Dai Grandi Giri alle Classiche Monumento tra volate e scatti in salita. Quando ancora le bici aero non c’erano la Scott Addict dominava l’alta gamma del marchio svizzero.

Impossibile non ricordare la Saunier Duval e la Saunier Duval-Prodir che a cavallo tra il 2006 ed il 2008 ha dato spettacolo in montagna grazie a Riccardo Riccò, Leonardo Piepoli e Gilberto Simoni.
Il campione trentino , vincitore del Giro d’Italia 2001 e 2003, all’esordio della stagione 2007 fu uno dei primi ad utilizzare la Scott Addict, una bici che contribuì anche all’ascesa su scala mondiale dei gruppi Sram.

Scott Addict
Foto: TimothyJ / CC BY 2.0

Peso record ed una nuova lavorazione

Il peso della prima Addict era da record: 790 gr per il telaio in taglia M (54) dotato di reggisella integrato (165 gr) abbinato alla forcella da 330 gr con foderi a sezione alare che già iniziavano a strizzare l’occhio all’aerodinamica. Numeri che messi assieme portavano la Scott Addict ad essere una tra le bici più leggere presenti sul mercato.

Le versioni proposte era due, standard ed integrated, entrambe declinate in sei taglie: XS/49, S/52, M/54, L/56, XL/58 e XXL/61.

Grazie alla tecnologia IMP (Integrated Carbon Molding) Scott apriva la strada ad una nuova tecnica di lavorazione della fibra di carbonio. Tubo di sterzo, orizzontale ed obliquo provenivano, infatti, da un unico stampo.

Il modello CR1 (quello usato da Piepoli in taglia XXS) prevedeva una costruzione tube-to-tube con i punti di innesto che venivano così fasciati prima del processo di cottura e polimerizzazione.
Inoltre, venne utilizzata per la prima volta la fibra di carbonio HMX (High Modules Extreme). QUI tutti i dettagli.
Risaltano le verniciature personalizzate. Qui sotto la finitura dedicata a Simoni.

Gilberto Simoni's Bike

La Addict, così come altri modelli della sua generazione, non esitò a sfidare il limite di peso imposto dall’UCI.

Nel 2008 la versione LTD (foto sotto) allestita con gruppo Campagnolo Record Carbon, ruote Mavic Cosmic Carbone Ultimate tubolare, set manubrio Ritchey WCS, sella Selle Italia SLR, pedali Time RXS Titan-Carbon e pneumatici Hutchinson Carbon Comp da 23 mm fermava l’ago della bilancia a 5,9 kg.
Prezzo? 9.950 euro.

Scott Addict

In sella ad una Scott Addict Mark Cavendish vinse la Milano-Sanremo, tre tappe al Giro e ben sei frazioni al Tour de France. Era il 2009 e Scott era partner tecnico del Team Columbia-HTC.
Nel 2010 arriva la prima Addict RC (Racing Concept) che è una vera e propria bici replica.

Scott Addict
Scott Addict RC.

Scott Addict 2014: una pausa prima della seconda generazione

Tra il 2012 ed il 2013 la Addict non viene proposta a catalogo anche se i e le atlete Orica Greenedge, Orica AIS Woman Team e IAM Cycling continuano ad utilizzare la bici in competizione.
Una scelta dettata da motivi strategici. Scott scommette sulla nuova bici aero: la Foil.

La piattaforma Addict non viene però abbandonata, anzi. In casa Scott continuano a lavorare dietro le quinte.
Al Giro delle Fiandre 2013 nei pressi del bus Orica Greenedge viene adocchiata quella che sembra essere a tutti gli effetti un’anteprima della seconda generazione.

La Addict Team Issue 2015 per il Team Orica-Greenedge.

Il nome Addict non è impresso sul telaio, ma il bollino che identifica la nomenclatura dell’omologazione UCI riporta indizi evidenti.
Passa qualche mese e con il 2014 la Addict “torna in famiglia” con un nuovo look senza dimenticare le sue origini.

Nuovo design e nuove geometrie: la bici è sostanzialmente divisa in due parti con l’avantreno che presenta un reach più abbondante ed uno stack ridotto che contribuisce ad abbassare il baricentro del ciclista.

Il confronto tra la geometria Race della Addict e la geometria comfort della Solace.

