1924-2024. Alla vigilia dei 100 anni d’attività dell’azienda arriva il nuovo casco Abus GameChanger 2.0.

Nuovo Abus GameChanger 2.0

L’azienda tedesca, fondata da August Bremicker, a sei anni dal debutto della prima generazione, aggiorna così un modello che ha contribuito alla rapida ascesa del marchio Abus nel mondo delle due ruote a pedali.

La sponsorizzazione del Movistar Team iniziata nel 2018 e l’innesto della Alpecin di Mathieu Van der Poel (foto sotto) due anni più tardi si sono rivelate operazioni più che azzeccate per promuovere un casco che oggi rinnova la sfida con l’eccellenza.

Van der Poel in azione alla Roubaix (vittoriosa) di quest’anno. In testa il primo GameChanger. Foto: © A.S.O. / Pauline Ballet

Fatto in Italia, nato in galleria del vento

Il nuovo Abus GameChanger 2.0 è figlio del processo ricerca e sviluppo coordinato dalla divisione mobilità dell’azienda tedesca.
Una costola dove operano profili con un’età media più giovane rispetto alla divisione sicurezza domestica ed industriale. In questo ambiente la passione per la bici va oltre i confini della sfera lavorativa (lo abbiamo toccato con mano durante la presentazione prodotto).
E forse è proprio questa atmosfera che ha contribuito e contribuisce a fare la differenza.

Nuovo Abus GameChanger 2.0

GameChanger 2.0 è il frutto di un approccio senza troppi filtri.
Abus ha radunato attorno al tavolo i suoi campioni (Van der Poel e Valverde in primis) ed ha chiesto loro quali fossero i dettagli da migliorare sui caschi utilizzati durante l’arco delle loro carriere.
Il risultato ha finito per spiazzare alcuni atleti: Abus aveva dato forma alle relative richieste senza troppe esitazioni.

Nuovo Abus GameChanger 2.0

Oltre ai ciclisti il confronto con i tecnici delle squadre focalizzati sulla prestazione ha delineato nuovi paradigmi.
L’efficienza aerodinamica per un casco è si fondamentale, ma non basta. L’influenza della temperatura corporea sull’azione di ogni ciclista è sempre più determinante.

Aerodinamica e ventilazione sono così diventati i due parametri-guida della seconda generazione GameChanger assieme alle imprescindibili dimensioni sicurezza e comfort.

Il protocollo di ricerca ha seguito un iter consolidato: cicli di fluidodinamica computazionale (CFD), test in galleria del vento e su pista.
L’idea di partenza? Fondere i concetti d’aerodinamica del GameChanger TT con la ventilazione dell’Airbreaker con ulteriori verifiche che si sono concentrate sulla dissipazione del calore della struttura.

A dar sostanza al progetto una realtà italiana: Maxi Studio, azienda fondata nel 1993 dai fratelli Massimo e Oliver Simonaggio che nel 2021 è stata rilevata da Abus.

Se la prima generazione GameChanger ha inaugurato la serie di caschi da competizione che oggi fanno del Made in Italy un vero e proprio vanto la versione 2.0 spalanca le porte sulle nuove prospettive dell’azienda.

Nuovo Abus GameChanger 2.0

Il prossimo autunno nei pressi di Camisano Vicentino (Vi), dove oggi opera Maxi Studio, Abus poserà la prima pietra del nuovo stabilimento da 4.000 mq che intende mettere sotto lo stesso tetto macchinari, tecnologie, personale e conoscenze.
Un’opera che seguirà il modello Vittoria Park e BRN Village.

Nuovo Abus GameChanger 2.0: tutte le novità

Antoine de Saint-Exupéry diceva che “l’essenziale è invisibile agli occhi”.
Non fatevi ingannare dalla prima impressione: il GameChanger 2.0 mantiene intatto il suo DNA aero ed il legame di parentela con la prima generazione.

Nessun apparente stravolgimento, quindi? Tutt’altro…
Schede tecniche alla mano si tratta di un casco differente rispetto al primo GameChanger. A partire dalle forme.

Nuovo Abus GameChanger 2.0

– Nuovo profilo alare NACA
Il “cono aerodinamico” generato dalla proiezione su piano laterale è più lungo dell’11%, come si può vedere dalle immagini qui sotto.
Attenzione: il casco non è fisicamente più lungo.

– Nuovo grado d’inclinazione
Lavora in sinergia con il profilo alare. Ad un maggior volume nella parte anteriore corrisponde una coda più bassa di 8°.

