Oltre alla vittoria dell’Argentina nel mondiale di calcio, una delle notizie più battute di ieri, almeno nell’ambiente ciclistico, è stata quella del passaggio al professionismo dell’italiano Luca Vergallito attraverso la Zwift Academy.

Il venticinquenne amatore milanese ha strappato un anno di contratto con l’Alpecin Deceuninck di Van der Poel grazie alla piattaforma di allenamento più famosa del web.  

Zwift Academy

Al di là dei complimenti a Luca Vergallito, la Zwfit Academy è l’occasione per riflettere sul ciclismo che cambia, che si affida sempre più a dati e numeri ma che, allo stesso tempo, diventa più inclusivo e offre opportunità impensabili fino a pochi anni fa.
Una volta per provare a passare professionista c’era una sola via, lunga e difficile: partire dalle categorie giovanili per poi guadagnarsi il passaggio sul campo, a suon di risultati. Col rischio che tanti buoni atleti, per vari motivi, si perdessero per strada.

Chi iniziava tardi, a parte rare eccezioni come Evenepoel, aveva ancor meno possibilità.
E oggi ne ha pure meno, visto che il reclutamento da parte delle squadre World Tour avviene sempre più spesso nella categoria junior, basandosi non solo sui risultati, ma sull’analisi dei dati e del potenziale.
I “baby fenomeni” che ci hanno esaltato in queste ultime stagioni sono anche il frutto di questa politica.

Zwift Academy

La Zwift Academy è una via alternativa per arrivare tra i Pro’.
Forse privilegiata, perché molto più breve, ma tutto sommato democratica, visto che permette a tutti di candidarsi, e meritocratica, visto che si basa in gran parte su numeri oggettivi.
Una via che dà la possibilità a chi ha iniziato tardi, chi ha avuto sfortuna o qualsiasi altro problema di avere la propria chance.

Che poi sia anche un evento commerciale, un’azione di marketing, non ci piove.
Ma in fondo che male c’è?
I puristi storceranno la bocca.
E’ vero che tra vincere una sorta di talent show e andare forte tra i Pro’ c’è una bella differenza, ma l’esperienza di Jay Vine, vincitore della Zwift Academy nel 2020 e protagonista alla Vuelta 2022, ci mostra che il format può funzionare…

Dunque, caro Luca, metticela tutta e in bocca al lupo…

Cos’è la Zwift Academy

La Zwift Academy è un programma di allenamento indoor che però, negli ultimi anni, ha preso sempre più le sembianze di un talent show che mette in palio due contratti da Pro’: uno per gli uomini con l’Alpecin Deceuninck e uno per le donne con il Team Canyon/Sram.

E’ aperta a tutti i ciclisti, di qualsiasi livello. Quest’anno, tra uomini e donne, hanno partecipato 160.000 persone provenienti da tutto il mondo.

La Zwift Academy 2022 era articolata in 6 allenamenti indoor con lavori specifici e 2 Group rides. Per chi voleva puntare al contratto da Pro’ erano previsti 2 ulteriori sessioni oltre che delle regole ben precise da rispettare che trovate QUI.

Zwift Academy
I 10 finalisti della Zwift Academy 2022

Dalle selezioni sono stati scelti 5 uomini e 5 donne che hanno partecipato alla fase finale, che si è svolta in Spagna, non indoor ma “in presenza”.
Tra gli uomini si è imposto Luca Vergallito.
Tra le donne, dove era presente anche l’italiana Chiara Doni, il contratto da Pro’ è andato alla britannica Alex Morrice.

Il tutto è stato raccontato in una serie di video pubblicati su GCN, esattamente come un talent show. Qui sotto il link al primo episodio: