La Specialized Aethos non è più una novità, visto che è stata lanciata a ottobre 2020, ma è un modello fuori dagli schemi che continua a far discutere gli appassionati.
E’ una bici leggerissima, dalle alte prestazioni, ma nell’immaginario del brand americano non è nata per le competizioni. Non a caso, solo pochissime volte è stata usata dai Pro’.
La Aethos è stata pensata per il piacere di pedalare, per il ciclista che cerca performance, ma anche stile e comodità sulle lunghe distanze, soprattutto se con tanto dislivello.
Le sue caratteristiche distintive sono la leggerezza e la nuova laminazione del carbonio, completamente ripensata rispetto al passato e di cui vi abbiamo parlato in modo approfondito in occasione del lancio ufficiale.
Nella versione S-Works, cioè quella più pregiata, il telaio pesa solamente 585 grammi e fa il paio con una forcella da 270 grammi.
In questo articolo vi parleremo della Specialized Aethos Expert, cioè l’allestimento che forse brilla di più per rapporto qualità/prezzo anche se, intendiamoci, va considerato come qualcosa di più che una media gamma, sia per il costo che per le prestazioni.
L’ho usata per parecchio tempo, concludendo il test con la Maratona delle Dolomiti 2022, forse lo scenario ideale per provare a fondo una bici come questa. A tal proposito, se volete leggere la mia esperienza da ex Pro’ ad una Granfondo, la trovate QUI.
A questo punto, prima di proseguire, vi invito a guardare il video in basso, dove insieme a Nicola abbiamo parlato delle caratteristiche della bici e delle differenze con il modello S-Works.
1- Dettagli tecnici telaio
– Geometrie: 9
Le geometrie sono quasi identiche a quelle della Tarmac SL7, con qualche millimetro di differenza che riguarda solo reach e stack, che in taglia 56 misurano rispettivamente 39,5 cm e 56,5 cm.
Angolo sterzo e piantone sono entrambi da 73,5°, l’interasse è di 991 mm, i foderi del carro da 410 mm.
Anche se gli angoli sono identici a quelli della Tarmac, c’è una differenza strutturale importante, poiché troviamo i foderi alti del carro che si innestano in modo tradizionale (dunque più in alto sul tubo piantone), ma anche un tubo orizzontale molto più sloping. Quest’ultimo accorgimento permette un maggiore svettamento sella a parità di taglia e dunque una migliore capacità di assorbimento delle vibrazioni da parte del reggisella.
Le taglie disponibili sono 6 e qui sotto trovate i dettagli:
– Assetto in sella: 8,5
La taglia 56 è giusta per i miei 181 cm di altezza e 78,8 cm di altezza sella, ma per riportare la mia posizione abituale avrei dovuto avere a disposizione un attacco più lungo di quello di serie. Anche la sella Power Expert è piuttosto diversa da quella che uso normalmente e per questo ci ho messo un po’ a trovare l’assetto ideale.
Chi volesse privilegiare il comfort, con misure antropometriche simile alle mie potrebbe anche optare per una 58 con attacco manubrio corto, in modo da ridurre il dislivello sella/manubrio.
Voglio invece sottolineare la comodità del manubrio Specialized Expert Shallow Drop (125 mm di drop x 75 mm di reach) che, seppure in alluminio, ha un ergonomia ottimale e garantisce una buona impugnatura sia in salita che in discesa.
– Cura costruttiva: 9
L’elemento distintivo della Aethos, anche in versione Expert, sta nel particolare processo produttivo sviluppato da un’analisi approfondita del flusso delle forze. Questo ha portato a rivedere completamente le forme dei tubi e il lay-up del carbonio.
Grazie all’utilizzo di strati di carbonio più lunghi e continui è stato possibile eliminare le fibre in eccesso, che in genere venivano introdotte nei punti chiave, per garantire maggiore rigidità e robustezza e che ora non sono più necessarie.
