Dalla TV sembrava non andassero fortissimo, a metà salita hanno anche “rallentato”, ma dopo l’attacco di Tadej sono saliti a velocità folli, tanto che Pogačar ha fatto segnare il nuovo record del Poggio.

Pogačar nuovo record sul Poggio

Il nostro cronometraggio manuale ha registrato 5:38” (da inizio salita allo striscione del Gpm), vale a dire un paio di secondi in meno rispetto al tempo di Van der Poel nel 2023, con una media di circa 39,4 km/h.
Tutto questo dopo 280 km percorsi con la velocità media più alta di sempre e una Cipressa che, nonostante il rallentamento finale, è stata fatta molto forte.

Il segmento Strava di Tadej dice 5:31″, ma è un centinaio di metri più corto rispetto alla lunghezza ufficiale. Il KOM, tra l’altro, l’ha fatto segnare 3 giorni prima con 5:25″, durante la ricognizione, ma fare quel tempo in gara è altra cosa…
Considerando i watt di Van Gils, per Pogačar possiamo stimare circa 450 watt, con quasi 7 watt/kg lungo l’intera ascesa.

Pogačar nuovo record sul Poggio

Pogačar nuovo record sul Poggio

Il record lo assegnamo a Tadej perché è passato per primo, ma in realtà il campione del mondo ha impiegato praticamente lo stesso tempo, chiudendo il buco che si era formato tra lui e lo sloveno con una rasoiata pazzesca negli ultimi 300 metri della salita.
Solo un paio di secondi dietro c’erano tutti gli altri che poi si sono giocati la corsa, compresi i nostri Sobrero, Ganna e Bettiol. E c’era anche Philipsen, la seconda freccia della Alpecin-Deceunick.

Dalla cima del Poggio al traguardo è stato un susseguirsi di emozioni, come sempre succede alla Sanremo. C’è poco da fare, non ci sono altre gare in grado di offrire l’adrenalina e le emozioni della Classicissima di primavera.
In basso le immagini dell’ultimo chilometro:

 

Lungo la discesa Ganna è stato fatto fuori da un probabile problema meccanico. Al termine della discesa sembrava che Mohoric avesse per la seconda volta in carriera colto il momento giusto, ma Van der Poel ha deciso che era il momento di lavorare per il compagno di squadra Philipsen. 

Ci hanno provato anche Sobrero e Pidcock, ma alla fine tutto si è giocato in uno sprint ristrettissimo, in cui Philipsen ha battuto di pochi centimetri Matthews (sempre piazzato) e un incredibile Pogačar, che nonostante tutte le energie spese si è giocato la volata con alcuni dei migliori sprinter del gruppo. Che fenomeno!
Prima o poi questa corsa la vincerà, ma probabilmente il team deve giocare il tutto per tutto sulla Cipressa.

Benissimo il nostro Bettiol, a cui forse sono mancate gambe e coraggio per provare un contropiede prima della volata.

Foto @milanosanremo

Philipsen non è una sorpresa. Ha tenuto in salita (magari un giorno ci dirà quanto ha faticato per farlo…) e ha vinto alla grande, ma deve ringraziare veramente tanto Van der Poel, che negli ultimi tre chilometri ha messo da parte i propri sogni di gloria e ha fatto un lavoro pazzesco.

Per completare le informazioni che vi avevamo fornito nel titolo, la Milano Sanremo 2024 è stata la più veloce di sempre, chiusa in 6:14:45″ con una media oraria di 46,112 km/h. Gli ultimi 150 km, dalla cima del Turchino all’arrivo, sono stati percorsi a 49 di media. Gli ultimi 60, con i Capi, la Cipressa e il Poggio, a 48 di media.
Il record era ancora di Gianni Bugno, che nel 1990 aveva vinto con 45,806 km/h. L’anno scorso Van der Poel aveva chiuso a 45,7 km/h. E’ vero, la partenza è leggermente cambiata rispetto al passato, ma la sostanza è sempre la stessa…

Qui la classifica completa: milanosanremo.it/classifiche

Qui sotto tutti i numeri della Sanremo 2024, compresa la fc di Philipsen sul Poggio:

Foto d’apertura @misanremo