Già a prima vista della Trek Madone SLR 9 Disc si capisce che non è una bici comune.
Non parliamo di “bici bella” o di “bici brutta” (ognuno ha i propri gusti, no?), ma di una bici con un livello di raffinatezza tecnica che è fuori dal comune.
Quando sono arrivate nelle nostre mani (sì, ne abbiamo ricevute due per fare un test in parallelo), i due esemplare di Trek Madone hanno generato reazioni differenti… ma uguali.
Massime prestazioni.
In velocità e nella reattività sui pedali.
Poi anche il comfort, anche se su questo abbiamo opinioni differenti.

trek madone slr 9 disc

Leggera?
Non proprio, diciamo non al pari delle concorrenti dirette (leggete più avanti).
Veloce?
Sì, davvero veloce e davvero divertente.
Insomma, la Trek Madone SRL 9 Disc è una bici il cui obiettivo è davvero difficile: mettere d’accordo comfort con altissime prestazioni.
L’estetica, intesa come geometrie e forme dei tubi, è quella di una bici aero, ma Trek la presenta come qualcosa in più, come la bici “definitiva”.
Vi lasciamo al nostro video test e vi invitiamo poi a proseguire la lettura dell’articolo:

Il carbonio con cui è realizzata è l’OCLV della serie 700, il migliore attualmente disponibile in casa Trek.
Uno degli elementi distintivi di questa nuova Madone è il sistema IsoSpeed, un dispositivo che Trek ha lanciato diversi anni fa sulla Domane, il telaio endurance pensato per le lunghe distanze.
In questo caso, però, l’IsoSpeed è stato “spostato” sul tubo orizzontale e rivisto per essere ottimizzato in chiave racing.
In estrema sintesi, attraverso uno slider scorrevole situato sotto il tubo orizzontale, è possibile agire sulla flessibilità dell’ultima parte del tubo reggisella, che si muove, anzi, oscilla in maniera autonoma rispetto al resto della bici.

trek madone slr 9 disc

In questo modo si può modificare l’elasticità del sistema in base al tipo di percorso e alle caratteristiche del ciclista (in particolare il suo peso).
Il sistema è semplice, ma richiede un po’ di manualità e di avere a disposizione un paio di chiavi a brugola e una dinamometrica specifica, fornita da Trek.

trek madone slr 9 disc

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L’IsoSpeed è solo una delle tante soluzioni d’avanguardia utilizzate sulla Trek Madone SLR 9 Disc e, onestamente, eravamo davvero curiosi di provarla su strada.
Così, come avevamo già fatto per la Specialized Tarmac Pro Disc 2019, abbiamo organizzato un test “doppio”, in modo da avere due visioni differenti, da parte di due tester con caratteristiche fisiche molto diverse.
Il sottoscritto, Nicola Checcarelli, passista scalatore più leggero e meno potente, e Simone Lanciotti, passista con tanti watt e amante della velocità, di estrazione Mtb.
Iniziamo con il video test qui in basso, mentre continuando la lettura troverete le impressioni che io, N, e Simone, S, abbiamo maturato durante un test durato oltre 2 mesi.

trek madone slr 9 disc



1- DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria

N: 9,0
La Trek Madone SLR 9 disc adotta una geometria chiamata H1.5, sviluppata insieme ai professionisti del team Trek-Segafredo per mantenere una posizione in sella aggressiva e aerodinamica, ma sostenibile per un lungo periodo di tempo.
Nella taglia 56 che ho utilizzato per il test il tubo piantone ha un angolo di 73,3°, mentre il tubo sterzo di 73,5°.
Il carro misura 410 mm di lunghezza: corto ma non cortissimo.
Reach e stack sono rispettivamente di 39,1 e 56,3 cm.
Il passo totale della bici è piuttosto corto: 98,3 cm

S: 9,0
Oltre alle specifiche segnalate da Nicola, aggiungo che la Madone in taglia 56 (la medesima che ho utilizzato anche io) ha un tubo sterzo piuttosto compatto, 15,1 cm, che permette una posizione, volendo, molto efficace da un punto di vista aerodinamico.
Fra l’altro, abbassare l’attacco manubrio non richiede, come accade sulla Giant Propel, di tagliare il cannotto della forcella, a tutto vantaggio della praticità d’uso.

