L’elettronica, l’informatica e, in generale, la tecnologia sono entrati nel mondo della bici alla maniera che tutti conosciamo.

Come accaduto in tanti altri settori e categorie di prodotti che caratterizzano la nostra quotidianità da anni, l’elettronica ha rivoluzionato tutto anche nel ciclismo.
Uno dei marchi che più di tutti ha contribuito a questa rivoluzione è Garmin.

I dispositivi Gps palmari prima, poi quelli dedicati alla bici (ossia la serie Garmin Edge) e infine numerose altre proposte (anche oltre il mondo del ciclismo) che riguardano la sicurezza degli utenti hanno reso Garmin un riferimento nel mondo della bici.

Stefano Viganò



Mentre il marchio Garmin è noto alla quasi totalità dei praticanti, altrettanto non si può dire di chi guida questo marchio in Italia.
Qualche giorno fa ho avuto l’occasione di intervistare Stefano Viganò, l’amministratore delegato di Garmin Italia.
Viganò è un appassionato di sport e di ciclismo, come anche di fotografia e di elettronica in generale, ma soprattutto è un grande appassionato del marchio che rappresenta e dirige in Italia. E ha lo sguardo rivolto molto lontano…

– Sicurezza in strada con i dispositivi Garmin: un successo destinato ad aumentare?
– L’Italia ha avuto un successo notevole di vendita dei dispositivi Varia soprattutto se si guarda al rapporto fra dispositivi Edge e dispositivi Varia acquistati dal medesimo utente.
Il varia è un dispositivo che aiuta sia il ciclista ad essere più visibile, sia l’automobilista ad individuare il ciclista su strada.

Chi sta in sella, inoltre, riesce ad avere la consapevolezza di quante auto sopraggiungono.
La cosa che ci fa piacere segnalare è che se fino a qualche anno fa si concentrava l’attenzione e la spesa sulla bici (un certo telaio, quelle ruote, questo manubrio…), oggi si pensa molto di più anche agli accessori per la sicurezza.
E la sicurezza è un tema sul quale Garmin sta investendo molto e nel 2021 ci saranno altre novità su queste fronte.

– Sicurezza in strada come finalità educativa: Garmin si sta attivando in qualche modo?
– Lo stiamo facendo tramite personaggi e atleti come Vincenzo Nibali e Davide Cassani, ma permettimi di dire che dovrebbero essere istituzioni come la FCI a portare avanti la causa.
Serve un’azione di sensibilizzazione costante, interagendo anche con le scuole e con i più giovani, per far sì che il ciclismo venga conosciuto prima dalle persone e inizi prima a migliorare il loro stile di vita.

Vincenzo Nibali

– Garmin e giovanissimi: quali proposte esistono e quali altre arriveranno?
– Ti ringrazio di questa domanda, Simone, perché mi dà modo di aprire una finestra molto importante sulle attività che Garmin sta portando avanti.
Parliamo di dispositivi indossabili, i cosiddetti wearable.

Quando si acquista un dispositivo wearable lo si fa spesso per finalità performance, cioè per monitorare la propria prestazione, ma in realtà ci sono anche altri possibili utilizzi.
La gamma di smartwatch e sportband di Garmin punta a rendere più consapevoli le persone sul proprio stato di forma, ma anche sul proprio stato di salute.
Se al mattino il mio dispositivo è in grado di indicarmi che durante la notte appena trascorsa non ho riposato bene, cioè che il sonno è stato di bassa qualità, io so che posso attendermi un livello di attenzione e concentrazione non ottimale durante il giorno.
So che avrei bisogno di riposare di più e so che non dovrei sottopormi ad allenamenti troppo intensi.

Quindi ti insegna a conoscere meglio il tuo corpo e il suo rendimento e di questo ne sono a conoscenza migliaia di utenti adulti.
Ma non i bambini.
Per loro abbiamo creato la serie Garmin vivofit junior, con una speciale collaborazione di Marvel e Disney, proprio per far sì che i più giovani possano imparare subito uno stile di vita più sano.
Con l’aiuto dei genitori, ovviamente.

I genitori, infatti, possono verificare quanto e come dormono i propri figli (cioè, capire quanto è durata la fase di sonno profondo, ad esempio), a che ora sono andati a dormire e a che ora si sono svegliati.
Possono sapere quanto attivi sono monitorando il numero dei passi e la distanza percorsa a piedi.

Ma soprattutto, tramite l’app Garmin Junior, è possibile impostare degli obiettivi.
Obiettivi che possono essere non tanto sportivi, ma anche, diciamo, educativi.
Come leggere 10 pagine di un certo libro ogni giorno, creare una sfida di passi in famiglia, andare a dormire alle 9.
E al completamento degli obiettivi i genitori possono assegnare ai figli delle monete virtuali che possono poi tramutarsi in premi veri e propri: ti meriti un bel gelato.
In Italia al momento non esiste questa visione dell’educazione in maniera così forte come in altri Paesi.

