La nuova Cannondale Synapse è stata svelata a metà gennaio e di tutti i dettagli tecnici vi abbiamo già parlato nel video di presentazione che trovate qui in basso.
Si tratta di una delle bici più iconiche del marchio americano, che in questa sua ultima versione è stata aggiornata per offrire ancora più sicurezza e piacere di guida sulle lunghe distanze.

Rispetto al passato è cambiata la forma del telaio, che ora (come la SuperSix Evo) presenta un carro posteriore con foderi ribassati. Ma la novità più significativa è lo SmartSense, ovvero un sistema integrato di luci e radar posteriore alimentato da una batteria centrale posizionata sul tubo obliquo.
Una trovata interessante, che però aveva fatto storcere la bocca a molti, soprattutto per l’autonomia non proprio eccezionale.

In occasione del lancio ufficiale l’avevamo provata solo per un paio di uscite, mentre con un test più approfondito siamo riusciti a toglierci qualche dubbio. E, cosa non da poco, sperimentare impostazioni diverse per lo SmartSense che contribuiscono ad aumentarne in modo sensibile la durata.

La versione usata per il test è stata la Cannondale Synapse Carbon 2 RL, quindi una media gamma.




1- Dettagli tecnici telaio

– Geometrie: 9
Comfort, ma non troppo.
Le scelte di Cannondale per le geometrie della nuova Synapse si potrebbero sintetizzare con queste parole.
Reach e stack sono rimasti praticamente invariati rispetto al modello precedente.
Il reach in taglia 56 è 38,7 cm, ovvero superiore rispetto alle bici endurance dei principali competitor.
Lo stack, invece, è pronunciato: 59 cm sempre in taglia 56.

Insomma, l’impostazione invita a stare alti con il busto, ma piuttosto allungati.
Anche l’angolo di sterzo (73,2°) è più simile a quello delle bici da gara che a quello delle bici endurance, che di solito adottano una forcella “più aperta”.
Le modifiche di rilievo rispetto al modello precedente sono due: il carro posteriore leggermente più lungo e il tubo piantone più sdraiato.

Le misure disponibili sono 6 e qui sotto trovate la scheda dettagliata:

– Assetto in sella: 9,5
Sono alto 1,83 cm, pedalo con un’altezza sella di circa 77,5 cm e sulla taglia 56 di Cannondale mi sono sempre trovato alla perfezione.
Impostare la posizione ideale è stato facile e devo ammettere che il compromesso tra reach non troppo contenuto e stack elevato mi è piaciuto parecchio, poiché permette di pedalare con un assetto sportivo, ma non estremo. 

L’unico piccolo neo è che il supporto della luce posteriore, posizionato sotto la sella, non permette di sfruttare completamente il carrello, riducendo la possibilità di regolazione dell’arretramento (foto sotto) e rendendo difficile usare una borsa sottosella.
La soluzione è quella di acquistare una prolunga (analoga a quella GoPro) per posizionare luce e radar più lontani dal reggisella.

Cannondale Synapse Carbon 2

– Cura costruttiva: 8
Il voto è una media tra cura estetica dei dettagli e funzionalità. Per la prima voce sarebbe un 7, per la seconda almeno un 9.

Se ragioniamo dal punto di vista prettamente estetico, alcune soluzioni potevano essere curate con maggiore attenzione.
Parliamo del passaggio cavi esterno, del collarino reggisella classico e anche dell’integrazione delle luci e del radar, che nonostante la batteria centrale sfruttano cablaggi a vista. Sulle bici “moderne” sono tutte soluzioni che non siamo più abituati a vedere, soprattutto quando saliamo verso l’alto di gamma.

Cannondale Synapse Carbon 2

Cannondale Synapse Carbon 2

Allo stesso tempo, però, queste scelte strizzano l’occhio alla praticità d’uso e di regolazione. I cavi esterni e il collarino sella “classico” sono più funzionali e permettono una più facile manutenzione. Discorso analogo vale per l’adozione del movimento centrale filettato, che nel caso di Cannondale rappresenta una rivoluzione, poiché era stato proprio il brand americano a lanciare il sistema BB30 ormai tanti anni fa.

Una nota di merito, infine, va alla verniciatura cangiante del modello Crb 2 RL, che cambia colore al variare della luce, e agli inserti rifrangenti posizionati sul retro dei foderi alti del carro. La verniciatura è un vezzo accattivante, gli inserti contribuiscono ad aumentare ancora di più la sicurezza.

Approfondimento sullo SmartSense:
Lo SmartSense è uno degli elementi distintivi della nuova Synapse ed in questa sezione sulla cura costruttiva vogliamo dedicargli un piccolo approfondimento.
Di come è fatto vi avevamo già parlato nell’articolo di presentazione, dove avevamo evidenziato anche un paio di limiti: la possibilità di usare le luci solo in modalità fissa (no lampeggio) e la durata della batteria di 2h30′-2h45′, decisamente troppo poco per una bici pensata per le lunghe distanze.

Cannondale Synapse Carbon 2

In questo test di lunga durata abbiamo fatto qualche prova per sperimentare tutte le funzioni disponibili e per cercare di capire in che modo allungare la vita della batteria.
A nostro avviso, la soluzione più interessante è quella di mantenere sempre accesi la luce posteriore e il radar, attivando l’opzione “crepuscolare” per quella anteriore.
Vale a dire che la luce anteriore di default è spenta e si accende automaticamente in condizioni di scarsa visibilità: gallerie, zone con poca illuminazione, nebbia, prime/ultime ore della giornata.