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– Assetto in sella
N: 9,0
Sono alto 183 cm e pedalo a 77,5 cm di altezza sella.
L’impostazione della Trek Madone SLR 9 Disc porta ad avere una posizione aggressiva, come è logico per una bici con queste caratteristiche.
 Ma nel complesso non risulta scomoda e sulla misura 56 che ho utilizzato mi sono trovato bene.
Il telaio è raccolto e forse avrei potuto osare anche una misura 58 (come in effetti consiglia Trek per la mia altezza), così da poter stare più allungato, ma con meno dislivello sella-manubrio.

S: 9,5
Sono altro 180 cm e pedalo a 74,5 cm di altezza sella.
Mi è piaciuto molto, proprio perché, volendo, permette di pedalare con un dislivello sella-manubrio accentuato.
La lunghezza data dal tubo superiore e dall’attacco manubrio di serie l’ho trovata adeguata alla mia necessità. In sella mi sono trovato subito a mio agio.

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– Cura costruttiva

N: 9,5
Il telaio della Madone SLR 9 disc è realizzato con carbonio OCLV 700, ad oggi il carbonio più performante utilizzato da Trek.
Le forme dei tubi hanno un profilo KVF (Kammtail Virtual Foil) per garantire la massima resa aerodinamica con il minimo del peso.
In più donano alla bici una linea davvero aggressiva.
Ogni dettaglio è studiato per offrire prestazioni al top, senza dimenticare eleganza e raffinatezza estetica.
I dettagli della verniciatura, ad esempio, sono di altissimo livello.
Il sistema IsoSpeed permette di regolare l’elasticità dell’ultima parte del tubo sella, in base al peso del ciclista e al percorso da affrontare.
Ricordiamo, però, che non interferisce sull’assetto generale della bici, che agisce solo quando si è seduti in sella e che è maggiormente avvertibile su ciclisti di un certo peso.
Nel mio caso, 67 Kg, non ho avvertito differenze così marcate fra la posizione più morbida e quella più rigida dell’IsoSpeed.
Il cockpit semi-integrato, con passaggio cavi completamente interno, è progettato per ottimizzare l’aerodinamica, ma ha anche un notevole impatto sull’estetica della bici, che risulta più aggressiva e filante.
Molto interessante la possibilità di variare l’inclinazione della piega e, soprattutto, la possibilità di modificare l’altezza dell’attacco manubrio senza dover tagliare immediatamente il cannotto della forcella.
In questo modo si può ricercare gradualmente il proprio assetto ideale, procedendo per gradi e con la libertà di tornare sui propri passi.

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S: 7,5
Le accortezze tecniche sul manubrio segnalate da Nicola hanno stupito anche me: finalmente è possibile avere un cockpit aerodinamico senza dover intervenire in modo irreversibile sul cannotto della forcella.
Certo, il sistema comporta un aggravio di peso (207 gr l’attacco da 110 mm e 276 gr il manubrio da 42 cm), ma per avere aerodinamica, elevata rigidità torsionale e facilità di regolazione non ci sono al momento altre soluzioni.
Da segnalare anche il comfort dell’impugnatura nella presa alta, grazie a un profilo leggermente incurvato all’indietro.
Qualche disappunto sull’efficacia del sistema di serraggio del reggisella: purtroppo mi è capitato nelle prime due uscite di sentire che la sella si abbassava.
Ho risolto soltanto sostituendo il cannotto reggisella, prontamente inviato in sostituzione da Trek Italia.
Peccato, perché altrimenti anche la mia valutazione sulla qualità complessiva sarebbe stata sui livelli di quella di Nicola.
Per quanto riguarda l’IsoSpeed, essendo io più pesante di Nicola (82 Kg), posso dire di aver avvertito una certa differenza fra le due posizioni estreme dell’Isospeed e che alla fine ho preferito tenerlo nella posizione mediana per la maggior parte del test.

