Pensate a questo dato: negli Stati Uniti, e ora anche in Europa, le gravel bike stanno conoscendo una popolarità incredibile proprio nelle ultime stagioni.

La ragione?
Sulle strade sterrate ci si sente un po’ più al sicuro rispetto alle strade asfaltate, invase da automobilisti sempre più distratti.
E da noi le cose non stanno affatto meglio.

gravel bike

Le bici gravel, allora, rispondono alla necessità di allontanarsi dalle solite rotte e provare nuove strade, non per forza asfaltate, scoprendo la magia dello sterrato, delle B-Road (cioè le strade secondarie) e di uno stato mentale che è molto vicino a quello di chi pratica la mountain bike.

Ma le gravel bike sono altra cosa.
Sono un ibrido che sta a metà strada fra la Mtb e la bici da strada, talvolta più Mtb o più strada a seconda dei componenti utilizzati.
Visto che anche in Italia, comunque, stanno diventando sempre più popolari, vale la pena spiegare il perché, illustrando anche le caratteristiche tecniche che le rendono diverse da una bici da strada canonica.

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Telai e forcelle votate al comfort
L’obiettivo è proprio questo: migliorare il piacere della pedalata mettendo da parte una grossa percentuale degli aspetti tecnici che rendono le bici da strada così poco “amichevoli”.
Specie per chi comincia.
Partiamo dal telaio.

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La Ritchey SwissCross Disc non è propriamente una bici da gravel, ma può svolgere molto bene questo compito. Qui il test
La nuova Bianchi Arcadex. Qui la presentazione

Il tubo di sterzo più alto (e di conseguenza anche lo stack maggiore) impone una posizione più eretta del busto, il carro più lungo (per poter ospitare gomme fino a 40-42 mm di sezione) migliora la stabilità e altrettanto si può dire della forcella con un rake e un passaggio ruota maggiorato.

Se parliamo di telai in fibra di carbonio troviamo sempre soluzioni che privilegiano il comfort alla prestazione pura e alla leggerezza.
Rispetto ai telai da ciclocross, quelli per bici gravel hanno soluzioni leggermente diverse (ne abbiamo parlato QUI) prevedono l’attacco per portapacchi e parafanghi e talvolta possono ospitare ben più di due portaborraccia.

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Freni soltanto a disco
I freni sono tutti rigorosamente a disco, perché la sezione maggiore delle gomme renderebbe difficile l’impiego dei classici freni a pattino.
Inoltre, parlando di sterrato e, quindi, potenzialmente di polvere o fango, il freno a disco (specie quello idraulico) ha prestazioni migliori e più costanti rispetto al rim brake.
Qui si vede la parentela con le bici da ciclocross e le Mtb.

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Quali rapporti?
Per quanto riguarda i rapporti, la soluzione più di tendenza è la trasmissione 1×11 o 1×12 (e ora con l’introduzione del nuovo Campagnolo Ekar anche 1×13), ispirata al mondo del ciclocross e della Mtb, ma la classica 2×11 è ancora possibile.

I rapporti sono più demoltiplicati per facilitare l’uso della bici in salita, soprattutto se si parla di salite sterrate sulle quali è difficile procedere alzandosi sui pedali e la pendenza spesso è ben superiore al 15%.

Nel caso di una trasmissione 1×11 troviamo combinazioni con corona singola che va dalla misura 36 denti fino alla 44 denti e pacco pignoni da 11-34, 11-36, 11-40 o, grazie alle versioni AXS di Sram, anche 10-50.



Gomme più artigliate e tubeless
Anche qui si vede il legame con il mondo Mtb e ciclocross: il battistrada non è più liscio e prevede un minimo di artigliatura, ma sempre con l’obiettivo della scorrevolezza.
La sezione delle gomme passa dai 23-25 mm delle bici da strada a valori superiori a 35 mm, fino a raggiungere i 45-48 mm su alcuni modelli di bici.

