Alla fine degli anni ’90 la bici da strada era totalmente votata alla rigidità: geometrie aggressive, carri posteriori compatti e coperture minimali. Montare uno pneumatico leggermente più largo rispetto al 23 mm per rendere la bici più “morbida” era un vero e proprio sacrilegio.
Rodney Hines, progettista Specialized (foto sotto), all’alba del nuovo millennio ebbe il coraggio di sovvertire il paradigma: creare una bici efficiente con tutte le carte in regola per essere anche comoda.
Hines assieme alla sua squadra di tecnici ebbe il coraggio di proporre una messa in sella più rilassata che si rifletteva in un tubo sterzo più lungo ed un carro posteriore più abbondante acqua che aumentava l’interasse con l’obiettivo di garantire una guida stabile e scorrevole anche su strade sconnesse.
Nacque così la prima Specialized Roubaix, che contribuì a definire il segmento delle bici da strada endurance.
Da questa genesi piuttosto sovversiva sono passati 20 anni: 2004-2023. Di mezzo ben sette vittorie alla Parigi-Roubaix, che diventano un viaggio nella storia sportiva e tecnica di questo modello.
– Tom Boonen, Parigi-Roubaix 2008 e 2009: Roubaix SL2.
– Fabian Cancellara, Parigi-Roubaix 2010: Roubaix SL3.
– Tom Boonen e Niki Terpstra, Parigi-Roubaix 2012 e 2014: Roubaix SL4.
– Peter Sagan (foto sotto), Parigi-Roubaix 2018. La bici utilizza per la prima volta il Future Shock, sospensione a cartuccia inserita nel tubo di sterzo con escursione da 20 mm.
– Philippe Gilbert (foto sotto), Parigi-Roubaix 2019. La Specialized Roubaix con Future Shock 2.0 quasi monopolizza l’ordine d’arrivo. Ben sette i ciclisti Specialized nei primi dieci.
Vent’anni di successi che oggi contribuiscono ad alzare il velo in grande stile: ecco a voi la Specialized Roubaix SL8.
Future Shock 3.0: il cuore
“Sospendere il ciclista”.
Nel 2014 l’ingegnere Specialized Chris D’Aluisio (foto sotto) durante un’uscita in sella alla sua bici da strada sui fondi sconnessi dell’Eureka Canyon (Stati Uniti) ha un’intuizione.
Conservare la classica struttura rigida del telaio per un trasferimento di potenza diretto portando il ciclista ad essere sospeso sulla bicicletta.
È questo il principio alla base della nuova cartuccia idraulica Future Shock 3.0.
Inserita nel tubo di sterzo, questa soluzione consente al ciclista di personalizzare il comportamento dell’ammortizzatore a seconda del terreno e delle proprie caratteristiche.
In sostanza la bici continua il suo moto in avanti, ma allo stesso tempo su fondo irregolare si muove lungo il piano verticale (movimento assiale assistito) smorzando le vibrazioni grazie ad azioni di compressione e ritorno (rebound), che richiamano gli standard in voga sulla Mtb.
Senza dimenticare la possibilità di attivare/disattivare il sistema agendo sulla manopola posta sull’attacco manubrio nella zona d’innesto del cannotto forcella.
Qui sotto un approfondimento.
Le novità della terza generazione risiedono nella costruzione e nelle configurazioni.
Gli spessori del sistema sono stati aumentati così come il numero di guarnizioni a protezione del componente, che gode di una garanzia di 2 anni.
Sono disponibili, inoltre, tre molle di diversa durezza (ferma, media e morbida) che possono essere combinate fino ad un massimo di cinque rondelle di precarico.
Vengono proposti di conseguenza tre livelli che vanno a contraddistinguere i sette allestimenti della nuova gamma.
– Future Shock 3.3 (Roubaix SL8 S-Works e Roubaix SL8 Pro)
Possibilità di regolazione del precarico, compressione altamente regolabile in autonomia e durante la corsa.
– Future Shock 3.2 (Roubaix SL8 Expert e Roubaix SL8 Comp)
Possibilità di regolazione del precarico, compressione preimpostata sulla configurazione più morbida.