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– Componentistica utilizzata

N: 10
Per l’allestimento della Madone SLR 9 Disc Trek ha utilizzato solo componenti di altissima gamma.
La trasmissione è Shimano Dura Ace Di2 9170, con guarnitura 50-34 e cassetta posteriore 11-28.
La scelta di una guarnitura compact, inizialmente, mi aveva lasciato un po’ perplesso, ma dopo il test su strada l’ho trovata una soluzione interessante, poiché permette di mantenere un’ottima cadenza di pedalata anche in salita: il segreto per sopperire a qualche grammo di troppo sulle pendenze più ripide.
Meritano una menzione le ruote Bontrager Aelous XXX6, prodotte in America, che esaltano ancor più le caratteristiche della bici.
Il cerchio è tubeless ready con canale interno da 21 mm.
Il profilo da 60 mm, associato alla scorrevolezza dei mozzi e ad una straordinaria rigidità laterale, ne fanno un prodotto ideale per le alte velocità, pur mantenendo un peso contenuto (740,2 gr e 858,6 gr per l’anteriore e la posteriore, entrambe con flap, come dichiarato da Trek).
Il manubrio e l’attacco aerodinamici sono realizzati direttamente da Trek e progettati per l’integrazione completa dei cavi.

trek madone slr 9 disc trek madone slr 9 disc


S: 9,5
Nulla da dire, salvo che, come detto da Nicola, le corone 50-34 su una bici destinata all’alta velocità sembrano un controsenso.
Da un lato la rendono più amichevole agli occhi di un pubblico non preparatissimo e non troppo interessato alle massime prestazioni velocistiche; dall’altro la rendono un po’ più piacevole in salita, dove i 7,7 Kg, senza pedali in taglia 56, si fanno sentire.
Non mi hanno entusiasmato le gomme Bontrager R4 320 la cui mescola, per resa nella guida, paga qualcosa verso modelli più blasonati (leggi Vittoria, Hutchinson e Schwalbe).
Il test è stato condotto, in entrambi i casi, con gomme equipaggiate di camere d’aria.

– Peso bici
N: 8,0
Il peso della bici in taglia 56, senza pedali, è di 7,7 kg, quindi in assetto su strada siamo oltre gli 8 Kg.
In linea con i pesi delle bici da strada aero, che non fanno della leggerezza il loro cavallo di battaglia, almeno per ora.
Su strada, tuttavia, l’impressione è di pedalare su una bici decisamente più leggera, grazie alla sua reattività e brillantezza.

S: 8,0
E’ sempre difficile condensare caratteristiche antitetiche in un’unica bici.
Prestazioni, comfort e piacere di guida sono davvero ben amalgamate in questa bici, ad eccezione della leggerezza.
Il dato della bilancia non è dei migliori in ambito bici da strada aero, nonostante l’allestimento molto curato.

– Prezzo bici

N: 6
La bici completa ha un prezzo al pubblico di 11499€.
Ed è per chi vuole esclusivamente il meglio.

S: 6
Concordo con il giudizio di Nicola.

– Garanzia sul telaio: 10
I telai Trek sono garantiti a vita, ma esclusivamente per il primo acquirente e previa registrazione sul sito.
Attraverso il programma Trek Carbon Care c’è anche la possibilità di ottenere uno sconto su un telaio o componente sostitutivo danneggiato, qualora non siano coperti da garanzia.

Voto finale Nicola (da 1 a 10): 8,8
Voto finale Simone (da 1 a 10): 8,5

trek madone slr 9 disc

2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
N: 8,5
In salita la Madone SLR 9 Disc è stata una sorpresa: si comporta molto meglio di quanto mi aspettassi, anche in considerazione del peso, che non è esattamente quello di un mezzo per scalatori.
Predilige salite pedalabili, dove si riesce a mantenere una buona velocità, ma si difende anche sul ripido grazie alla straordinaria rigidità laterale.
Quando ci si alza sui pedali è reattiva e brillante.
Una parte del merito va attribuita anche alle ruote Bontrager Aeolus XXX con profilo da 60 mm che, seppur non siano pensate per la salita, hanno un peso di poco superiore ai 1500 grammi.
Sui tratti più ripidi ho apprezzato la guarnitura 50-34, poiché permette di mantenere una buona frequenza di pedalata, vero segreto per sfruttare al meglio la Madone, in salita, ma anche in pianura.

trek madone slr 9 disc

S: 9,0
Qui, anche per me, è stata una rivelazione.
Le bici aero, quando sono ben fatte e quando hanno un allestimento di altissimo livello, riescono a rendere la pedalata in salita molto piacevole ed efficace.
Quando si spinge sui pedali, sia da seduti, sia in piedi, si avverte l’immediatezza della risposta del telaio, con la complicità delle ruote Bontrager.
La facilità con cui si riesce a pedalare agili (grazie alla guarnitura compact) permette a questa bici di salire, anche sul ripido, con inaspettata confidenza.
E, di conseguenza, inaspettata è anche la versatilità della Trek Madone SLR 9 Disc.

