Usare la bici gravel al posto della Mtb? Si può. Ecco come fare…

Le bici gravel stanno riscuotendo un grande successo, soprattutto grazie alla loro versatilità d’uso.
La gravel, infatti, è un mezzo “trasversale” che affascina sia gli stradisti che vogliono pedalare su sterrato, ma senza utilizzare una Mtb, sia i bikers che desiderano allungare le proprie uscite senza però essere costretti ad acquistare una bici da corsa.
La gravel bike rappresenta il punto d’incontro tra questi due mondi.

La principale caratteristica delle bici gravel è quella di proporre un compromesso. Una sola bici per andare ovunque, che grazie a geometrie e allestimenti “ibridi” permetta di pedalare sia su asfalto che su sterrato senza troppi problemi.

Ma per uno stradista è possibile sostituire completamente la Mtb con una bici gravel? Secondo noi assolutamente sì, a patto che non vogliate cimentarvi su percorsi da Enduro.
Personalmente è ormai da un paio d’anni che non uso più la Mtb per le mie uscite off-road e l’ho sostituita con una gravel: vi assicuro che con alcuni accorgimenti tecnici con la bici gravel si possono affrontare anche single tracks e tratti tecnici, sia in salita sia in discesa, ovviamente adeguando velocità e stile di guida rispetto a quello che si farebbe in Mtb.

Di seguito trovate 6 consigli per allestire una bici gravel più “aggressiva“, pensata per sostituire la Mtb e affrontare percorsi off-road decisamente impegnativi.

1- Scegliete una gravel adatta al fuoristrada
Le gravel bike sono molto versatili, ma tra i vari modelli ci sono differenze notevoli, soprattutto a livello di geometrie.
Se il vostro obiettivo è quello di utilizzare la gravel in sostituzione della Mtb, analizzate con cura le geometrie delle bici che più vi interessano e optate per quella che è maggiormente predisposta per l’uso off-road.
Tra i principali aspetti da valutare, ad esempio, considerate:

• un angolo sterzo aperto, che garantisce maggiore stabilità e facilità di guida in discesa, anche sullo sconnesso;
• passo e carro posteriore non troppo corti. In questo modo si perde qualcosa in reattività e maneggevolezza, ma si guadagna in stabilità;
• tire clearence che permetta di utilizzare pneumatici sufficientemente larghi, mantenendo comunque una luce tale da non avere problemi con fango e sporco;

2- Curate la posizione in sella
La posizione in sella della gravel bike è una via di mezzo tra la bici da strada e la mtb.
Per l’altezza sella e l’arretramento potete fare riferimento a quella che usate normalmente sulla bici da corsa, anche se tenere la sella leggermente più avanzata e mezzo centimetro più bassa può aiutarvi ad affrontare i tratti ripidi e sconnessi.
Per quanto riguarda l’avantreno, invece, l’utilizzo off-road necessita di una posizione più alta e raccolta: per questo motivo preferite un attacco corto, che garantisce maggiore precisione di guida.

3- Scegliete ruote con canale largo
Le ruote (insieme agli pneumatici, di cui parleremo tra poco) rappresentano la componente che può maggiormente influenzare il comportamento di una bici.
Per usare la bici gravel al posto della mtb optate per ruote robuste e con canale interno largo almeno 22 mm, perché questo vi aiuterà ad avere maggiore stabilità in discesa, soprattutto sullo sconnesso.
Per quanto riguarda il cerchio, meglio scegliere un profilo basso: è meno bello esteticamente, ma la ruota risulta meno rigida e quindi più adatta ai tratti sconnessi.

4- Montate gomme adatte all’off road
Le gomme lavorano in stretta connessione con le ruote ed hanno una forte incidenza sul comportamento della bici.
Per ottimizzare la performance in fuoristrada, ovviamente, occorre essere disposti a sacrificare qualcosa in termini di peso e scorrevolezza.
Scegliete una sezione adeguata al tipo di percorsi che pensate di affrontare con più frequenza, ma fate attenzione soprattutto al disegno del battistrada.

Molte gomme dedicate al gravel hanno sezioni generose, ma un disegno semislick: questa tipologia di pneumatico è ottimale per l’asfalto e gli sterrati scorrevoli, ma diventa difficile da gestire nei tratti più tecnici e viscidi.
Soprattutto in inverno (stagione in cui gli “stradisti” usano con più frequenza la gravel bike) è meglio optare per gomme più “aggressive“, che offrono una tenuta maggiore su fondi bagnati e fangosi.
Inoltre, per l’uso in fuoristrada, è decisamente meglio montare gomme tubeless almeno per due motivi:

• si possono utilizzare a pressioni più basse rispetto alla camera d’aria, rendendo più semplice affrontare tratti molto sconnessi e ovviando, almeno in parte, alla mancanza della forcella ammortizzata;
• riducono quasi a zero il rischio di pizzicature, invece molto frequenti con l’utilizzo della camera d’aria, in particolare su tratti sassosi e veloci.

5- Manubrio largo e altri accessori da valutare
Utilizzare la bici gravel al posto della mtb significa lavorare su una serie di accortezze finalizzate a facilitare la guida in off-road, in particolare sui tratti più tecnici.
Per questo motivo è consigliabile utilizzare un manubrio appositamente dedicato al gravel, o comuque un po’ più largo rispetto alle vostre reali necessità, poiché questo aumenterà la stabilità in discesa.
In abbinamento al manubrio, un nastro imbottito aiuta ad assorbire le vibrazioni e fa stancare meno mani e braccia quando si affrontano discese lunghe e tecniche.
Infine, se avete in mente di affrontare segmenti davvero difficili, valutate la possibilità di montare un reggisella telescopico: sul ripido e sullo sconnesso vi aiuterà tantissimo.
A tal proposito, molte gravel bike sono già predisposte per il passaggio interno del cavo del lock out remoto.

6- Ragione sui rapporti da utilizzare
La scelta dei rapporti è l’ultimo aspetto di cui parliamo, ma non il meno importante per chi pensa di utilizzare la bici gravel per affrontare percorsi da Mtb.
La trasmissione monocorona, in questo caso, ha senso perché limita il rischio di caduta di catena, ma serve scegliere con meticolosità i rapporti.
Una combinazione ideale, a nostro avviso, è quella con corona anteriore da 38 e pacco pignoni posteriore 11-42.

Il 38×42 permette di affrontare seduti in sella (sullo sconnesso non ci si può alzare sui pedali per evitare lo slittamento della ruota posteriore) anche tratti molto ripidi, mentre il 38×11 vi farà raggiungere velocità superiori ai 45 orari (gambe permettendo…).
Se pensate di aver bisogno di un rapporto più agile, valutate il montaggio di una guarnitura da Mtb, che in vi darà la possibilità di utilizzare corone da 34 o 36 denti.
Nel caso della doppia corona invece (scelta che interessa in particolare chi preferisce l’allestimento Shimano), il consiglio per l’uso offroad è quello di optare per una guarnitura anteriore Super compact (48-32 o 46-30), abbinata ad un pacco pignoni 11-34.
In questo modo avrete uno sviluppo minimo ancora inferiore rispetto al 38×42, ma la possibilità di sfruttare rapporti più lunghi nei tratti di falsopiano e discesa.

Quando parliamo di trasmissione Shimano il consiglio è quello di optare per un cambio posteriore Shimano Ultegra Rx, cioè dotato dello stabilizzatore della catena, ideale per l’uso off road.
Ne abbiamo parlato in questo articolo su MtbCult.it

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