Dai Grandi Giri alle Classiche Monumento tra volate e scatti in salita. Quando ancora le bici aero non c'erano la Scott Addict dominava l'alta gamma del marchio svizzero.
Impossibile non ricordare la Saunier Duval e la Saunier Duval-Prodir che a cavallo tra il 2006 ed il 2008 ha dato spettacolo in montagna grazie a Riccardo Riccò, Leonardo Piepoli e Gilberto Simoni.
Il campione trentino, vincitore del Giro d'Italia 2001 e 2003, all'esordio della stagione 2007 fu uno dei primi ad utilizzare la Scott Addict, una bici che contribuì anche all'ascesa su scala mondiale dei gruppi trasmissione Sram.
Lo scorso 26 novembre, a cinque anni dall'ultima generazione prodotto, la Addict è tornata a far parlare di sé.
La leggerezza è sempre al centro del nuovo progetto: pensate che la bici completa con allestimento RC Ultimate pesa 5,9 kg in taglia M senza pedali...
2007: già superleggera, con una nuova lavorazione
Il peso della prima Addict era già da primato: 790 gr per il telaio in taglia M (54) dotato di reggisella integrato (165 gr) abbinato alla forcella da 330 gr con foderi a sezione alare che già iniziavano a strizzare l'occhio all'aerodinamica.
Questi numeri messi assieme portavano la Scott Addict ad essere una tra le bici più leggere presenti sul mercato.
Le versioni proposte all'epoca erano due, standard ed integrated (foto sotto), entrambe declinate in sei taglie: XS/49, S/52, M/54, L/56, XL/58 e XXL/61.
Grazie alla tecnologia IMP (Integrated Carbon Molding) Scott apriva la strada ad una nuova tecnica di lavorazione della fibra di carbonio. Tubo di sterzo, orizzontale ed obliquo provenivano, infatti, da un unico stampo.
Il modello CR1 (quello usato da Piepoli in taglia XXS) prevedeva, invece, una costruzione tube-to-tube con i punti di innesto che venivano così fasciati prima del processo di cottura e polimerizzazione.
Inoltre, venne utilizzata per la prima volta la fibra di carbonio HMX (High Modules Extreme).
QUI tutti i dettagli.
Le verniciature personalizzate dedicate ai Campioni fecero la loro parte.
Qui sotto la grafica dedicata a Gilberto Simoni.
La Addict, così come altri modelli della sua generazione, non esitò a sfidare il limite di peso imposto dall'UCI.
Nel 2008 la versione LTD (foto sotto) allestita con gruppo Campagnolo Record Carbon, ruote Mavic Cosmic Carbone Ultimate tubolare, set manubrio Ritchey WCS, sella Selle Italia SLR, pedali Time RXS Titan-Carbon e pneumatici Hutchinson Carbon Comp da 23 mm fermava l'ago della bilancia a 5,9 kg.
Prezzo di listino: 9.950 euro.
In sella ad una Scott Addict Mark Cavendish vinse la Milano-Sanremo, tre tappe al Giro e ben sei frazioni al Tour de France. Era il 2009 e Scott era partner tecnico del Team Columbia-HTC.
Nel 2010 arriva la prima Addict RC (Racing Concept): una vera e propria bici replica.
Scott Addict 2014: una pausa prima della seconda generazione
Tra il 2012 ed il 2013 la Addict non viene proposta a catalogo anche se i e le atlete Orica Greenedge, Orica AIS Woman Team e IAM Cycling continuano ad utilizzare la bici in competizione.
Una scelta dettata da motivi strategici. Scott scommette sulla nuova bici aero: la Foil.
La piattaforma Addict non viene del tutto abbandonata, anzi. In Svizzera continuano a lavorare dietro le quinte...
Al Giro delle Fiandre 2013 nei pressi del bus Orica Greenedge viene adocchiato il prototipo della seconda generazione prodotto. Il nome Addict non è impresso sul telaio, ma il bollino che identifica la nomenclatura dell'omologazione UCI riporta indizi evidenti.
Passa qualche mese e con l'arrivo del 2014 la Addict "torna in famiglia".
