La Bmc Roadmachine 01 AMP X è l’ultima novità del marchio svizzero, presentata a fine 2022. Si tratta di una bici a pedalata assistita con allestimento all-road, cioè adatto sia per l’asfalto che per gli sterrati leggeri. Una soluzione che strizza l’occhio a versatilità e divertimento e che, a nostro avviso, acquista ancora più senso sulle bici elettriche.
La Roadmachine 01 AMP X si differenzia dalla Roadmachine AMP per il sistema di assistenza. La prima, più pregiata e costosa, è equipaggiata con motore TQ HPR 50 sul movimento centrale, la seconda con motore Mahle X20 sul mozzo.
E’ disponibile in due allestimenti, entrambi montati Sram AXS.
Noi abbiamo testato la versione ONE, con Force AXS XPLR e ruote in carbonio e vi possiamo già anticipare che ci è piaciuta molto.
Nel video qui sotto trovate gli aspetti che ci hanno colpito di più, mentre di seguito il test completo.
1- Dettagli tecnici telaio
– Geometria: 9,5
Le geometrie della Bmc Roadmachine 01 AMP X sono simili, ma non identiche, alla Roadmachine. Parliamo di un’impostazione endurance, con reach contenuto (neanche troppo), stack elevato e un tubo sterzo piuttosto aperto.
Di contro, rispetto alla maggior parte delle bici di questa categoria, troviamo un piantone molto dritto (74,2° in taglia 56) e un carro relativamente corto (41,5 cm in tutte le misure).
Questi ultimi due aspetti rappresentano un po’ il “marchio di fabbrica” delle bici Bmc endurance: comode, ma sempre con animo racing.
Nel complesso le misure disponibili sono 6 e qui sotto trovate la tabella taglie nel dettaglio:
– Assetto in sella: 10
E' una bici che mi ha trasmesso un feeling straordinario sin dalle prime pedalate, come se l’avessi usata da anni. Segno di un progetto e di geometrie azzeccate, magari anche particolarmente adatte alle mie misure.
Per darvi un’idea, sono alto 183 cm, pedalo a 77,5 cm di altezza sella, e la misura che da sempre utilizzo per i test BMC è la 56.
– Cura costruttiva: 9,5
Bmc si distingue da sempre per la cura e la raffinatezza dei particolari e anche questo modello non è da meno.
Tra i dettagli degni di nota segnaliamo:
- il passaggio cavi interno, compatibile sia con gli attacchi BMC ICS che con quelli ammortizzati MTT (di serie su questo modello);
- la luce posteriore integrata nel tubo sella e collegata direttamente alla batteria centrale;
- il passaggio ruota fino a 700x38;
- attacchi per parafanghi sia sull’anteriore che sul posteriore, adeguati ad una bici pensata per uso all-road.
- la laminazione del carbonio con tecnologia TCC (Tuned Compliance Concept) Endurance, che assorbe le vibrazioni provenienti dal terreno ed è pensata per fornire un buon compromesso tra comfort e prestazioni.
Non prende il massimo dei voti perché, a mio avviso, sul lato sinistro della bici l’integrazione del motore poteva essere un po’ più raffinata. Ma questo è un parere puramente personale.
– Componentistica utilizzata: 9,5
L’equipaggiamento della Bmc Roadmachine 01 AMP X è perfettamente in linea con il concetto per cui è stata pensata.
Il cuore della bici è il motore TQ HPR 50, che ormai non è più una novità perché l’abbiamo già visto su altri mezzi, ma vi ricordiamo che si caratterizza per il sistema di trasmissione armonica. In pratica non utilizza cinghie o catena, ma un insieme di ingranaggi, che permettono una pedalata più fluida e silenziosa (specie in off-road si fa davvero fatica a capire quando il motore è attivo oppure no).
La potenza massima è di 300 watt, con 50 Nm di coppia. La batteria posizionata all’interno del tubo obliquo è da 360Wh. I 3 livelli di assistenza possono essere gestiti dal display posizionato sul tubo orizzontale.
Piccola pecca è l’assenza dei pulsanti remoti di gestione dell’assistenza, che si possono posizionare a fianco dei comandi, come sulla Domane+ SLR. Su una bici di questo livello è lecito aspettarseli...
Il gruppo Sram Force eTap AXS XPLR ormai lo conosciamo bene e rappresenta una scelta ideale su una bici pensata per pedalare sia su strada che in fuoristrada. La cambiata è precisa, il gruppo è robusto e la frenata potente.
Inoltre, consente un range di rapporti sufficientemente ampio per ogni percorso. In questo caso specifico la bici è equipaggiata con singola corona anteriore da 44 denti e cassetta posteriore 10-44.
I cerchi in carbonio sono i poco noti CRD-400 SL, che Bmc utilizza su diversi primi montaggi. Abbinati ai tubeless Pirelli Cinturato Gravel H da 35 mm si sono mostrati interessanti e adatti all’uso per cui la bici è pensata.
Molto comoda si è rivelata anche la sella Fizik Terra Argo X5.
Per chiudere, una nota di merito va all’attacco manubrio ammortizzato MTT montato di serie, che consente fino a 2 cm di escursione. Una plus molto interessante in termini di comfort, soprattutto sullo sterrato o le strade sconnesse.
– Autonomia batteria: 8,5
La batteria è nascosta nel tubo obliquo e ha una capacità di 360 Wh. In più si può aggiungere un range extender da 160Wh al posto del secondo porta borraccia.
Come ormai sapete fornire un’indicazione esatta sull’autonomia è davvero difficile, poiché influenzata da tanti fattori (peso del ciclista, percorso, mappatura del motore, ecc…).
