La Giant Propel Advanced SL 0 Disc è una bici fuori dal comune e, forse, anche fuori da ogni logica.
E non tanto per il costo decisamente elitario (9999€), quanto per la cura che viene riposta in funzione di tre obiettivi:
- aerodinamica
- reattività
- leggerezza
Sì, la leggerezza, che per una bici da strada aero è un dettaglio spesso tralasciato o non considerato come prioritario, ma la Giant Propel in allestimento di punta riesce comunque a raggiungere un livello di leggerezza non proprio trascurabile: 7,46 Kg in taglia M/L (cioè una 57 cm) senza pedali.
Questo la rende una bici più polivalente di quanto si possa pensare, anche se il suo limite maggiore, soprattutto se non si ha confidenza con questa tipologia di bici, è il comfort che viene in parte sacrificato in nome della massima efficienza di pedalata, sia sul fronte della rigidità, sia sul fronte dell’aerodinamica.
E i risultati, però, si sentono.
Tenere velocità elevate in pianura è più facile del solito e rilanciare la velocità, tanto in pianura quanto in salita, è un vero piacere perché si avverte concretamente la rigidità del telaio e della ruota posteriore che fanno di tutto per spingerti in avanti.
Sulla versione 2018 sono comparsi i freni a disco come unica opzione e questo caratterizza molto l’estetica della bici, ma anche la sua guida in discesa.
Ma di questo (e altro ancora) parlo nel video test…
Adesso entriamo nei dettagli…
1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria: 10
La posizione in sella che impone la Giant Propel Advanced SL 0 non è estrema. 73° di inclinazione sia per il tubo di sterzo che per il tubo piantone sono un valore che permette un assetto piuttosto standard, adatto anche alle lunghe percorrenze.
Il tubo piantone integra il reggisella, per cui nella scelta della taglia occorre considerare questo dettaglio e la lunghezza del tubo orizzontale.
Da segnalare la lunghezza risicata dei foderi bassi: 40,5 cm su tutte le taglie.
Questo amplifica molto la reattività della bici e ha imposto un profilo particolare al tubo piantone, proprio per “ospitare” la ruota posteriore.
Da segnalare che l’altezza del tubo di sterzo, per la taglia M/L, è di 165 mm, cioè piuttosto contenuta (e confermata anche dal valore contenuto dello stack), proprio per favorire una posizione in sella più efficace dal punto di vista aerodinamico.
Per personalizzare al meglio il dislivello sella-manubrio Giant dota questa bici di un cannotto forcella molto lungo.
Per quanto riguarda il reach, nella taglia M/L, siamo a 398 mm, mentre per lo stack siamo a 562 mm, ossia valori che impongono una posizione bassa del busto e molto protesa verso la ruota anteriore.
Il voto espresso sulla geometria è da considerarsi nell’ambito delle bici aero.
– Assetto in sella: 9
Sono alto 180 cm con un’altezza di sella di 74,5 cm.
La posizione in sella alla Giant Propel Advanced SL 0 è protesa in avanti e orientata alla massima prestazione nella pedalata.
Considerata la lunghezza del carro, 40,5 cm, il tubo piantone non ha una posizione molto in piedi (siamo a 73°).
Dato che l’altezza del manubrio non può essere regolata in modo reversibile (occorre tagliare il cannotto della forcella per abbassare l’attacco manubrio), prima di trovare la posizione in sella ottimale ho impiegato del tempo e ho proceduto a step di 5 mm alla volta.
Questo mi ha permesso di capire quale fosse il dislivello sella-manubrio che mi permettesse, sì, una posizione aerodinamica, ma che fosse sostenibile anche su distanze più lunghe e nella guida in discesa.
Ho dovuto accorciare di 9 cm il tubo piantone e di circa 4 cm il cannotto della forcella, dopo di che, grazie anche alle gomme tubeless, sono riuscito a stare in sella a questa bici anche per 4-5 ore.
