In queste ultime settimane la maggior parte dei brand di riferimento della bike industry hanno presentato la nuova gamma 2019.
Quasi tutte le aziende hanno puntato forte sul segmento delle bici aero. Non potendo più guadagnare molto in termini di peso, infatti, i miglioramenti della performance arrivano proprio dalle migliorie e dalle innovazioni aerodinamiche.

bici aero
Foto credit Valentin Rapp.

Secondo gli studi in galleria del vento effettuati da alcune aziende, si possono guadagnare fino a 2 minuti in 50 km.
Detto questo, vi ricordiamo che la maggior parte della resistenza aerodinamica è causata dal ciclista. Quindi va bene scegliere le bici aero, ma per massimizzare i benefici serve fare attenzione anche alla posizione da tenere in bici.

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Molti lettori, però, ci hanno fatto notare come gli ultimi modelli presentati dai brand più famosi sembrino essere quasi tutti uguali. Ad un primo colpo d’occhio non possiamo che dar loro ragione.

Ma come mai la nuova generazione di bici aero è così standardizzata?
La risposta è semplice ed in parte è “causa” degli studi di fluidodinamica e dei test in galleria del vento.
Queste evolute valutazioni, infatti, hanno dimostrato come esistano delle soluzioni oggettive capaci di migliorare le prestazioni aerodinamiche delle bici e, di conseguenza, le aziende cercano di sfruttarle nel modo migliore possibile.
Qui sotto vi mostriamo un video in cui si può capire l’importanza delle analisi in galleria del vento. In questo caso si tratta della progettazione della nuova Specialized S-Works Venge 2019:

In questo articolo cercheremo di spiegarvi come mai i dettagli di molte bici si assomigliano e i motivi che hanno portato alla scelta di determinate soluzioni da parte di quasi tutti i brand.

PIEGA E MANUBRIO INTEGRATI O SEMINTEGRATI
La parte frontale della bici è quella che per prima incontra la resistenza dell’aria, quindi si può capire bene quanto sia importante. Per questo motivo tutte le aziende hanno sviluppato delle soluzioni aerodinamiche per il cockpit (insieme di piega e attacco), con l’obiettivo di ridurre la superficie di impatto con l’aria.
Le soluzioni più usate comportano l’utilizzo di una piega dal profilo piatto e un attacco dedicato, anch’esso piatto.

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Manubrio e attacco della nuova Bmc Timemachine Road. In questo caso si tratta di un sistema semi integrato, ma sempre finalizzato a ridurre la superficie di impatto con l’aria.

In alcuni casi l’insieme di piega e attacco è completamente integrato, ma con la nuova generazione di aero bike quasi tutti i marchi hanno optato per manubrio e attacco separati. In questo modo, pur dovendo usare componenti dedicati, si ottiene ugualmente un vantaggio aerodinamico, ma si offre all’utente un buon range di regolazioni biomeccaniche.

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L’obiettivo è sempre quello di ridurre più possibile la superficie frontale. In questo caso la foto si riferisce alla Trek Madone Slr 2019.

FORCELLA CON FODERI AERO E ARCUATI
La forcella, insieme a manubrio e attacco, è fondamentale per migliorare la penetrazione aerodinamica dell’avantreno della bici. Quasi tutte le forcelle delle bici aero derivano dalle bici da crono dello stesso brand.
Il profilo schiacciato dei foderi permette di ridurre la superficie frontale di impatto con l’aria, mentre la forma arcuata dei foderi stessi, li allontana dalla ruota riducendo la possibile formazione di turbolenze.

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I foderi arcuati e con profilo aero della forcella della Scott Foil 10 Disc.

CARRO CON INNESTO FODERI RIBASSATO
Il carro con foderi ribassati è la caratteristica più ricorrente che si osserva sulle bici aero. Anche in questo caso la scelta non è effettuata a caso, ma è legata a valide basi tecniche.
Le analisi in galleria del vento, infatti, hanno dimostrato che più si riesce ad abbassare l’innesto dei foderi alti, maggiore è il miglioramento aerodinamico.

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L’innesto ribassato dei foderi alti, inoltre, conferisce maggiore rigidità al carro stesso, ma allo stesso tempo una maggiore opportunità di flessione al tubo piantone. In questo modo è possibile assorbire meglio le vibrazioni provenienti dalla strada, migliorando in parte il comfort di bici che sono, per loro natura, molto rigide.

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Il carro con l’innesto dei foderi ribassati è una costante sulle bici aero di nuova generazione. Questa soluzione migliora l’aerodinamica, conferisce rigidità al carro posteriore ma, allo stesso tempo, permette una flessione del tubo piantone per assorbire meglio le vibrazioni e migliorare il comfort.