Vi posso comunque dare un’idea: peso 67 kg e utilizzando il motore alternando livello 1 e 2 si possono coprire intorno ai 1.700-1.800 metri di dislivello. Il livello 3 consuma molto di più, ma è da usare solo in situazioni limite, perché veramente potente (fin troppo).
Attenzione all’uso in fuoristrada, dove è più frequente andare sotto i 25 km/h in pianura e quindi far partire l’assistenza: in queste situazioni l’autonomia può ridursi rispetto all’utilizzo su asfalto.
– Interfaccia App e personalizzazioni: 10
Lo abbiamo già detto in occasione di altri test: connettività e personalizzazioni del motore sono due dei punti di forza del sistema TQ.
La personalizzazione della mappatura del motore si può fare tramite l’App TQ, che permette di agire sulla potenza del motore, ma anche sulla velocità di risposta e sul fattore di moltiplicazione (cioè sulla potenza massima erogata dal motore rispetto a quella espressa dal ciclista).
A mio avviso le impostazioni iniziali sono un po’ troppo spinte, ma lavorando su questi tre parametri si può ottenere l’erogazione più adatta alle proprie esigenze.
La connettività Ant+ permette di collegare la bici a device esterni, visualizzando sul display molte informazioni.
Nel caso di strumenti compatibili (come il Garmin Edge 1040) è possibile modificare direttamente dallo strumento anche i livelli di assistenza.
– Peso bici: 8
La Bmc Roadmachine 01 AMP X pesa 12,9 kg in taglia 56, senza pedali.
Non è tra le e-Road bike più leggere sul mercato, ma c’è da considerare che qui siamo di fronte ad un allestimento all-Road. Le geometrie azzeccate, inoltre, la fanno sembrare molto più maneggevole e leggera di quello che è in realtà…
– Prezzo: 6
La Roadmachine 01 AMP X ONE utilizzata per il test costa 8.499 euro. Molto, ma in linea con altri prodotti equipaggiati con motore TQ.
D’altronde chi si orienta su BMC sa di scegliere un marchio che punta sulla qualità e raffinatezza dei dettagli e non sul prezzo più concorrenziale.
La versione TWO, montata con Sram Rival AXS e ruote in alluminio, costa 1.000 euro in meno, ma a mio avviso non è migliore per rapporto qualità/prezzo.
– Garanzia sul telaio: 8,5
La garanzia sul telaio è di 3 anni, ma può essere estesa a 5 anni registrandosi sul sito Bmc entro 30 giorni dalla data di acquisto.
La verniciatura è coperta da 2 anni di garanzia.
Inoltre, la registrazione dà diritto anche ad una politica di Crash Replacement che dura per lo stesso periodo della garanzia.
Voto finale (da 1 a 10): 8,83
2 – Pedalata ed erogazione di potenza in salita
Delle sensazioni d’uso del motore vi ho parlato abbondantemente nella seconda parte del video che trovate all’inizio dell’articolo.
Qui mi limito a ricordare che brilla per silenziosità e naturalezza. Con i livelli 1 e 2 è super fluida anche la transizione tra motore accesso e spento.
Quando si pedala al limite dei 25 km/h (oltre i quali l’assistenza si disattiva) si fa davvero fatica a capire se il motore è in funzione oppure no.
Con le impostazioni di serie il livello 3 è potentissimo: vi può portare ovunque, ma con una pedalata molto meno naturale.
Il plus del sistema, però, sta proprio nella possibilità di personalizzare completamente la mappatura in base alle proprie esigenze
Voto finale (da 1 a 10): 10
3 – Comportamento in discesa
Si comporta esattamente come ti aspetti da una BMC.
Forse è un po’ meno "facile" rispetto ad altre bici elettriche, ma è senza dubbio una delle più agili e maneggevoli, tanto che in alcuni frangenti mi è sembrato di essere in sella ad una bici “normale”.
Trasmette un ottimo feeling anche su sterrato, ma attenzione ai tratti molto sconnessi: non è una vera e propria gravel e quando ci si spinge su percorsi "estremi" ne risentono fiducia nel mezzo e divertimento.
Attenzione anche all’asfalto bagnato, dove la gomma tacchettata sull’esterno non offre il massimo del grip.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
4 – Comportamento in pianura
Le gomma tubeless 700x35 sacrificano qualcosa in termini di scorrevolezza su asfalto, ma garantiscono un altissimo livello di comfort e sicurezza, che rendono la bici godibile in ogni situazione.
Come già anticipato al punto precedente, va benissimo anche su sterrato, purché ci si limiti alle strade bianche.
Ottima l’impostazione in sella, che invita a spingere ma senza sacrificare il comfort.
Voto finale (da 1 a 10): 9
VOTO COMPLESSIVO: 9,33
Bmc Roadmachine 01 AMP X: in conclusione
La Bmc Roadmachine 01 AMP X è una bici versatile e divertente, che esalta il piacere di andare in bicicletta. Comoda, silenziosa, fluida, facile da guidare: siamo convinti che farebbe ricredere anche gli haters delle e-Road bike.
L’allestimento all-Road è sicuramente una variante da tenere in considerazione quando si parla di bici elettriche. Anzi, forse è proprio una delle più interessanti.
Peccato per il prezzo, che di certo non la rende appetibile ad un pubblico ampio e a chi magari avrebbe voglia di avvicinarsi a questa tipologia di mezzi
Ma questo ormai è un “problema” che conosciamo…
Per maggiori informazioni: bmc-switzerland.com
Abbigliamento e accessori utilizzati nel video e nelle foto
Abbigliamento Sportful per Bicidastrada.it
Casco Abus Airbreaker
Occhiali Julbo Ultimate con correzione RX Lab
Scarpe Specialized S-Works Recon Lace
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.