Trovare l’assetto in sella non è facilissimo se non si è abituati a questa tipologia di bici.
– Cura costruttiva: 9,5
Meriterebbe un 10, perché il passaggio dei cavi è realizzato molto bene e la qualità delle finiture è altissima, ma, una volta accorciato il piantone reggisella, il supporto della sella, pur avendo serrata la vite che lo fissa sul piantone alla coppia suggerita, non rimane fermo.
Oltre ad aver applicato la pasta grippante, abbiamo inserito un piccolo spessore metallico per risolvere l’inconveniente.
Dopo di che la sella non si è mai più mossa.
Stupisce la cura con cui ogni mm di superficie del telaio sia stato pensato per ottimizzare l’aerodinamica e per massimizzare il trasferimento di potenza dai pedali alla ruota posteriore.
Da segnalare che la batteria del sistema Shimano DI2 è collocata all’interno del tubo piantone, mentre la porta per la ricarica della batteria è collocata all’estremità destra del manubrio.
– Componentistica utilizzata: 9,5
Anche qui sarebbe un 10, ma la qualità delle gomme Giant Gavia Race 0 Tubeless da 25 mm non è quella che ci si aspetterebbe.
Il sistema tubeless dà dei vantaggi sul fronte comfort (a parità di pressione di gonfiaggio) e rappresenta un plus per questa bici, ma la resistenza alle forature dimostrata da queste coperture non è al pari di quella di marchi più titolati.
Va detto anche che il test ha avuto una durata decisamente insolita (oltre 2500 Km) che però ha permesso al sottoscritto di capire per bene il comportamento di queste coperture.
Una volta forato, in pratica, il lattice non riesce più a “riparare” per bene il danno e occorre sostituire la gomma.
Tanto per fornire un termine di paragone, le gomme Schwalbe Pro One, sempre da 25 mm e sempre tubeless, montate in sostituzione e collaudate anche in altre occasioni, non hanno mai dato problemi di questo tipo.
Sull’argomento gomme tubeless, però, torneremo più avanti.
A parte le gomme, la Giant Propel Advanced SL 0 ha un allestimento al quale è difficile obiettare qualcosa…
Il gruppo Shimano Dura-Ace DI2 a disco e le ruote Giant SLR 0 Disc sono i componenti di maggiore pregio e che innalzano il piacere di guida e di uso di questa bici.
Da segnalare che la bici in test non aveva il misuratore di potenza Shimano Dura-Ace come previsto dalla scheda di montaggio, mentre aveva di serie il RideSense, ossia un sensore di cadenza e velocità Ant+ e Bluetooth posizionato all'interno del fodero basso sinistro (foto in basso).
Il manubrio Giant Contact SLR Aero in fibra di carbonio (come anche l’attacco manubrio) permette un’impugnatura bassa molto ergonomica, mentre quella alta richiede un po’ di adattamento, ma alla fine del test (questa è una mia valutazione molto soggettiva) posso dire che l’impugnatura è solida ed efficace e coinvolge una superficie maggiore del palmo della mano.
– Peso bici: 9,5
Per essere una bici aero i 7,46 Kg senza pedali sono un bel risultato.
Certo, l’allestimento è ai massimi livelli e il prezzo, purtroppo, è adeguato…
– Prezzo bici: 7,5
Con i suoi 9999€ è allineato a quello della concorrenza e, pur considerando la garanzia a vita sul telaio, prestazioni e componenti, rimane comunque decisamente elitario.
Come i modelli analoghi della concorrenza.
– Garanzia sul telaio: 9,5
La garanzia è a vita
Voto finale (da 1 a 10): 9,21
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
Dato che la leggerezza è tutto sommato buona (per essere una bici di questa tipologia), la salita è un momento in cui se si hanno le gambe si apprezza moltissimo la rigidità del telaio.
Ogni volta che ci si alza sui pedali e ogni volta che si vuole accelerare la Propel risponde subito.
