Ancora una volta la Classicissima di primavera si è confermata una delle gare più emozionanti della stagione. La più facile delle Monumento come percorso, la più difficile come interpretazione. Con ancora negli occhi i continui capovolgimenti che si sono susseguiti negli ultimi chilometri, andiamo ad analizzare un po’ di numeri e dati della Milano Sanremo 2024. 

Dati che ci mostrano come non sempre sul traguardo di Via Roma vince il più forte, ma di certo per essere lì a giocarsela serve una super condizione.

dati della Milano Sanremo 2024

  • Partiamo dalla velocità media. Abbiamo già detto ieri che è stata l’edizione più veloce di sempre, con una media di 46,112 km/h. I 288 km del percorso ufficiale sono stati coperti in 6:14:44”. Le condizioni meteo erano ottimali, ma l’aiuto del vento è stato praticamente nullo. QUI trovate la classifica finale completa.
  • Restiamo in tema di velocità, estrapolando un paio di valori che rendono l’idea di quanto sia difficile fare la differenza nel finale della Sanremo.
    Gli ultimi 150 km, cioè dalla cima del Turchino all’arrivo, sono stati percorsi dai migliori a 49 km/h di media.
    Gli ultimi 60 km, dunque con i 3 Capi, la Cipressa e il Poggio, a 48,8 km/h di media…

  • Pogačar e Van der Poel hanno fatto segnare il nuovo record di scalata del Poggio con 5:38” (crono da inizio salita allo striscione del Gpm) ad oltre 39 di media, anche se il segmento Strava indica 5:31” perché un centinaio di metri più corto. 
  • Van Gils, che ha svalicato a pochi secondi da Van der Poel e Pogačar, ha percorso la salita a circa 6,6 w/kg. Considerando che Pogačar è stato molto più al vento, possiamo stimare che lo sloveno abbia affrontato il Poggio a circa 7 w/kg.
dati della Milano Sanremo 2024
Foto facebook.com/UAETEAMEMIRATES
  • A proposito di Strava, il KOM sul Poggio è di Pogacar con 5:25”, ma è stato fatto segnare il 13 marzo 2024 durante la ricognizione, probabilmente durante una simulazione gara insieme alla squadra.

dati Milano Sanremo 2024

dati Milano Sanremo 2024

  • Gli ultimi 1.500 metri del Poggio, con pendenza del 3%, sono stati percorsi dal gruppetto dei migliori a 44 km/h di media. Ricordiamo sempre che questi valori sono stati espressi dopo 280 km e oltre 6 ore di gara.
  • A puro titolo di curiosità, Philipsen ha scalato il Poggio a 182 battiti medi, con una punta a 189 bpm in prossimità del Gpm.
  • Il tempo sulla Cipressa è stato di 9:25”, molto vicino al record di 9:19” fatto segnare da Colombo e Gontchenkov nel 1996. Anche in questo caso il KOM di Pogacar è del 13 marzo con 9:17”.

  • La velocità massima toccata da Philipsen in gara è stata di 89,4 km/h.
  • L’ultimo chilometro è stato percorso da Philipsen in 58″, a 62 km/h di media.
  • Tornando a parlare di watt, Velon.cc ha condiviso i valori espressi da Pogačar negli ultimi 30” di gara. Tanta roba, se consideriamo tutto quello che ha speso prima…

  • Van Gils, settimo all’arrivo, è l’unico del gruppetto di testa ad aver condiviso i dati di potenza e ci fornisce alcune informazioni interessanti.
    Il belga pesa circa 63 kg e nelle oltre 6 ore di gara ha consumato 5.039 calorie.
    La potenza media è stata di 194 watt, quella normalizzata di 246 watt. Sia calorie che watt non sono valori impressionanti, a testimonianza che come sempre la Sanremo è una corsa particolare. Per i primi 200 km i big riescono a stare coperti, spendendo poco (spesso vince chi spende meno), e poi si gioca tutto nei 50 km finali. Non a caso, la potenza media di Van Gils dall’attacco della Cipressa all’arrivo sale a 294 watt, discese comprese…

Foto d’apertura Foto LaPresse