In questo modo è possibile aumentare la durata della batteria centrale fino ad oltre 6 ore, tempistica che diventa più interessante per chi vuole usare la nuova Synapse per lunghe avventure in sella.

– Componentistica utilizzata: 8
Il gruppo Ultegra meccanico a 11 velocità è sempre una garanzia e, nonostante l’uscita dei nuovi Shimano Di2 a 12 velocità, è ancora da considerare una delle opzioni migliori per chi cerca un prodotto dal rapporto qualità/prezzo ottimale.

Le gomme Vittoria Rubino Pro da 30 mm sono la scelta giusta per una bici di quesa fascia di prezzo e che punta soprattutto sul comfort.

Cannondale Synapse Carbon 2

Cannondale Synapse Carbon 2

Il resto dei componenti, tutti in alluminio e firmati Cannondale, sono nella media, ma non brillano per leggerezza.

Le ruote di primo montaggio Fulcrum Rapid Red 900, come già anticipato nell’articolo di presentazione, rappresentano la principale zavorra.
In questo test di lunga durata abbiamo provato a sostituire con le Tsunami Carbon Project in carbonio da 38 mm, equipaggiate con gomme tubeless Continental GP5000 S TR da 25 mm. Il risparmio di peso è stato di quasi 1 kg, con indubbi vantaggi sulla resa del mezzo, non solo in salita.

– Peso bici: 5,5
E’ vero che si tratta di una bici orientata alle lunghe distanze, alla sicurezza e al comfort, ma 9,4 kg (senza pedali) in taglia 56 sono davvero tanti.
Come già detto, con qualche upgrade si può scendere facilmente di almeno 1 kg e le prestazioni cambiano tanto.

Cannondale Synapse Carbon 2

– Prezzo: 7,5
La Cannondale Synapse Carbon 2 RL costa 4.499 euro.
Non male, considerando il livello attuale dei prezzi e che il sistema SmartSense comporta comunque un costo aggiuntivo rispetto ad una bici “nuda”.
Anche il prezzo della Crb 1 RLE, ovvero la top di gamma montata con ruote in carbonio e gruppo Shimano Dura Ace Di2 12v, risulta competitivo: 8.999 euro.

– Garanzia sul telaio: 10
Cannondale, da sempre, offre garanzia a vita sul primo proprietario, previa registrazione del prodotto sul proprio sito.

Voto finale (da 1 a 10): 8,25

2 – Comportamento in salita

Il telaio è più reattivo della maggior parte delle bici endurance attualmente sul mercato, ma il peso complessivo è davvero penalizzante, soprattutto sulle pendenze più ripide e quando si vuole cambiare ritmo.
D’altronde, non si tratta di una bici progettata intorno al concetto di prestazione, ma a quello di piacere di pedalare, specie negli allestimenti di media e bassa gamma.

C’è da dire, però, che montando una coppia di ruote in carbonio e gomme di sezione minore, la bici cambia faccia. Più reattività, più brillante e tutto sommato non così tanto più scomoda grazie al tubeless: insomma, nel complesso più divertente.
Si tratta di un upgrade che su un modello di questo prezzo potrebbe valere la pena considerare.

Voto finale (da 1 a 10): 7,5

3 – Comportamento in discesa

Il peso della Cannondale Synapse Carbon 2 RL, che rappresenta un limite in salita, diventa un alleato in discesa, e insieme alle geometrie equilibrate permette di affrontare ogni curva in grande sicurezza, anche quando ci si avvicina al limite.

Le geometrie “endurance ma non troppo”, unite alle gomme da 30 mm, permettono di trovare un compromesso molto interessante tra stabilità e maneggevolezza.

Voto finale (da 1 a 10): 9,5

4 – Comportamento in pianura

La capacità di mantenere una buona velocità di crociera, come spesso accade per le bici endurance, è il suo punto di forza.

Meno appagante, a causa soprattutto del peso, quando si vuole sprintare o cambiare ritmo. Ma anche in questo caso, con una coppia di ruote diverse, la musica cambia parecchio, perché il telaio è tutt’altro che addormentato.
Il comfort è nella media delle bici di questa categoria.

Voto finale (da 1 a 10): 9

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,69

Cannondale Synapse Carbon 2

In conclusione

La nuova Cannondale Synapse Carbon 2 RL è una bici con una doppia anima, che strizza l’occhio ad un modo di intendere il ciclismo un po’ diverso rispetto a quello classico.
Il sistema SmartSense, l’ampio passaggio ruota e le gomme di serie di ampia sezione ne evidenziano l’orientamento principale, ovvero la ricerca del piacere di pedalare sulle lunghe distanze, in modo comodo e sicuro.
Il telaio e le geometrie, invece, mantengono un’indole velatamente racing che saprà soddisfare chi cerca un po’ di pepe anche nelle uscite in compagnia.
In ogni caso, non si tratta di una bici rivolta all’agonista, ma a chi vuole divertirsi su qualsiasi fondo stradale.

In questa versione presenta un buon rapporto qualità/prezzo, anche se a nostro avviso le ruote sono davvero penalizzanti, almeno per chi ama una bici comoda, ma non troppo “addormentata”.

Per maggiori informazioni: cannondale.com/it-it