Sebbene il telaio della Expert sia realizzato con carbonio FACT 10R anziché FACT 12R come quello della S-Works, il peso dichiarato rimane contenutissimo: 699 grammi.
Della forma del carro posteriore e dello sloping pronunciato abbiamo già parlato nella sezione dedicata alle geometrie.
La maggior parte delle altre soluzioni sono rivolte principalmente a ricercare affidabilità e massima leggerezza, se vogliamo anche a discapito dell’estetica. Vanno in questa direzione il passaggio cavi esterno, il serraggio del reggisella con il classico collarino e il movimento centrale da 68 mm filettato.
Tutte scelte che riducono le possibili rumorosità e rendono più semplice intervenire sulla bici.
La bici esce di serie con gomme 700x26, ma il passaggio ruota massimo è da 32 mm, proprio in quell’ottica di comfort e piacere di guida per cui la bici è stata progettata.
– Componentistica utilizzata: 9
Il montaggio con trasmissione Shimano Ultegra Di2 12v è senz'altro un ottimo compromesso tra leggerezza, affidabilità e prezzo.
La cassetta 11-30 mi è stata davvero utile durante le scalate della Maratona delle Dolomiti e il 52-36 anteriore è il compromesso ideale per chi affronta percorsi con caratteristiche molto diverse tra loro.
Personalmente, da ex-professionista, preferisco utilizzare il sistema in modalità manuale, scegliendo sempre in autonomia quando azionare cambio e deragliatore, ma le opzioni synchro e semi-synchro possono essere utili per molti appassionati.
Si tratta di una scelta davvero molto soggettiva.
Le ruote Roval C38 tubeless ready, con canale interno da 21 mm e mozzo DT Swiss 370, hanno un buon equilibrio tra qualità e prezzo, ma il peso dichiarato non è contenutissimo: 1.600 grammi. Chi cerca la massima leggerezza ha ancora parecchio margine per migliorare...
I pneumatici di serie sono gli Specialized S-Works Turbo, 120 TPI, con protezione BlackBelt, 700x26mm, montati con camera d'aria Specialized Ultralight.
Il reggisella Alpinist è lo stesso utilizzato sulla versione S-Works, con diametro da 27,2 mm e unico offset da 12,5 mm. La sua struttura è pensata per flettere verticalmente e assorbire gli urti provenienti dalla strada.
La sella è la Power Expert con carrello in titanio, larga 143 mm e corta come ormai il 90% delle selle sul mercato. L'imbottitura è di secondo livello, in base alla scala fornita da Specialized, ed è pensata per garantire comfort anche nelle uscite più lunghe.
Manubrio e attacco sono in alluminio. Su una bici di questo prezzo ci si poteva attendere qualcosa di più raffinato, ma sono comunque ben fatti e della comodità del manubrio vi abbiamo già detto.
– Peso bici: 9
Il peso è il punto di forza della Aethos, anche nella versione Expert.
In taglia 56, senza pedali, il peso rilevato è di 7,1 kg.
– Prezzo: 6,5
La Specialized Aethos Expert montata Shimano Ultegra Di 12v ha un prezzo di listino di 7.000 euro. Non è basso, ma sappiamo che Specialized non brilla per rapporto qualità/prezzo e chi cerca una bici leggera difficilmente troverà qualcosa di meglio a meno.
– Garanzia sul telaio: 9,5
Il telaio è garantito a vita. Componenti e difetti di verniciatura sono coperti da due anni di garanzia.
Voto finale (da 1 a 10): 8,6
2 – Comportamento in salita
E' scattante, leggera e maneggevole. Tutto quello che si può chiedere ad una bici per ottenere le nostre migliori prestazioni in salita o, in alternativa, per affrontare tanti chilometri di salita al nostro ritmo, ma faticando un po’ meno.
E’ chiaro che contano sempre le gambe, ma la Specialized Aethos Expert aiuta tanto, soprattutto quando le pendenze vanno in doppia cifra.
E’ il modello dedicato agli scalatori, o forse sarebbe più corretto dire agli amanti della salita, a coloro a cui piace sfidare se stessi sulle rampe più difficili e su salite mitiche come quelle delle Dolomiti.
E’ proprio sulle Dolomiti che ho concluso il test della Aethos Expert e vi posso assicurare che dopo 5 ore e 45’ e oltre 4.000 metri di dislivello ho apprezzato ancora di più la leggerezza e la maneggevolezza di questo telaio. In particolare, dopo tanta strada e tante scalate sono riuscito a percorrere il “mur dl Giat” con un ottimo tempo: 5° assoluto su 6.800 partenti.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
3 – Comportamento in discesa
La Aethos Expert non è una bici che dà subito confidenza in discesa, probabilmente per la sua incredibile leggerezza, che la rende piuttosto scontrosa nei cambi di traiettoria veloci, come ad esempio lungo la discesa del Giau, larga e veloce.
E’ molto più divertente, invece, nelle curve lente e nei tratti tortuosi, dove si rilancia con facilità in uscita di curva e trasmette una bella sensazione di tenuta, che raramente ho provato con un pneumatico copertoncino.
Sono sicuro che con una gomma da 28”, magari tubeless, avrei apprezzato di più anche le discese veloci e mi sarei sentito più a mio agio,
Ad ogni modo è una bici divertente anche in discesa, ma che richiede tempo per sfruttarne al massimo le potenzialità.
Voto finale (da 1 a 10): 8
4 – Comportamento in pianura
Le alte velocità non sono il piatto forte della Specialized Aethos Expert.
La scelta del brand americano è stata quella di fare una bici diversa rispetto alla Tarmac SL7, con un’altra destinazione d’uso, e anche per questo meno spinta sotto il punto di vista aerodinamico.
Si accelera con grande facilità, ma devo dire che negli sprint e alle altissime velocità non mi ha entusiasmato.
Continuo a vederla come un'ottima compagna di viaggio per le granfondo con tanta salita o per i lunghi giri in compagnia, piuttosto che per i circuiti veloci e pianeggianti.
Il comfort è buono, anche grazie al reggisella Alpinist, e potrebbe diventare ottimo con l’utilizzo di gomme tubeless da 28 o 30 mm. La scelta, in questo caso, dipende dalle esigenze dell’utente, visto che il telaio offre la possibilità di montare gomme fino a 32 mm.
Voto finale (da 1 a 10): 8
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 8,5
Specialized Aethos Expert: in conclusione
La Specialized Aethos Expert ha poco da invidiare alla “sorella maggiore” S-Works.
Il peso è comunque molto contenuto, ma il prezzo, seppure non basso, la rende appetibile per un pubblico decisamente più ampio. Chi è particolarmente attento al peso difficilmente troverà sul mercato un mezzo così leggero a questi prezzi.
Oltre alla leggerezza, le sue caratteristiche migliori sono maneggevolezza e comfort.
Un mezzo non tanto pensato per la competizione, ma per chi desidera una bici diversa, divertente soprattutto nelle lunghe uscite con tanta salita.
Possiamo dire che è fuori dagli schemi anche sotto il profilo estetico, con un design minimale ed elegante, tubazioni tondeggianti, forme classiche e passaggio cavi esterno.
Crediamo di non sbagliare dicendo che è una bici senza tanti compromessi, o si ama o si odia...
Per maggiori informazioni: specialized.com/it
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Sull'autore
Matteo Montaguti
Ho sempre avuto due priorità nella mia vita: la prima è la famiglia, la seconda la bicicletta. Il ciclismo agonistico fa parte di me da più di 30 anni. Ho iniziato all'età di 6 anni, fino al 2019, anno in cui ho terminato la mia carriera da professionista lunga 12 stagioni. Ho sempre condiviso con la mia famiglia la passione per lo sport, i sacrifici e le vittorie, anche nei momenti difficili mi spingevano verso nuovi obiettivi. Ecco perché dopo tanti anni sono ancora qui a parlare di biciclette e di ciò che mi rende felice.