Voto finale Nicola (da 1 a 10): 8,5
Voto finale Simone (da 1 a 10): 9,0

3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA

N: 8,0
E’ una bici racing e come tale va guidata.
L’avantreno è molto rigido e serve un po’ di tempo per prenderci confidenza, anche in virtù delle ruote da 60 mm.
Il passo piuttosto corto la rende un po’ nervosa, ma allo stesso tempo molto veloce nei cambi di direzione.
La rigidità dell’avantreno garantisce una notevole precisione in inserimento di curva, così come nel mantenimento della traiettoria nei curvoni veloci, però occorre stare attenti a non fare errori, poiché le correzioni non sono semplici.
Insomma, per sfruttarla al massimo serve un po’ di manico.
Una coppia di ruote con profilo più basso (l’abbiamo testata anche con le Fulcrum Racing Zero Carbon DB) ne fanno un mezzo più “docile” e facile da guidare, in particolare sul bagnato.

trek madone slr 9 disc

trek madone slr 9 disc

S: 9,0
Nel mio caso, avendo una corporatura più massiccia rispetto a Nicola, riesco a beneficiare di più della rigidità della bici nella guida in discesa.
E’ molto rigida, tiene molto bene la traiettoria (in curva si riescono a fare linee precise, a patto di saper mollare i freni…) e con ruote di profilo più basso diventerebbe anche più agile.
Molto divertente, ma non facilissima

Voto finale Nicola (da 1 a 10): 8,0
Voto finale Simone (da 1 a 10): 9,0

4 – COMPORTAMENTO IN PIANURA

N: 10+
E’ una bici da gara con caratteristiche aero, quindi ti aspetti che in pianura offra il meglio di sé.
Nonostante questo la Trek Madone SLR 9 Disc è riuscita comunque a stupirmi, in particolare per la facilità con cui si viaggia ad una velocità di 30-32 km/h. 
Nel corso delle prime uscite mi ha dato l’impressione di avere sempre un leggero vento a favore (ma vi assicuro che di vento non ce n’era).
Ancora più interessante è la naturalezza con cui ti porta a spingere a velocità più elevate, per di più mantenendo un’ottima cadenza di pedalata.
Negli sprint e nelle accelerazioni la straordinaria rigidità di telaio e ruote fa la differenza.

trek madone slr 9 disc

S: 10+
E’ questo il suo habitat ideale, perché è qui che chi ha watt nelle gambe riesce a sfruttare l’efficienza aerodinamica e la rigidità del telaio e delle ruote.
E’ realmente più facile andare più veloci del solito.
E questo genera autentica soddisfazione durante le uscite…

Voto finale Nicola (da 1 a 10): 10
Voto finale Simone (da 1 a 10): 10

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IN CONCLUSIONE

La Trek Madone SLR 9 è nata per la competizione, ideale per chi cerca il massimo delle prestazioni senza tanti compromessi. 
La si apprezza in pieno quando la condizione atletica permette di spingerla al massimo, perché la Madone ti invita continuamente ad aumentare la velocità.
Più si va forte e meglio la bici risponde.
Ovvio, dunque, che con una buona gamba ci si diverte di più.
L’impostazione della bici, in ogni caso, permette ad ogni ciclista di tirare fuori il meglio di sé, a prescindere dal livello di preparazione.
E’ una “macchina da corsa” e come tale richiede uno stile di guida aggressivo e sacrifica un po’ il comfort.
 Il sistema IsoSpeed, in questo senso, aiuta, ma rimane comunque una bici non adatta per chi mette la comodità al primo posto.

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L’uso di gomme tubeless, visto che le ruote sono già predisposte, può aiutare, garantendo un miglior assorbimento delle vibrazioni.
Il prezzo è elitario, come d’altronde la componentistica con cui è allestita. 
Un prodotto per chi non vuole passare inosservato, per chi ha una gamba tonica e cerca una nuova definizione di bici versatile.

Per informazioni: TrekBikes.com/it

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