Nuovo design e nuove geometrie: la bici è sostanzialmente divisa in due parti con l'avantreno che presenta un reach più abbondante ed uno stack ridotto che contribuisce ad abbassare il baricentro del ciclista.
Viene introdotta, inoltre, la taglia XS (47) e per la prima volta si applica la tecnologia F01 adottata sulla Foil: in sostanza le sezioni del telaio iniziano ad essere progettate per garantire il miglior rapporto rigidezza-peso-resa aerodinamica.
Il risultato? A 45 km/h la bicicletta è più efficiente del 13,2% rispetto alla precedente versione
Altra novità di sostanza è l'introduzione della fibra di carbonio HMX-SL che affianca le laminazioni HMX ed HMF: il telaio in taglia M completo di forcella pesa 995 gr.
La Addict SL (foto sotto) montata con gruppo Sram Red, set manubrio Ritchey (attacco Superlogic e piega Evo Curve), ruote Syncros RL 1.0 copertoncino, reggisella Syncros e sella Fizik Arione 00 pesava solo 5,6 kg.
Nel 2016 la Addict Premium Disc apre le porte alla terza generazione.
2018: una famiglia-prodotto
Passano due anni e Scott dà alla Addict una nuova declinazione.
Ai modelli strada Addict RC e Addict Disc e ciclocross Addict CX (il debutto risale al 2009) si affianca e la nuova Addict Gravel.
Nello stesso anno Simon Yates (foto sotto) vince la Vuelta: è uno degli ultimi grandi successi ottenuti dalla versione rim brake.
Al Giro d'Italia 2019 Yates utilizza la Addict rim per l'ultima volta.
Il 25 giugno 2019 Scott presenta la nuova Addict RC.
Il nuovo telaio riduce al minimo i punti di giunzione che ora diventano solo quattro. Il carro posteriore lato destro e sinistro vengono assemblati al triangolo principale.
La Addict RC in versione Ultimate (foto sotto) allestita con gruppo Sram Red eTap AXS (guarnitura 48-35 e cassetta posteriore 10-33), manubrio Creston iC SL, ruote Zipp 202 NSW disc, coperture Scwhalbe tubeless da 28 mm ferma l'ago della bilancia 6,9 kg.
La vittoria mondiale di Annemiek van Vleuten su strada a fine settembre 2019 fa da prologo al debutto commerciale.
Scott fa preparare una Addict con livrea iridata.
Qui sotto tutti i dettagli tecnici di questa generazione prodotto.
Scott Addict 2025
Il resto è storia recente ed ha a che fare con le politiche commerciali del marchio elvetico di Givisiez.
La nuova Foil, presentata a giugno 2022 (QUI tutti i dettagli), finisce per mettere in disparte l'Addict che però a differenza di dieci prima rimane sorniona a catalogo.
In gara però le apparizioni della Addict sono sempre più sporadiche.
Al Tour de France 2022, uno scalatore come Romain Bardet non utilizza la Addict.
All'inizio del 2023 il neonato Q36.5 Pro Cycling Team utilizza esclusivamente la Foil.
Per capire tutti perché di questa scelta più di un anno fa bussammo alla porta di Scott.
L'azienda elvetica nella primavera 2023 rispose dicendo che: «Un professionista rappresenta un'importante vetrina che può condizionare le scelte e le preferenze di ogni appassionato. La Addict non gode, al momento, di un'esposizione mediatica rilevante sul palcoscenico del grande ciclismo anche per via delle scelte tecniche dei corridori. Ciò non significa che la bici non è adatta a determinati scenari».
A conti fatti la nostra impressione fu quella di essere dentro un film già visto. Era evidente: qualcosa stava bollendo in pentola.
Ora, la quinta generazione prodotto è un traguardo e allo stesso tempo un nuovo punto di partenza.
La storia di una delle bici più iconiche del ciclismo moderno continua...
Per maggiori informazioni: scott-sports.com/it
Foto in apertura: Sam Flanagan
QUI tutte le news, i test e gli approfondimenti riguardanti Scott.
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.