La caduta di De Gendt nella quinta tappa dell’UAE Tour è uno degli episodi che ha suscitato maggiori discussioni in questo inizio di stagione. Non tanto per la caduta in sé, ma perché subito dopo le immagini hanno mostrato lo pneumatico Vittoria Corsa Pro e il relativo inserto stallonati dalla ruota anteriore, una Zipp 353 NSW hookless, tanto da far pensare che la caduta fosse stata causata proprio dallo stallonamento della gomma.

Con delle note ufficiali rilasciate ne giorni successivi, sia Vittoria che Zipp hanno dichiarato che l’incidente era stato causato dall’impatto con un oggetto, presumibilmente un sasso.
Questo però non è bastato a placare le discussioni attorno alla sicurezza dei cerchi hookless, tanto che anche l’UCI in una nota ha dichiarato di voler studiare la questione con urgenza.

Zipp aveva promesso che appena concluse le analisi interne avrebbe fornito ulteriori informazioni ed è stata di parola.
In questo articolo, infatti, vedete alcune delle foto condivise da Zipp con Cyclingnews.com e relative alle condizioni della ruota anteriore di De Gendt, che presenta un’evidente rottura che interessa sia la parte esterna che interna del cerchio.

“Quando colpisci qualcosa in maniera così violenta da distruggere un cerchio – avrebbero anche spiegato i tecnici Zipp a Cyclingnews – è molto probabile che lo pneumatico si stacchi”.

De Gendt Zipp foto
Dopo le analisi interne seguite alla caduta di De Gendt Zipp ha condiviso le foto della ruota “incriminata”

Di certo una rottura del genere non avviene senza un impatto violento, ma è più difficile stabilire se la crepa sia stata la causa dello stallonamento (e dunque della caduta), oppure sia una conseguenza della caduta stessa.
La conclusione a cui è giunta Zipp dopo l’analisi interna è che l’impatto è avvenuto prima, provocando di conseguenza la fuoriuscita di gomma e inserto, con relativa caduta.

Il sistema hookless, cioè senza uncino di ritenzione, è ormai diffuso da tanti anni in ambito Mtb ed è stato sposato da molti produttori anche per le ruote da strada.

De Gendt Zipp foto

Ruote e gomme vengono sottoposte a test rigorosi, di solito ben al di sopra degli standard consentiti, ma al di là dell’episodio De Gendt è sempre bene ricordare alcuni punti importanti per l’utilizzatore finale, che garantiscono la sicurezza del sistema:

  • rispettare rigorosamente la pressione massima consentita dichiarata dal produttore delle ruote, che per i cerchi hookless, secondo gli standard ETRTO, è di 5 bar.
  • utilizzare esclusivamente pneumatici tubeless o TLR compatibili hookless.
  • rispettare le compatibilità tra larghezza cerchio e larghezza gomma dichiarate dai produttori, ma ricordare che secondo le ultime raccomandazioni ETRTO su cerchi con canale interno da 25 mm (come quelli Zipp), la sezione minima della gomma dovrebbe essere di 29 mm. Di tale aspetto avevamo parlato in modo approfondito in questo articolo.

Per saperne di più sui pregi e difetti dei cerchi hookless, invece, vi rimandiamo al contenuto qui in basso:

Ruote con cerchi hookless: sì o no?