Cosa sono i ventagli negli ciclismo?
Come funzionano e come si formano?

La foto che abbiamo scelto come apertura di questo articolo in molti di voi l’avranno vista ieri sui social.
Si tratta di un momento della prima tappa dell’UAE Tour 2021 e spiega meglio di tante parole cosa sono i ventagli nel ciclismo.
Meno immediato è capire perché si formano e perché sono così temuti dai corridori…

Foto facebook.com/IsraelCyclingAcademy

Chi ha gareggiato a livello agonistico quasi sicuramente sa di cosa stiamo parlando, ma per tanti appassionati le cose potrebbero non essere altrettanto chiare.

Possibile che il vento possa fare una selezione così importante e che in certe tappe pianeggianti si possa fare più fatica che in un tappone di montagna?
La risposta è sì e, di seguito, cerchiamo di spiegare perché.




COSA SONO I VENTAGLI
Il ventaglio è una particolare disposizione del gruppo che si forma in caso di forte vento laterale.
In questa situazione, infatti, restare in scia in modo “tradizionale”, cioè immediatamente dietro la ruota di chi ci precede, non permette di ripararsi completamente dal vento che soffia lateralmente.

Per stare più coperti è necessario procedere in modo sfalsato, spostandosi leggermente a fianco del corridore che sta davanti, dal lato opposto rispetto alla direzione del vento (vedi foto in basso). Questa è un regola fondamentale in gara, ma che vale anche per noi semplici appassionati…

I ventagli nel ciclismo
Foto facebook.com/uaetourofficial

Sembra semplice, ma in realtà non è così, perché occorre fare i conti con la larghezza della carreggiata.
Man mano che i corridori si dispongono sfalsati l’uno rispetto all’altro si spostano sempre più verso il ciglio della strada.
Quando il ventaglio occupa tutta la sede stradale, i ciclisti nelle posizioni più arretrate del gruppo si trovano sul ciglio e sono costretti a procedere in fila indiana, restando molto più esposti al vento rispetto a chi si trova all’interno del ventaglio.

L’alta velocità fa il resto, generando i famosi “buchi”, che possono far perdere a chi rimane staccato anche parecchi minuti (ieri, all’UAE Tour, il 24esimo in classifica è arrivato a quasi 9 minuti dal vincitore Van Der Poel).

Foto facebook.com/alpecinfenix

COME SI FORMANO E COME FUNZIONANO
La condizione fondamentale per il formarsi di un ventaglio è la presenza del vento laterale, meglio se leggermente a favore, poiché in questo modo le velocità sono più alte ed è più facile fare selezione.
La disposizione a ventaglio, in questa condizione, viene quasi naturale.
Finché il ritmo rimane regolare, però, difficilmente si assiste ad una grande selezione.

Le cose cambiano nel momento in cui una squadra decide di prendere in mano la situazione e attaccare “a blocco”. Ieri, all’UAE Tour, ad esempio, la prima selezione è stata provocata dal team Ineos, a cui ha fatto seguito un’ulteriore azione della Deceuninck-Quickstep (belgi e olandesi, da sempre, sono maestri nell'”arte” dei ventagli).

Foto facebook.com/uaetourofficial

Quando una squadra decide di “aprire” un ventaglio non sfrutta tutta la carreggiata, ma solo quella necessaria a tenere al coperto i membri del proprio team.
Tutti gli altri corridori, invece, si trovano al vento ed inevitabilmente qualcuno comincerà a staccarsi.
L’istinto dice di rimanere a ruota sul ciglio della strada, ma in realtà la soluzione più intelligente è quella di aprire un nuovo ventaglio spostandosi verso il centro della carreggiata.

All’interno del ventaglio si procede in doppia fila, con la fila che risale (quella più veloce) che si trova riparata dal vento.
Il ventaglio è una delle poche situazioni in cui tutti cercano di collaborare: in primo luogo perché quasi tutti hanno interesse a tirare (se si è nel primo gruppo per aumentare il distacco, se ci si trova nel secondo o nel terzo per provare a rientrare sui primi); in secondo luogo perché collaborare significa rimanere all’interno del ventaglio e, dunque, più riparati dal vento.

Foto facebook.com/uaetourofficial

Come è facile immaginare, i corridori che sono maggiormente a proprio agio in queste situazioni sono passisti e velocisti.
Scalatori e ciclisti leggeri, invece, fanno una gran fatica.
Nel corso degli anni, infatti, è successo spesso che favoriti dei grandi giri (soprattutto al Tour) siano rimasti tagliati fuori dalla classifica generale in tappe pianeggianti, sulla carta non difficili, ma rese insidiose dal forte vento laterale.

Oltre alle caratteristiche fisiche, a fare la differenza nelle giornate caratterizzate dai ventagli sono la concentrazione e la scaltrezza. Trovarsi al posto giusto nel momento giusto, capire in anticipo quando una squadra sta per attaccare e qual è la posizione migliore da tenere in gruppo in questi casi è determinante quanto avere una gran gamba.

Perché con il vento laterale si fatica così tanto?
Perché quando si formano i ventagli tutti sono costretti a pedalare a tutta: i primi per aumentare il vantaggio (giocandosi la tappa o minuti in classifica generale), gli altri per provare a rientrare.

E se i ventagli si formano a inizio tappa, il rischio è che si debba tirare “a blocco” per l’intera giornata…

QUI trovate altri consigli tecnici pubblicati su BiciDaStrada.it, mentre in basso un articolo su come eseguire correttamente la doppia fila, che può essere utile sia in allenamento che in gara:

Doppia fila in gara: la tecnica per andare più forte e faticare meno