Germania e Francia sono più attenti a queste tematiche e a queste metodiche, mentre da noi un giovane ciclista chiede al padre un Garmin Edge da mettere sulla bici.
Cioè si pensa alle prestazioni.
In realtà, nella nostra visione di tecnologia, questa è una tecnologia utile che aiuta a migliorare la vita e soprattutto ad avere una consapevolezza della propria salute, prima ancora del proprio stato di forma.

– Sono arrivati i consigli di allenamento personalizzati (per ciclisti e non solo) all’interno di Garmin Connect: quali feedback avete avuto fino ad ora?
– E’ una novità importante che abbiamo introdotto di recente e non abbiamo ancora dei dati da condividere con voi.
La cosa più significativa da dire è che questo coach virtuale si basa sullo stato di forma e sull’età dell’utente.
Note queste informazioni, gli propone attività-allenamenti da fare in base agli obiettivi e al numero di ore a settimana per l’attività sportiva che l’utente ha a disposizione.
Quindi, ti crea un calendario di uscite con lavori specifici da fare che ti compare ogni volta che accendi il tuo dispositivo Garmin.
A quel punto puoi decidere se iniziare l’allenamento oppure fare un’uscita diversa.
Le attività che ti propone includono anche sedute sui rulli e in quel caso ti dà delle indicazioni ben precise.

Garmin Edge 1030 Plus

Chiaramente è necessario indossare la fascia cardio o il misuratore di potenza.
Questa nuova funzione l’abbiamo pensata per quella tipologia di utenti che non ha precise velleità agonistiche, ma ha il desiderio di migliorarsi e non reputa necessario avere un personal trainer vero e proprio.

Pensa che se selezioni la corsa a piedi come sport invece che il ciclismo, anche se non hai la benché minima preparazione fisica, Garmin Connect è in grado di guidarti passo passo e può portarti a fare una maratona.
Iniziando gradualmente per evitare di incappare in infortuni.

– Ciclismo indoor: il lockdown lo ha fatto scoprire-amare a più persone o è stata solo una parentesi?
– Dopo il lockdown la bici ha avuto un’esplosione inimmaginabile e per risponderti ti dico che anche nei mesi di giugno e luglio abbiamo registrato delle attività sui rulli.
Ovvero le persone, pur avendo la libertà di uscire in bici, in alcuni casi hanno preferito allenarsi sui rulli.
Perché, lo abbiamo scoperto tutti, la seduta sui rulli fatta con criterio ti dà dei benefici concreti che gli appassionati hanno iniziato ad apprezzare nel weekend.

Tacx

Mi alleno sui rulli durante la settimana, agli orari a me più congeniali, non temo freddo e pioggia, e posso usare Zwift o Rouvy per ingaggiare sfide con altri oppure fare i miei lavori.
Oppure, meglio ancora, con l’app di Tacx e un rullo interattivo posso pedalare su strade e salite famose, simulando un’uscita vera e propria.
Il livello di simulazione è sorprendentemente alto…
In questo modo arrivo all’uscita in bici del fine settimana preparato.
E mi diverto di più.

– Esplorazione e turismo in bici: due trend destinati a diventare popolari anche in Italia?
– Per il momento, in Italia, esistono diverse macro aree che riguardano per lo più la prestazione, sia su strada che fuoristrada.
Torno di nuovo al periodo successivo al lockdown: quando a tutti noi è stata concessa la possibilità di uscire in bici, è in quel momento che tanti hanno iniziato ad apprezzare anche la bellezza dell’esplorazione e del viaggio in bici.
Scoprire nuove rotte con la bicicletta è uno degli aspetti più emozionanti del nostro sport.
Un dispositivo cartografico, abbinato a software di pianificazione degli itinerari (vedi Garmin Connect o Komoot, ndr), permette, soprattutto ai meno esperti, di iniziare ad uscire in bici con degli itinerari da seguire.

Ossia ho rispolverato o ho ricomprato la bici e ora dove vado?
Chi mi guida?
I Garmin Edge saranno sempre più rivolti al supporto del viaggio e dell’esplorazione, non solo per i neofiti, ma anche per i più esperti.
C’è da aspettarsi molti cambiamenti su questo fronte.

Le parole di Stefano Viganò mi lasciano riflettere su quanto, in effetti, il lockdown abbia cambiato il modo di usare la bici.
L’esplorazione e i lunghi giri in sella, spesso, sono diventati un’alternativa all’agonismo che era, forse erroneamente, considerata l’unica forma possibile di ciclismo soprattutto a livello amatoriale.
L’elettronica ha cambiato il mondo e questo processo, lo sapete, non è ancora concluso.

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