I rapporti (36/52 davanti e 11-28 dietro) permettono di affrontare anche pendenze impegnative e, anche se non la trasformano in una scalatrice, non le impediscono di togliersi qualche soddisfazione.
Voto finale (da 1 a 10): 9
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
Premessa doverosa: è una bici molto rigida e reattiva e come tale richiede un paio di discese per darle del tu.
Una volta superato questo apprendistato, il divertimento è garantito, a patto che il fondo stradale sia scorrevole, altrimenti la rigidità di telaio e ruote rende la guida più impegnativa.
i freni a disco, pur con dischi da 140 mm, sono un plus enorme in discesa, tanto con l’asciutto quanto con il bagnato, perché la nuova serie Shimano Dura-Ace a doppio pistoncino è un riferimento in termini di modulabilità e potenza.
La sicurezza che infondono è davvero tanta e richiedono solo un periodico spurgo dell’impianto per evitare la leva del freno acquisti troppa corsa.
Il feeling con il comando del freno è del tutto analogo a quello dei freni Shimano Mtb e questo di per sé è una garanzia di affidabilità e alte prestazioni.
Le lunghe discese non hanno svelato problemi di funzionamento, ma solo una temporanea maggiore rumorosità.
Durante i circa 2500 km del test non è stato necessario sostituire le pasticche dei freni.
Da segnalare che le ruote a profilo alto, se da un lato rendono scorrevole e precisa la bici in condizioni di scarso vento, nel momento in cui ci si trova nella scia di un’auto o in presenza di vento laterale rendono la guida più difficile.
E’ un dettaglio da tenere presente.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
4 – COMPORTAMENTO IN PIANURA
Qui siamo nel suo habitat ideale.
Bastano poche pedalate decise per trovarsi sopra i 30 km orari e tenere velocità medie superiori ai 30 all’ora è più facile rispetto a una bici da strada “tradizionale”.
Chiaro, servono gambe allenate, perché la Propel Advanced SL 0 non ha il motore, ma afferrando il manubrio nella posizione bassa si riesce più facilmente “a fare velocità”.
Saliscendi, rilanci, accelerazioni e scatti sono un vero piacere e in questo i comandi remoti del cambio Shimano DI2 attuabili con i pollici sono un plus non trascurabile.
Il sound delle ruote a profilo alto in fibra di carbonio, poi, invita a spingere sempre più forte…
Voto finale (da 1 a 10): 10
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,42
IN CONCLUSIONE
Sì, la Giant Propel Advanced SL 0 è una bici fuori dagli schemi e non sempre facile.
Non è una bici pensata per le lunghe percorrenze, anche se con le gomme tubeless e un minimo di preparazione non crea particolari problemi.
Il particolare a cui occorre davvero prestare attenzione è… il richiamo della velocità.
Questa bici vuole andare veloce ed è difficile, a volte, resistere al suo richiamo.
Dato che in pianura e in discesa viene facile superare i propri limiti è bene ricordarsi sempre chi è che guida…
Perché non di rado vi capiterà di avvertire che è lei che guida.
Complice il sound delle ruote in fibra di carbonio, complici la rigidità e la reattività del telaio e del cambio Shimano Dura-Ace DI2, fatto sta che ci si ritrova spesso a viaggiare forte.
Il che significa due cose: puro piacere di guida e medie orarie più alte del previsto.
Fintanto che le gambe vi assistono…
Qui tutti gli altri test realizzati dalla redazione di BiciDaStrada.it
Per informazioni Giant-Bicycles.com/it
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Dalla Mtb, alla bici da strada, passando per una e-Mtb e se capita anche una gravel bike. La bicicletta è splendida in tutte le sue forme e su BiciDaStrada.it, di cui sono il fondatore e il direttore, ci concentriamo sulla tecnica, sulle emozioni, sui modi per migliorarsi e soprattutto sul divertimento. Quello che fa bene al cuore, alle gambe e alla mente. Pedali agganciati!