Tutti, o quasi, avrete saputo che l’italiano Luca Vergallito e la britannica Alex Morrice hanno ottenuto un anno di contratto tra i Pro’ grazie alla Zwift Academy.
Vergallito correrà per l’Alpecin Deceuninck Development Team e Morrice con il Team Canyon-Sram.
Non tutti, forse, sapete come si è svolta la finale della Zwift Academy in Spagna, raccontata in una sorta di reality a puntate da GCN.
Per diventare un professionista, infatti, non basta solo avere numeri. Bisogna sapersi gestire, avere capacità tecniche e di guida, oltre che senso tattico. La finale, tra test indoor e pedalate di gruppo con i Pro’, è stata pensata proprio per valutare le capacità dei finalisti e capire se ciò che hanno mostrato su Zwift potrebbe trasformarsi in buoni risultati anche nella vita reale, nel gruppo dei Pro’.
Cos’è la Zwift Academy
La Zwift Academy è un programma di allenamento indoor lanciato da Zwift già a partire dal 2016. Negli ultimi anni ha preso sempre più le sembianze di un talent show che mette in palio due contratti da Pro’: uno per gli uomini con l’Alpecin Deceuninck Development Team e uno per le donne con il Team Canyon/Sram.
Il bello della Zwift Academy è che è aperta a tutti i ciclisti, di qualsiasi livello. Quest’anno, tra uomini e donne, hanno partecipato 160.000 persone provenienti da tutto il mondo. Una via alternativa per provare a diventare un Pro’, che costituisce anche un segnale del ciclismo che cambia. A tal proposito abbiamo fatto alcune riflessioni nell’articolo qui sotto:
La Zwift Academy 2022 era articolata in 6 allenamenti indoor con lavori specifici e 2 Group Rides da completare entro il 25 settembre 2022. Per chi ambiva a conquistare il contratto da Pro’ erano previsti 2 ulteriori sessioni (per misurare le capacità aerobiche e glicolitiche), oltre che delle regole ben precise da rispettare che trovate QUI, in particolare per quanto riguarda il peso, l’uso della fascia cardio e di smart trainer direct drive certificati.
Dalle selezioni sono stati scelti 5 uomini e 5 donne che hanno partecipato alla fase finale, con caratteristiche fisiche molto diverse.
Due gli italiani presenti: Luca Vergallito, 25 anni, e Chiara Doni, 37 anni.
Se pensate di avere i numeri per diventare un Pro’, dunque, iniziate ad allenarvi per la Zwift Academy 2023…
Dove si è svolta la finale della Zwift Academy
La finale della Zwift Academy si è svolta a metà novembre, in Spagna.
Per essere più precisi, la base di tutto l’evento è stata l’Hotel Syncrosfera, che si trova a Pedreguer, non lontano da Calpe.
Syncrosfera è un hotel molto frequentato dai ciclisti (Van der Poel, ad esempio, vi soggiorna parecchie settimane l’anno).
Allo stesso tempo è molto discusso, poiché la struttura gestita dall’ex Pro’ Alexander Kolobnev è caratterizzata da stanze che possono diventare delle vere e proprie camere ipobariche in grado di riprodurre le condizioni ambientali di diverse altitudini attraverso la riduzione della pressione atmosferica (esattamente come avviene in quota).
Una pratica permessa in gran parte dei paesi, ma vietata in Italia.
Di questa disparità di trattamento avevamo parlato nell’articolo che trovate qui sotto:
Allenarsi in altura al livello del mare. Donati: “Una concessione dell’antidoping”
Com’è stata strutturata la finale della Zwift Academy
La finale della Zwift Academy è durata 5 giorni.
Ogni giorno gli aspiranti Pro’ hanno dovuto affrontare una serie di prove, sia indoor che su strada, per mostrare le proprie capacità fisiche, ma anche quelle tecniche e tattiche. Hanno avuto anche la possibilità di sfidare alcuni professionisti.
L’impostazione è stata esattamente quella di un talent show, con tanto di votazione dei “Rider del giorno” e di eliminazioni nel corso delle giornate da parte dei giudici.
Il gruppo di giudici era composto da alcuni membri dello staff tecnico dei Team Alpecin Deceuninck e Canyon-Sram.