INTEGRAZIONE TOTALE
Praticamente tutte le bici aero 2019 prevedono il passaggio cavi completamente interno al telaio. Un passaggio integrato che parte già dalla piega, con i cavi che entrano nel telaio attraverso l’attacco manubrio. In questo modo, oltre che le guaine, scompaiono anche tutti i passacavi, a vantaggio dell’aerodinamica e della riduzione delle turbolenze.
E ovviamente anche a vantaggio dell’estetica.

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Da questa foto della nuova Trek Madone Slr 2019 si può osservare come l’integrazione totale permette di eliminare completamente dalla vista ogni cavo e ogni tipo di passacavo.

Parlando di integrazione del sistema, non possiamo non parlare anche dell’utilizzo di reggisella dedicati, sempre con profilo aero, e dei sistemi di chiusura del reggisella stesso, integrati nel telaio per eliminare ogni possibile turbolenza aggiuntiva.

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I sistemi di integrazione a volte sono diversi, ma hanno tutti l’obiettivo di far passare i cavi direttamente dall’interno del manubrio all’interno del telaio, attraverso l’attacco manubrio dedicato.



FRENO A DISCO E GRUPPI ELETTRONICI
Molti (ma non tutti) brand hanno deciso di proporre le proprie bici aero solo in versione disc e solo per gruppi elettronici. Una scelta forte, che alcuni hanno interpretato come una forzatura del mercato per “costringere” l’utente finale a optare per queste due soluzioni.
In realtà la scelta dei gruppi elettronici e del freno a disco è giustificata dal fatto che in questo modo è più semplice mantenere pulita la linea del telaio (niente freni caliper, passacavi e guaine) e progettare il passaggio cavi completamente interno.
Inoltre, il piccolo aggravio di peso legato ai freni a disco su questo segmento di bici risulta essere poco influente.

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La Bmc Timemachine Road 2019 è predisposta solo per freno a disco e solo per gruppi elettronici, così come molte altre bici aero sul mercato.

SCATOLA MOVIMENTO CENTRALE OVERSIZE
Le bici aero sono progettate per la massima velocità e la massima performance. Quest’ultima dipende anche dalla capacità di non disperdere neanche un watt della potenza espressa dal ciclista.
Per questo la maggior parte delle bici di questo segmento si distingue per una zona movimento centrale over size e per una rigidità eccezionale. In alcuni casi si parla del 30% in più rispetto alle bici racing dello stesso brand. Un’enormità.


Quelle che abbiamo avuto modo di provare, in effetti, ci hanno trasmesso veramente una sensazione di grande rigidità.
Non è un caso, infatti, che tra i Pro’ siano le bici preferite dagli sprinter.

SEZIONI DEI TUBI LAVORATE E CON FORME SPECIFICHE
La performance aerodinamica è in gran parte legata alla riduzione delle turbolenze. Le forme e la superficie dei tubi giocano un ruolo fondamentale in questo senso.
E’ per questo motivo che la maggior parte delle tubazioni delle aero bike ha forme tronche, prive di coda, poiché secondo la teoria di Kamm le sezioni tronche hanno una migliore penetrazione aerodinamica.

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In questa foto della nuova Cannondale System Six si possono vedere bene i profili tronchi dei tubi, utilizzati per ottimizzare l’aerodinamica.

Alcuni brand, inoltre, “lavorano” le tubazioni con scanalature particolari, con l’obiettivo di ridurre ancora di più le turbolenze.

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Alcune bici, come la Ridley Noah Fast, utilizzano particolari scanalature sulle tubazione per permettere al flusso d’aria di rimanere sul telaio più a lungo, al fine di ridurre scia e resistenza.

RUOTE ALTISSIMO PROFILO E GOMME “GENEROSE”
La nuova generazione di aero bike, anche grazie all’utilizzo del disco,  è quasi sempre predisposta per l’utilizzo di gomme dalla sezione generosa, almeno fino a 28 mm (ma in alcuni casi fino a 32 mm).

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La Specialized S-Works Venge 2019 monta gomme di serie da 26 mm, ma può ospitare sezioni fino a 32 mm.



Questa scelta, oltre che garantire una migliore performance aerodinamica in abbinamento alle nuove ruote con canale largo (19 o 21 mm di canale interno), anche in questo caso va a tutto vantaggio del comfort.
Infine, la scelta di ruote con profilo superiore ai 60 mm è un’altra costante delle bici aero di alta gamma. Questa soluzione non richiede grandi spiegazioni, poiché è chiaro che è finalizzata alla massima rigidità e alla migliore performance aerodinamica, senza nessun compromesso.

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La nuova Bianchi Oltre XR4 Disc monta ruote con profilo da 64 mm, così come la maggior parte delle bici aero di alta gamma presentate per il 2019.

Se volete conoscere ogni dettaglio sulle nuove bici aero 2019, qui trovate tutti gli articoli sulle aero bike che abbiamo presentato o provato su BiciDaStrada.it