A partire dal 1 gennaio sono diverse le novità del regolamento UCI.
Le modifiche riguardano la Parte I “Organizzazione Generale dello Sport Ciclistico” e la Parte II dedicata alle “Prove su Strada”.

In particolare suscita un po’ di scalpore l’emendamento che modifica l’art. 2.4.023 relativo la distanza minima tra corridore e veicoli al seguito durante le cronometro individuali. Tale distanza passa da 10 a 25 mt.

novità del regolamento UCI
Foto: © A.S.O. / Aurelien Vialatte

La questione era riemersa ad inizio della scorsa stagione in occasione della cronometro individuale che aveva inaugurato la Tirreno-Adriatico (vittoria del nostro Filippo Ganna). Sotto la lente d’ingrandimento la configurazione delle ammiraglie Ineos Grenadiers che si mostravano particolarmente cariche di biciclette al punto da innescare un (seppur lieve) vantaggio aerodinamico.

Ne avevamo parlato nell’articolo qui sotto facendo riferimento allo studio A following car influences cyclist drag: CFD simulations and wind tunnel measurements condotto dal Blocken, professore ordinario di ingegneria civile all’Eindhoven University of Technology e alla Katholieke Universiteit Leuven, già consulente per il team Jumbo Visma.

L’ammiraglia al seguito migliora le prestazioni aerodinamiche? A quanto pare sì

La ricerca condotta dal prof. Blocken e dal ricercatore Yasin Toparlar viene oggi citata dall’UCI a supporto della sua scelta.

In sostanza i due studiosi affermano che: “quando la distanza tra il ciclista e l’auto diminuisce, l’area di sovrapressione davanti alla vettura interagisce più fortemente con l’area di depressione dietro al ciclista che di fatto viene ridotta”.
La scelta di caricare al massimo l’ammiraglia è da ricondurre anche alla necessità di aumentare questa interazione con il ciclista.

novità del regolamento UCI

Blocken e Toparlar nelle loro conclusioni non hanno esitato a sottolineare che l’adeguata distanza ciclista-veicoli al seguito deve essere di almeno 30 metri.
Oggi l’UCI impugna questo studio e ne snocciola dati ed evidenze.

“La presenza di un’auto 10 mt dietro un corridore conferisce all’atleta un vantaggio di 0,05 secondi per chilometro alla velocità di 46,8 km/h. Ciò equivale a un secondo in una cronometro di 20 km. Tuttavia, estendendo la distanza a 15 m, il vantaggio diventa insignificante”.

novità del regolamento UCI

“Dopo aver consultato le parti interessate, è stata presa la decisione di aumentare la distanza minima tra il ciclista ed il veicolo che segue a 25 mt. Tale distanza, garantisce che la presenza di veicoli non influisca sulla prestazione del ciclista. Inoltre, questa soluzione contribuisce ad aumentare la sicurezza del corridore fornendo al conducente del veicolo tempi di reazione più lunghi in caso di contrattempo o incidente”.

“La presenza dei veicoli e delle moto che accompagnano commissari, regolatori, operatori TV, fotografi, etc. viene comunque garantita a patto di rimanere a lato del corridore cioè al di fuori della scia diretta.

Sarà, ma le considerazioni di Blocken e Toparlar risalgono a otto anni fa… Una novità del regolamento UCI un po’ in ritardo.

Foto: © A.S.O. / Charly Lopez

Le novità del regolamento UCI riguardano anche la posizione

Qualche settimana fa vi avevamo proposto una intervista a Francesco Moser sulle restrizioni UCI.
Lo Sceriffo in quest’occasione non aveva lesinato critiche nei confronti dell’UCI. Sotto accusa anche i vincoli riguardanti la messa in sella dei ciclisti durante le prove a cronometro tarati sulla base dell’altezza degli atleti al punto da definire un apposito registro e tre diverse categorie.

Categoria 1: corridori più bassi di 180 cm.
Categoria 2: corridori più alti di 180 cm.
Categoria 3: corridori più alti di 190 cm.

Foto: © A.S.O. / Charly Lopez

L’inizio del nuovo anno ha portato l’UCI a concedere un po’ più di margine e libertà ai corridori in nome della stabilità di guida e della sicurezza due aspetti chiamati in causa anche da Moser.

Per i ciclisti inseriti nella categoria 1 la distanza orizzontale massima tra il centro dell’asse del movimento centrale e l’estremità delle appendici può essere di 80 cm. Inoltre, la differenza tra l’appoggio dell’avambraccio e il punto più alto dell’estensione deve essere inferiore ai 10 cm.

Per i ciclisti appartenenti alla categoria 2 i parametri di riferimento sono 83 e 12 cm mentre 85 e 14 cm sono le quote che devono essere rispettate dai corridori inseriti nella categoria tre. Qui sotto un’immagine esemplificativa.

novità del regolamento UCI

Inoltre l’angolo massimo di inclinazione del poggiagomito passa da 15° a 30°.
Vedremo di più un’impostazione che ricorda quella di Levi Leipheimer (foto sotto)?

Foto in apertura: © A.S.O. / Aurelien Vialatte

Qui sotto un approfondimento sulla messa in sella dei professionisti in occasione delle prove a cronometro.

La posizione sulla bici da crono dei pro’ tra sicurezza ed evoluzione