Day 1
Il primo giorno è stato dedicato ad una serie di test indoor per raccogliere dati e valutare le capacità fisiologiche di ogni atleta. Diciamo che si è trattato di qualcosa di simile a quello che viene fatto con i Pro’, ma su Zwift.
Nello specifico i test prevedevano sforzi massimali di 20”, 3, 6 e 10’.
Luca Vergallito e Chiara Doni hanno particolarmente impressionato i giudici per la completezza dei loro profili e sono stati nominati Rider of the day.
Day 2
Nel secondo giorno gli aspiranti Pro’ sono stati chiamati ad un uscita in strada in compagnia dei “veri Pro’”, tra cui un certo Mathieu van der Poel.
La prima parte dell’allenamento è servita ai giudici per osservare lo stile di pedalata dei candidati, come si comportavano in gruppo e nella guida del mezzo.
La giornata si è conclusa con una crono individuale su una salita irregolare di 5,1 km con 231 metri di dislivello, in cui contava non solo la forza, ma anche la capacità di gestire ritmo ed energie.
I più veloci sono stati ancora una volta Luca Vergallito e Chiara Doni, che hanno confermato di essere i più forti in salita.
Day 3
Il terzo giorno gli atleti hanno affrontato una doppia seduta: la prima all’aperto, la seconda su Zwfit.
Al mattino c’è stata una pedalata di gruppo di 45 chilometri, sempre insieme ai Pro’, che è servita per mettere alla prova i candidati su alcune abilità di base indispensabili per stare in mezzo al gruppo, come prendere al volo il sacchetto del rifornimento oppure caricare almeno 4 borracce da portare ai compagni di squadra.
Nel pomeriggio uomini e donne si sono cimentati in una gara su Zwift di 12 chilometri, con 5 sprint intermedi. Al termine del terzo giorno ci sono state anche le prime eliminazioni…
Day 4
Prevista ancora una doppia seduta.
Al mattino i candidati hanno affrontato una sessione piuttosto intensa di 90 minuti su Zwift, pensata per far accumulare un certo quantitativo di fatica nelle gambe.
Nel pomeriggio, invece, si sono svolte delle simulazioni di gara su strada e una sfida ai Pro’, utili ai giudici per vedere le qualità fisiche, ma anche quelle tattiche.
Tra le donne si sono verificate anche un paio di brutte cadute, per fortuna senza conseguenze.
Day 5
Ultimo giorno della finale della Zwift Academy, quello della prova conclusiva e del verdetto finale.
In programma c’era un’uscita lunga di 4 ore da concludere con un test sul Coll de Rates, una delle salite più battute della zona: 9,7 km, con una pendenza media del 6,6%, ma con due tronconi ben distinti tra loro. Il primo, di circa 7 km, con pendenze tra il 4 e il 7%; il secondo di 2,7 km, invece, ha una pendenza media del 10% con punte fino al 20%.
Il KOM dell’intera salita è di Campenaerts, mentre quello del tratto più duro è di Pogačar.
Il protocollo del test prevedeva che a fare il passo fino al tratto duro fossero i Pro’, con un’andatura di circa 5 watt/kg, mentre negli ultimi tre chilometri si lasciava spazio alla sfida tra i contendenti rimasti.
Luca Vergallito ha percorso il tratto duro in 11:37”, cioè un minuto in più di Pogačar, a poco meno di 6 watt/kg. Pare che i giudici si aspettassero qualcosa in più, ma alla fine è bastato al venticinquenne milanese per strappare il contratto da Pro’, anche in considerazione dei giorni precedenti.
Chiara Doni si è imposta tra le donne con il tempo di 14:05” a circa 4,7-4,8 watt/kg.
I giudici l’hanno ritenuta un’ottima atleta, ma non in grado di competere in salita con le più forti del World Tour. Ecco perché la scelta è ricaduta sulla velocista inglese Alex Morrice, nonostante sia arrivata in vetta con 2:27” di distacco.
La finale della Zwift Academy è stata prodotta come un vero e proprio talent show, trasmesso sul canale YouTube di GCN in 5 puntate. Qui sotto trovate quella finale, col il test sul Coll de Rates:
