I dischi freno BCA sono una novità dell’ultim’ora per il mondo road, anche se il marchio, italianissimo, ha all’attivo decine di anni di esperienza nell’ambito degli impianti frenanti per moto e per bici.
In ambito bici si è ritrovato sotto la luce dei riflettori solo lo scorso anno.
Infatti, allo staff di MtbCult sono ben noti e proprio un articolo sulla rivista “sorella” di BiciDaStrada ha creato molta attenzione su questi componenti.
Vi invito a leggere l’articolo suddetto per conoscere e approfondire la storia di questo marchio italiano.

Dischi freno BCA



La versione per Mtb da 203 mm di diametro e attacco a 6 fori: qui il test

Il disco è di tipo non flottante ed è composto da due pezzi: lo spider in Ergal (con una anodizzazione particolare che le dona la finitura che vedete nelle foto) e la pista frenante in acciaio AISI 420 fresato e lavorato con precisione micrometria con uno spessore di 1,95 mm.
Ossia uno spessore maggiore della maggior parte dei dischi per bici da strada.
Ma quali vantaggi permettono i dischi freno BCA?
E, soprattutto, sono compatibili con tutti gli impianti frenanti?
Andiamo con ordine…

I vantaggi dei dischi freno BCA

Il maggiore spessore della pista frenante (da 1,95 mm) migliora la dissipazione del calore e le lavorazioni e il materiale usato per la pista frenante migliorano l’attrito e al contempo ottimizzano l’usura della pasticca.
BCA utilizza un acciaio (l’AISI 420) che è più pregiato rispetto a quello che mediamente viene impiegato sui dischi ed è capace di una precisione costruttiva rara a vedersi nel settore bici.
Le “bavette” che vedete evidenziate nella foto in basso non sono lì per una dimenticanza o per un errore di produzione (e quindi non vanno rimosse…), ma per una ben precisa funzione: rinnovare la pasticca, rimuovendo il materiale di attrito che altrimenti rimarrebbe più a lungo o sul disco o sulla pasticca stessa, riducendo le prestazioni della frenata.

Dischi freno BCA

Dischi freno BCA

La struttura a due pezzi (non flottante) riduce il peso e la quantità di vibrazioni trasmesse dal disco al telaio.
Per quanto riguarda il peso, un disco BCA da Centerlock da 160 mm pesa 118 gr ed è disponibile anche con attacco a 6 fori.

La compatibilità dei dischi freno BCA

Possono essere montati su qualunque impianto frenante?
Risposta affermativa, a patto, però, di adottare delle pasticche nuove (originali) e di effettuare uno spurgo all’impianto idraulico.
Il maggiore spessore del disco richiede un minimo di attenzione al momento di fare il reset dei pistoncini della pinza.
Nulla che un buon meccanico non sappia fare.

Quanto costano?

Il prezzo è da primi della classe: il distributore Andreani Group vende il modello Centerlock da 160 mm a 125€.
Che è un prezzo senza dubbio elevato, ma giustificato da prestazioni che si annunciano molto elevate.
In campo Mtb ed e-Mtb ci hanno stupito e siamo molto curiosi di saggiarne le prestazioni in ambito road, dove, comunque, le modalità d’uso dei freni a disco sono differenti.

Dischi freno BCA

Quindi, il test sta per iniziare, ma vi anticipiamo che dovrete attendere qualche mese prima di avere il responso definitivo, ovvero occorre aspettare che le temperature salgano e si entri nel vivo della stagione ciclistica.

Per conoscere altri dettagli sui freni a disco vi invitiamo a consultare il nostro archivio cliccando qui.

Per informazioni AndreaniGroup.com