Questa anteroversione della struttura con il terminale più schiacciato permette di ottimizzare il flusso d’aria a velocità comprese tra i 46 ed i 52 km/h, specialmente quando il ciclista impugna il manubrio in presa bassa. Un costruzione declinata seppur in maniera differente anche da altri produttori.

– Nuova Aeroblade
I due fori che prima erano posizionati a vista sulla parte superiore della calotta in prossimità della coda sono ora coperti dalla cosiddetta Aeroblade. Un laminato che contribuisce a rendere ancora più uniforme la linea del casco sul piano frontale.

Tra Aeroblade e calotta è stato ricavata una presa d’aria che permette di non sacrificare la ventilazione distribuita all’interno da sei canali (foto in basso).

Un componente che nella sua semplicità ha dato parecchio da fare: oltre 100 i disegni testati, su 24 forme sottoposte a verifiche eseguite su tre angoli laterali d’imbardata che a loro volta hanno incrociato tre angoli verticali e quattro differenti velocità. Un bella mole di dati…

– Nuova zona frontale
Il profilo parabolico è più accentuato. Una soluzione che oltre a proteggere maggiormente l’osso frontale del cranio permette di ridurre, se non eliminare, la luce tra il casco e l’occhiale full face che oggi presenta maschere avvolgenti ed abbondanti.

Nuovo Abus GameChanger 2.0

Spariscono le griglie laterali mentre vengono confermate le lamelle Acti Cage a pinna di squalo. Una soluzione quest’ultima che permette di ridurre l’ingresso d’aria durante uno sprint a testa bassa senza sacrificare l’aerazione a velocità di crociera.

La nuove forme, oltre ad essere ottimizzate per la competizione, aumentano del 32% il flusso d’aria in ingresso e del 20% il flusso in uscita grazie al nuovo design della zona posteriore (AirFlow Star).

Comfort e sicurezza

Abus garantisce l’alloggiamento dell’occhiale attraverso la porta anteriore (Eyebrow Vents) e posteriore (Airport Vents).

Nuovo Abus GameChanger 2.0

Il cinturino forma una V ancora più ampia sotto al lobo dell’orecchio e presenta due larghezze: 15 mm per il lacciolo anteriore e 12 mm per il posteriore.

Nuovo Abus GameChanger 2.0

Il sistema di ritenzione viene fabbricato in Svizzera e ricalca lo standard di chiusura e rilascio della prima generazione: a variare è il sistema di ancoraggio (brevettato) e la relativa struttura di collegamento con la calotta interna.
Ancoraggi aggiornati anche per imbottitura ed anello.

Sulla calotta in polistirene espanso sinterizzato (EPS) Abus applica il sistema Mips Air Node mantenendo così due versioni.
Il casco Mips si differenzia dalla proposta standard per via di una struttura ulteriormente rinforzata che comporta un leggero aggravio di peso (+10 gr) e per la fibbia a chiusura magnetica Fidlock.

Fibbia a scatto Nexus, invece, per la versione standard.

Il GameChanger 2.0 gode dell’omologazione CE e CPSC (Stati Uniti e Canada) con le verifiche per lo standard Australia/Nuova Zelanda attualmente in corso.
Qui una precisazione sottile, ma importante…
Il casco con omologazione CE, utilizzabile sul suolo europeo, presenta caratteristiche strutturali differenti rispetto al GameChanger 2.0 omologato CPSC e commercializzato oltreoceano.

In poche parole utilizzare un GameChanger 2.0 “europeo” negli Stati Uniti potrebbe esporre a controversie in caso di incidente.

Abus GameChanger 2.0: colori e peso

Le versioni disponibili sono in tutto 11 (7 standard e 4 Mips) e propongono altrettante tonalità cromatiche.

Il nuovo casco inaugura anche un nuovo sistema di applicazione delle decalcomanie: non più adesive, ma distese a caldo per una sensazione al tatto ancora più uniforme che previene il decadimento estetico.

Tre le taglie disponibili (S, M, L) con l’ago della bilancia che si ferma rispettivamente a 260, 265 e 275 gr.
In taglia M rispetto alla prima generazione il 2.0 è più leggero di 5 gr.

Qui sotto l’intervallo taglie.
S: 51-55 cm
M: 54-58 cm
L: 57-61 cm

Disponibilità

Abus GameChanger 2.0: metà luglio

Prezzo

Abus GameChanger 2.0: 249,95 euro
Abus GameChanger 2.0 Mips: 299,95 euro

Nuovo Abus GameChanger 2.0

Per maggiori informazioni: abus.com/it

Qui tutte le news, i test e gli approfondimenti riguardanti Abus.

Se volete ogni fase di produzione di un casco Abus non perdevi il video qui sotto.

Come nasce un casco da bici: dalla materia prima al prodotto finito