni percorso. Più comoda e guidabile rispetto alla media, si tratta senza dubbio di uno dei mezzi da competizione più “facili”, che a nostro avviso la rendono particolarmente appetibile anche all’appassionato che cerca una bici performante, ma non troppo estrema. Attenzione solo alle geometrie, che sono comunque corsaiole.

In merito al rapporto qualità/prezzo segnaliamo due modelli:

  • la Scultura Team CF5 Dura Ace Di2, montata al top, con misuratore di potenza, manubrio integrato in carbonio e ruote in fibra a 9.990 euro. Un prezzo alto ma decisamente più contenuto rispetto alla maggior parte dei competitor;
  • la Scultura 8000 CF3, montata con ruote in carbonio e Shimano Ultegra Di2 a 5.690 euro. A nostro avviso uno dei modelli col miglior rapporto qualità/prezzo sul mercato.
Merida Reacto

Sonny Colbrelli ci ha raccontato che era la sua bici preferita, soprattutto per la rigidità torsionale e le prestazioni ad alte velocità. E’ un mezzo più adatto a percorsi misti e a corridori pesanti e potenti, ma a parità di allestimento non è poi così più pesante della Scultura.
Le geometrie sono uguali, ma in discesa risulta un po’ più nervosa perché le forme dei tubi oversize restituiscono sensazioni diverse.
Nel complesso, come la Scultura, pure la Reacto è più comoda e guidabile rispetto a molte altre bici aero.

 Merida Scultura, Reacto e Scultura Endurance a confronto

Anche per la Reacto vi segnaliamo due modelli:

  • la Reacto Limited Edition IT CF5 con Shimano Ultegra a 8.990 euro. In questo caso non tanto per la bontà del prezzo, ma per l’esclusività delle verniciature, disponibili solo per il mercato italiano e in tiratura limitata;
  • la Reacto 6000 CF3 con Shimano 105 Di2 a 3.790 euro. Qui sì che il prezzo è interessante e ragionando su un futuro upgrade sulle ruote con meno di 5.000 euro potremmo allestire una bici veramente appetibile.
Merida Scultura Endurance

E’ meno scattante e più pesante, ma sicuramente più versatile e comoda delle altre due. Ideale per chi non guarda i tempi di scalata, ma vuole stare tante ore in sella in sicurezza e senza dolori.
Le geometrie in realtà non sono così “addormentate” e con un montaggio di alto livello si può pensare di ottenere un mezzo molto divertente. In più, il passaggio ruota ampio strizza l’occhio anche allo sterrato, per chi pensa ad una bici sola per fare tutto.

E’ molto interessante sia il prezzo della Endurance 6000 con Shimano 105 Di2 (3.590 euro) che quello della 4000 con 105 meccanico (2.690 euro).

Per vedere tutti i modelli di Scultura, Reacto e Scultura Endurance: merida-bikes.com/it-it

Se invece che alle bici da corsa siete più interessati al gravel, qui sotto trovate i dettagli della nuova Silex, uscita poche settimane fa e proposta anche in queso caso con allestimenti particolarmente interessanti per qualità/prezzo:

Nuova Merida Silex: telaio in carbonio o alluminio, a prezzi che…