La Ultimate CFR di Gianni Vermeersch. Al Mondiale con pneumatici a sezione differenziata
Giovanni Bettini
La Ultimate CFR di Gianni Vermeersch. Al Mondiale con pneumatici a sezione differenziata
Giovanni Bettini
Alla vigilia del Mondiale Gravel eravamo lì, a pochi centimetri dalle Ultimate CFR di Gianni Vermeersch e Mathieu Van der Poel.
QUI tutti i dettagli della bici del campione olandese.
In pochi avrebbero scommesso sulla vittoria finale di Vermeersch (foto sotto) che fino ad oggi era considerato l'uomo ombra di Van der Poel.
La sesta generazione della Ultimate, modello modello iconico di casa Canyon, ha fatto il suo debutto in occasione del Critérium du Dauphiné 2022.
Il velo però si è alzato ufficialmente l'8 settembre scorso.
Gianni Vermeersch è alto 173 cm ed ha corporatura longilinea con gli arti inferiori che, in proporzione, sono più lunghi rispetto al tronco.
Una conformazione fisica che si riflette sull'allestimento della sua bicicletta che adotta un attacco manubrio da 110 mm su un telaio taglia S. La curva del manubrio CP0015 è larga 390 mm: un ulteriore dato che rimanda ad una regione centrale del corpo piuttosto compatta.
La Ultimate CFR di Gianni Vermeersch "copia" molte specifiche dell'allestimento adottato da Van der Poel.
Di seguito tutti i dettagli.
Telaio: Canyon Ultimate CFR, taglia S
Manubrio: Canyon Aerocockpit CP0015, attacco da 110 mm e curva (390-430) da 390 mm
Guarnitura: Shimano Dura-Ace FC-R9100, 52-36 con misuratore di potenza
Pedivelle: 170 mm
Cambio: Shimano Dura-Ace R9200, Di2, 12v
Leve cambio: Shimano Dura-Ace R9200
Cassetta: Dura-Ace R9200, 11-34
Pedali: Shimano Dura-Ace Road 9100
Ruote: Shimano Dura-Ace C36
Gomme: Vittoria Terreno Dry TNT, 700×33 mm (anteriore), 700×35 mm posteriore, tubeless rinforzato
Dischi: 140 mm (anteriore e posteriore)
Portaborraccia: Elite Prism con supporto per Pit Stop Vittoria
Sella: Selle Italia Flite Superflow
Nastro manubrio: Selle Italia
Una volta presa in mano la bici un dettaglio ha catturato la nostra attenzione: la sezione differenziata degli pneumatici. Così siamo andati subito a controllare anche la bici di Van der Poel distante solo un paio di passi.
Entrambi i corridori avevano montato al posteriore una copertura Vittoria Terreno Dry TNT da 35 mm.
Dovuta la domanda ai meccanici visto che 24 ore prima avevamo toccano con mano le stesse Ultimate CFR utilizzate in gara che però montavano pneumatici da 33 mm anche al posteriore.
Semplice la risposta...
Nel pomeriggio della vigilia sulle ruote posteriori Shimano C36 è stato operato un cambio pneumatico che ha visto il tallonamento di una gomma da 35 mm già rodata.
Una scelta che poco ha a che fare con l'aerodinamica. Il vero motivo di questa scelta tecnica è la trazione.
I meccanici Alpecin-Deceuninck ci hanno riferito che lo pneumatico da 35 mm doveva essere montato anche sulla ruota anteriore. La testa della forcella Canyon FK0108 CF Disc presenta però una larghezza piuttosto ridotta (parliamo di una bici ad uso stradale) e durante gli sprint e le accelerazioni lo pneumatico da 35 tende a sfiorare le pareti.
A poche ore dal via, inoltre, è stato montato in corrispondenza del portaborraccia Elite Prism installato sul tubo obliquo, il supporto a clip SKS (dedicato alla mini pompa AirChamp Pro). Una soluzione per trasportare agevolmente la bomboletta gonfia e ripara Vittoria PitStop Road Racing.
In attesa di Vermeersch, i meccanici hanno riposto nel vano posteriore del camper la Ultimate CFR del neo Campione del Mondo Gravel, vicino a quella di Van der Poel.
Il mezzo viene di solito usato nel ciclocross da Ceylin del Carmen Alvarado che non ha disputato il Mondiale Gravel per volare negli Stati Uniti in occasione della prima prova di Coppa del Mondo che si è svolta a Waterloo.
Una curiosità: il vano posteriore è dotato di pannelli radianti che durante la stagione invernale vengono attivati durante le ore più fredde per conservare bici e ruote ad una temperatura di 19/20° C.
Per maggiori informazioni: canyon.com/it
QUI tutte le classifiche ufficiali del Mondiale Gravel (fasce d’eta incluse).
Qui sotto ecco com'è andato il primo Mondiale Gravel Uomini Elite con Vermeersch che ha costruito il suo successo partendo da lontano...
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Sull'autore
Giovanni Bettini
"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.