– Future Shock 3.1 (Roubaix SL8 Sport Apex, Roubaix SL8 Sport 105 e Roubaix SL8)
Possibilità di regolazione del precarico. Il sistema non adotta lo smorzamento idraulico.
Da sottolineare il fatto che Specialized renderà disponibili le cartucce Future Shock 3.3 e 3.2 in regime aftermarket per tutti i ciclisti che desiderano operare l’aggiornamento in un secondo momento.
Future Shock all’avantreno lavora in sinergia con la tecnologia combinata AfterShock: il reggisella Pavé D-Shape assieme al morsetto posizionato più in basso rispetto al solito (Dropped Clamp) crea una leva maggiore in grado di aumentare la deflessione e l’efficienza dell’intero sistema.
Il team Ride Science di Specialized ha messo alla prova la nuova Specialized Roubaix SL8 in laboratorio e in vita reale.
Il protocollo è stato utilizzato come base per elaborare il confronto con altri modelli della concorrenza, vedi infografica qui sotto.
Geometrie endurance e sezioni aero: l’anima
La nuova Roubaix non stravolge la messa in sella, che rimane votata al comfort ed alle lunghe distanze. L’ottava generazione propone alcuni aggiustamenti millimetrici: movimento centrale (BSA 68 mm) posizionato leggermente più in basso, reach ridotto, stack aumentato così come l’interasse.
Due qualità queste ultime che hanno permesso di rendere più abbondanti i passaggi ruota che ora sono in grado di accogliere coperture con sezione massima pari a 40 mm (700x40c).
A questo proposito Specialized raccomanda una misura minima pari a 700x28c al fine di non modificare l’altezza del movimento centrale e le sensazioni di guida.
Le geometrie della nuova Specialized Roubaix SL8 vanno a braccetto con l’aerodinamica.
Alcuni concetti applicati alla Aethos (QUI il nostro test) hanno trovato così una nuova declinazione influenzando la pulizia delle linee.
Emerge così un nuovo tubo di sterzo a clessidra, una nuova forcella (standard flat mount, compatibile con rotori 160/180 mm), un tubo obliquo più abbondante ed un innesto del carro ulteriormente ribassato.
Il guadagno rilevato da Specialized rispetto alla precedente generazione è pari a 11” su 100 km.
Le taglie telaio disponibili cambiano a seconda del modello.
Sei misure per il modello top di gamma Roubaix SL8 S-Works.
Otto taglie per la serie Pro, Expert, Comp, Sport Apex e Sport 105.
Sette taglie per la serie SL8.
Il telaio verniciato in taglia 56 cm privo di minuteria pesa 825 gr, oltre 50 gr in meno rispetto alla precedente generazione, merito anche della laminazione della fibra di carbonio Fact 12r.
Nuova Specialized Roubaix SL8: pronta per qualche avventura
Interessanti le predisposizioni per i parafanghi (dimensione massima pneumatico 35 mm) ed i punti di fissaggio sul tubo orizzontale per l’installazione di una eventuale borsa.
Sotto il tubo obliquo, ora c’è la possibilità di installare un terzo portaborraccia.
Non è possibile, invece, l’installazione del portapacchi.
Il carico massimo consentito è pari a 125 kg.
Allestimenti, pesi e prezzi
Gli allestimenti disponibili sono in tutto sette e li ribadiamo:
– Roubaix SL8 S-Works
– Roubaix SL8 Pro
– Roubaix SL8 Expert
– Roubaix SL8 Comp
– Roubaix SL8 Sport Apex
– Roubaix SL8 Sport 105
– Roubaix SL8
Qui sotto una tabella con tutte le varianti cromatiche.
Attenzione!
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Le liste montaggio prevedono gruppi trasmissione Sram (Red, Force, Rival e Apex eTap AXS) e Shimano (105 Di2, 105 12v, Tiagra/105)
Di seguito le specifiche tecniche di ogni bicicletta con peso e prezzo
Roubaix SL8 S-Works
Roubaix SL8 Pro
Roubaix SL8 Expert
Roubaix SL8 Comp
Roubaix SL8 Sport Apex
Roubaix SL8 Sport 105
Roubaix SL8
Roubaix SL8 kit telaio
Per maggiori informazioni: specialized.com/it
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