I piedi bruciano.
Gli occhi lacrimano senza lacrime.
Le mani scivolano sul manubrio.
Le (tante) imperfezioni dell’asfalto diventano ostacoli.
La borraccia è vuota e scotta.
Raffaele, davanti, mi dice che manca poco al prossimo bar.
“Dai, dai, tieni duro!”
Questo bar è già un miraggio.
Inizio a contare i km.
A contare i minuti.
La bici avanza.
Abbasso le spalle.
Ottimizzo le risorse che ho.
Mi manca l’acqua.
La strada torna a salire.
“Rallentate, per favore”
Rallentate ancora un altro po’.
Mi dispiace, ma proprio non ce la faccio.
E anche loro, Raffaele e Giancarlo, sono al limite.
Intorno a me muri a secco, campi gialli, uliveti, erba condannata a diventare sterpaglia e un cielo biancastro che opprime.
Alle spalle il mare, defilato, piatto e sornione.
Direzione Frigintini, nel ragusano, poi tagliamo verso Modica.
Per abbreviare il supplizio.
Siamo divorati dalla calura.
Il bar si avvicina.
Penso alle mie montagne.
Ma come ho fatto a ritrovarmi in questo girone dantesco?

A ruota di Raffaele e Giancarlo (davanti)

quanto caldo fa oggi in Italia

Da venerdì scorso sono in Sicilia, a Sampieri, Ragusa, per una breve vacanza.
Ho con me la bici da strada che uso al mattino (il più presto possibile) per tentare di ingannare la calura del giorno.
Quest’anno, però, è tutto diverso.
E’ tutto più caldo e più difficile.
Infatti, una buona parte dell’Italia è avvolta da una nuvola biancastra, carica di sabbia del deserto africano, spinta verso nord da scirocco e libeccio.
Risultato: fa più caldo ovunque e il cielo è diventato plumbeo quasi ovunque.
Ma non mi scoraggio e appena arrivato a Sampieri accetto l’invito di un ciclista del posto, Emanuele, ad uscire in bici il mattino dopo.

Nonostante i sorrisi, al momento della foto la temperatura era ben superiore ai 40°…



Ore 7:20, sono alla rotonda del paese, con un po’ di ritardo.
Sono curioso di conoscere queste strade guidato da persone del posto.
Si chiacchiera e si ride fino a quando la strada inizia a salire.
E’ qui che sento il sole mordere sulla schiena.
Fa un caldo anomalo, ma non ci penso troppo.
Più avanti incontriamo Raffaele, ancora galvanizzato dai 200 km della Sportful e dal suo 124º posto assoluto.
E qui il ritmo in salita aumenta.
Ed aumenta anche la temperatura.
Raffaele snocciola dati e informazioni sulla salita che stiamo facendo.
Come se avessi sotto gli occhi il suo Garmin.
Utilissimo e molto solidale con la mia fatica di “ciclista non scalatore”.
«Ah, ecco! Mi sembrava – esclama ad un certo punto – ci sono 38 gradi!».
E sono solo le 8:30
D’istinto prendo la borraccia e mi accorgo di quanto sia già piuttosto leggera: ho quasi finito l’acqua e quella che è rimasta è schifosamente calda.
Ma la mando dentro come fosse un elisir prezioso.
A Modica, finalmente, arriviamo al culmine della salita e al tanto agognato bar.
Acqua, Coca Cola e si riparte.
Anzi, tutta l’acqua che posso bere, Coca Cola e poi, appunto, di nuovo in sella, in discesa, verso Sampieri.

quanto caldo fa oggi in Italia

E veniamo a ieri.
Cioè all’esperienza ciclistico-dantesca che più o meno consapevolmente ho deciso di intraprendere.
So che fa più caldo quasi ovunque in Italia, quindi ho pensato: mal comune, mezzo gaudio.
Poi, il desiderio di conoscere questa porzione della Sicilia a ruota di ciclisti del posto per me è un invito a nozze.
E poi ancora preferisco il caldo secco a quello umido (salvo scoprire che sono due bestie feroci comunque…).
E quindi mi sono ritrovato la mattina scorsa a ruota di Raffaele e Giancarlo, il presidente del Veloplus Sicilia, in direzione Pozzallo.
«Un paio d’ore e sei a casa».
Ovvero, in un paio d’ore al nostro ritmo sei a casa.
L’entusiasmo è stellare per cui dico di sì alla cieca come farebbe un bambino davanti a qualunque condizione pur di entrare al luna park.

quanto caldo fa oggi in Italia
Sulla scalinata del Duomo di San Giorgio a Modica (RG) in sella a una Wilier Filante SLR

Sul mio Garmin non visualizzo mai il dato della temperatura esterna, perché non me ne curo mai troppo.
Perché più o meno so quanto fa caldo e quindi amen.
Ma qui le cose cambiano.
Dopo qualche km mi dico che avrei dovuto creare un’altra pagina dati sul Garmin nella quale mostrare, appunto, la temperatura esterna.
Ma me ne sono scordato.
Tanto c’è Raffaele…
E Raffaele, infatti, inizia a disegnare il profilo (crescente) della temperatura durante la nostra uscita.
«32 gradi!» alle 7:30
«38 gradi!» alle 8:30 mentre saliamo verso Frigintini.
Poi forse ha menzionato anche un 41 gradi, ma non lo ricordo con chiarezza.
Ho iniziato ad entrare in modalità protezione.
Cioè a filtrare gli input che arrivavano al cervello e resistere fino alla prossima sosta.

Qui è così.
Al caldo puoi essere abituato-preparato quanto vuoi, ma ti condiziona la routine della giornata, ti impone di gestire le risorse e di scandire i tuoi tempi secondo le sue regole.
O i suoi capricci.
Per chi, come me, proviene da zone d’Italia più miti, il meteo non è mai così condizionante e spostarsi a Sud, vicino all’estremità più a Sud della nostra Penisola, è un’esperienza pazzesca.
Sì, asfissiante, impegnativa e mentalmente provante, ma anche appagante, affascinante e sorprendente.
Ogni territorio ha caratteristiche e difficoltà che in bici si trasformano in scoperta meravigliosa.
E’ così che entri nel cuore di un posto e così gli concedi di entrare nel tuo.
La Sicilia sud-orientale, ossia la porzione dell’Isola battuta dalle mie ruote, è una oasi di terra rigogliosa che invita all’esplorazione.
Ti tenta, ti ammalia, ti conquista e alla fine ti domina con la ferocia del caldo.
Una ferocia che potrei paragonare a quella delle pendenze delle strade alpine, ciclisticamente parlando.
Emerge da questa terra il desiderio di restare indomita.
Bella e indomita.

Sosta a Scicli per una colazione veloce
Questa colazione…
quanto caldo fa oggi in Italia
Di nuovo a casa, presso uno degli appartamenti SampieriHomes.com

Fra qualche giorno sarò di nuovo a casa.
15° al mattino, caldo umido e nuovi motivi per continuare a spingere sui pedali e ad aggrapparmi al manubrio della mia bici.

Qui altre Storie di strada e in basso un articolo su come gestire la calura in bicicletta:

In bici con il caldo. Ecco cosa fare quando le temperature salgono