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Altra specifica importante: sulle bici gravel il sistema tubeless è ampiamente utilizzato, sia per migliorare il comfort off-road, sia per ridurre il rischio di pizzicature e forature.
Di come scegliere le gomme per la bici Gravel abbiamo parlato in modo approfondito nell’articolo che trovate qui sotto:

Come scegliere le gomme della gravel bike

Quale sella? E quali pedali?
La lista dei componenti specifici per gravel bike è quasi completata.
Mancano all’appello i pedali (e di conseguenza le scarpe) e la sella.
I primi sono preferibilmente di ispirazione Mtb, perché permettono di adottare calzature pensate anche per camminare off-road.

Hanno, quindi, il doppio lato di aggancio e la tacchetta, di dimensioni molto ridotte, si fissa con due viti e non tre come accade sulle scarpe specifiche da strada.

gravel bike

La sella, infine, mette da parte le pretese di leggerezza in favore del comfort.
La scelta è molto vasta ed è anche molto soggettiva, per cui non è raro trovare bici gravel equipaggiate con selle di chiara ispirazione racing.
A ognuno la propria…

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Quanto costano e quanto pesano?
I prezzi possono variare molto e presentano una forbice ampia al pari di quanto si verifica nel mondo delle bici da strada.
Come prezzo di partenza possiamo considerare 700-900€ per una versione con telaio in acciaio o in lega leggera e 20002500-€ per un modello con telaio in fibra di carbonio.
Per arrivare anche oltre quota 8000-9000€.

La Specialized Diverge E5 Base – 1.149 euro
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La Open U.P. New – 3200 euro solo telaio
La URS 01 One – 8.999 euro

I pesi variano di conseguenza: le versioni più economiche con telaio in lega o in acciaio hanno un peso di 10,5-11,0 Kg, mentre quelle con telaio in carbonio partono da 9,5-10,0 Kg, per arrivare fino a 8,3-8,6 Kg per i modelli più raffinati.

Quasi ogni marchio di bici, oggi, propone dei modelli specifici, per cui la proposta è davvero molto ampia e variegata.

La Trek Checkpoint SL5 – 3.299 euro

Non sempre sostituisce la bici strada, anzi…
Ecco un punto cruciale: la gravel bike non è necessariamente una sostituta alla bici da strada, ma un’alternativa.
Cioè, finanze permettendo, una bici da utilizzare con un attitudine mentale differente, sganciati dallo spirito competitivo (magari solo in parte…), lontani dalla confusione e immersi un po’ di più nella natura.

Se un tempo la Mtb era la bici alternativa a quella strada durante l’inverno (per ritrovare entusiasmo e scoprire un modo alternativo di pedalare) ora questo ruolo è stato in parte sostituito dalle gravel bike, ma non più solo durante l’inverno.
Anzi.
Spesso è proprio durante la stagione estiva che si scopre il fascino delle strade sterrate, senza per forza passare alla mountain bike.

gravel bike

gravel bike



Per chi sono pensate?
Essendo un ponte di collegamento fra il mondo road e quello off-road, le gravel bike intrigano tanto i biker quanto gli stradisti.

Per i biker sono bici facili da usare e gestire (zero regolazioni, zero sospensioni, pochissima manutenzione) e permettono comunque di pedalare-allenarsi su strade battute, sia on che off-road.

Per gli stradisti, invece, sono bici che mantengono una posizione in sella simile a quella della bici da strada, ma possono andare quasi ovunque, migliorando le proprie attitudini alla guida e scoprendo una nuova dimensione ciclistica.

gravel bike

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Insomma, in entrambi i casi e da qualunque angolazione le si guardi, sono bici che sanno intrigare.
E che possono essere un’alternativa alla bici da strada (o alla Mtb) o addirittura una sostituzione definitiva.
Sì, può succedere anche questo…

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Sulla rivista “sorella” MtbCult.it trovate innumerevoli articoli, approfondimenti e test sul mondo gravel: buona lettura.