Viene introdotta, inoltre, la taglia XS (47) e per la prima volta si applica la tecnologia F01 adottata sulla Foil: in sostanza le sezioni del telaio iniziano ad essere progettate per garantire il miglior rapporto rigidezza-peso-resa aerodinamica.
Il risultato? A 45 km/h la bicicletta è più efficiente del 13,2% rispetto alla precedente versione

Altra novità di sostanza è l’introduzione della fibra di carbonio HMX-SL che affianca le laminazioni HMX ed HMF: il telaio in taglia M completo di forcella pesa 995 gr.
La Addict SL (foto sotto) montata con gruppo Sram Red, set manubrio Ritchey (attacco Superlogic e piega Evo Curve), ruote Syncros RL 1.0 copertoncino, reggisella Syncros e sella Fizik Arione 00 porta il peso complessivo a 5,6 kg.

Scott Addict

Nel 2016 la Addict Premium Disc apre le porte alla terza generazione.

2018: una famiglia-prodotto

Passano due anni e Scott dà alla Addict una nuova declinazione.
Oltre ai modelli stradali Addict RC e Addict Disc ci sono la Addict CX (il debutto risale al 2009) e la nuova Addict Gravel.

Nello stesso anno Simon Yates (foto sotto) vince la Vuelta: è uno degli ultimi grandi successi ottenuti dalla versione rim brake.

Foto: Beardy McBeard

Al Giro d’Italia 2019 Yates utilizza la Addict rim per l’ultima volta. Il 25 giugno 2019 Scott presenta la nuova Addict RC.

Il nuovo telaio riduce al minimo i punti di giunzione che ora diventano solo quattro. Il carro posteriore lato destro e sinistro vengono assemblati al triangolo principale.

La Addict RC in versione Ultimate (foto sotto) allestita con gruppo Sram Red eTap AXS (guarnitura 48-35 e cassetta posteriore 10-33), manubrio Creston iC SL, ruote Zipp 202 NSW disc, coperture Scwhalbe tubeless da 28 mm pesa 6,9 kg.

Il debutto in gamma avviene nel 2020 in grande stile perché Annemiek van Vleuten conquista il Campionato del Mondo. Scott fa preparare una Addict con livrea iridata (immagine in apertura).

Qui sotto tutti i dettagli tecnici dell’ultima generazione prodotto.

VIDEO – Nuova Scott Addict Rc Disc: per scalatori, ma non solo…

 

Scott Addict: occhi sul Tour 2024?

Il resto è storia recente. Una storia che però ha più di qualcosa a che fare con il passato e la filosofia Scott.

La nuova Foil, presentata a giugno dello scorso anno (QUI tutti i dettagli), ha finito per mettere in disparte l’Addict che però a differenza di dieci anni fa non è “scomparsa” dal catalogo.

Le Scott in dotazione al Team DSM all’inizio della scorsa stagione. A sinistra la Addict, a destra la “vecchia” Foil.

A ben guardare la dotazione tecnica del Team DSM però le apparizioni di questa bici dedicata alla salita sono sempre più sporadiche al punto che Scott ha scelto d’equipaggiare il neonato Q36.5 Pro Cycling Team “solo” con modello Foil.

Al Tour de France 2022, inoltre, uno scalatore come Romain Bardet non ha utilizzato la Addict.
Solo marketing o c’è qualcosa di più?

Scott Addict
Bardet alla Vuelta 2021. Le preferenze del francese erano a favore della Addict. Foto: Photogomezsport

La domanda l’abbiamo girata Scott che ha risposto senza filtri.

In sostanza un professionista rappresenta un’importante vetrina che può condizionare le scelte e le preferenze di ogni appassionato. La Addict non gode, al momento, di un’esposizione mediatica rilevante sul palcoscenico del grande ciclismo anche per via delle scelte tecniche dei corridori.
Ciò non significa che la bici non è adatta a determinati scenari, anzi…

Ricordiamo che il kit telaio dell’ultima generazione prodotto completo di manubrio, forcella, reggisella e collarino pesa 1.659 gr in taglia M.

La Scott Addict sembra essere dentro un film già visto, ma con un finale ancora tutto da scrivere.
Appuntamento alla vigilia del Tour de France 2024?

Foto: © A.S.O. / Charly Lopez

Per maggiori informazioni: scott-sports.com/it

Foto in apertura: Sam Flanagan

Qui tutte le news, i test e gli approfondimenti riguardanti Scott.

Qui sotto il nostro test della Scott Addict RC.

TEST – Scott Addict RC 20: performante, ma anche comoda. E il prezzo…