La correlazione tra performance e gomme sempre più larghe usate sulle bici moderne e una tematica che abbiamo toccato spesso su BiciDaStrada.it.
Tutti d’accordo che gli pneumatici da 25 o 28 mm siano più comodi e facili da guidare rispetto a quelli da 21 o 23 mm, ma è possibile che siano anche più veloci?
In tanti sono ancora scettici, ma i test parlano chiaro e anche nel mondo dei Pro’ (sempre molto restio ai cambiamenti) le cose iniziano a muoversi in questa direzione.
Sopratutto quando si parla del setting delle bici per la massima velocità, come crono, tappe veloci, classiche.
Per le grandi salite la faccenda è ancora un po’ diversa…
Lo spunto per tornare sull’argomento ce l’ha dato un approfondimento realizzato dal team EF-Easypost, che ancora una volta si concentra sulla relazione larghezza gomma/larghezza interna del cerchio.
“Gli pneumatici larghi sono più veloci solo se vengono montati sul cerchio corretto - ha spiegato Andreas Klier, Direttore sportivo e responsabile tecnico della EF Education-EasyPost - È la combinazione della larghezza del cerchio e della larghezza dello pneumatico che fa la differenza”.
Vediamo perché…
Resistenza al rotolamento...
“Gli addetti alla prestazione del Team EF - ha sottolineato Klier - considerano sempre due fattori quando ragionano sulla combinazione ideale di pneumatico e cerchio per ottenere la massima velocità: aerodinamica e resistenza al rotolamento. Questi due aspetti sono sempre influenzati dalla combinazione di cerchio e pneumatico. Le prestazioni di una gomma dipendono dal cerchio su cui è montata e la velocità di una ruota dipende dalla gomma e dal modo in cui entra in contatto con la strada”.
La resistenza al rotolamento dipende da vari aspetti, ma il principale è l’attrito che si genera quando la gomma rotola sulla strada.
Come abbiamo già sottolineato altre volte, uno pneumatico più largo ha una resistenza al rotolamento inferiore ad uno stretto perché ha un’impronta a terra diversa: è più corta, ampia e quindi rotonda e rotola meglio rispetto a quella ellittica e allungata di uno pneumatico stretto.
Per capire bene di cosa parliamo date un'occhiata all'immagine qui sotto fornita da Zipp: a sinistra l'impronta di una gomma larga su cerchio con canale largo, a destra quella di una gomma più stretta su cerchio di larghezza interna inferiore.
I tecnici EF, però, sottolineano un aspetto chiave, che è sempre bene ricordare: queste considerazioni valgono solo se le gomme più larghe sono montate su cerchi di larghezza interna maggiore rispetto al passato (cioè quasi tutti quelli di recente realizzazione). Per massimizzare la velocità e l'efficienza uno pneumatico deve essere montato il più saldamente possibile sul cerchio. In caso contrario, i micromovimenti della gomma sul cerchio potrebbero generare delle notevoli dispersioni di energia. Uno pneumatico da 25 o 28 mm starà più saldamente su un cerchio più largo.
Insomma, dal punto di vista della prestazione non vi aspettate grandi miglioramenti se montate gomme 700x28 su cerchi con canale interno da 15 (tra i più diffusi fino a qualche anno fa).
...e aerodinamica
Quando si parla di velocità non si può non affrontare l’argomento dell’aerodinamica.
Anche in questo caso i test mostrano i vantaggi offerti dai cerchi larghi, anche se comportano un aumento della superficie frontale, che dal punto di vista aerodinamico è un elemento a sfavore.
I vantaggi, però, riguardano la riduzione delle turbolenze, che hanno un'incidenza significativa sulle prestazioni.
Su un cerchio stretto, uno pneumatico da 25 mm o 28 mm fuoriesce dal cerchio (con la classica forma “a pera”) e produce molte turbolenze, soprattutto perché oscilla leggermente sulla strada.
Sul cerchio largo, invece, le spalle della gomma mantengono un profilo più verticale, in linea con l’esterno del cerchio, creando una superficie frontale complessiva più piccola, che si sposta meno da un lato all'altro durante la pedalata ed è quindi più performante aerodinamicamente.
Quali pressioni?
Gomme larghe abbinate a cerchi larghi permettono di usare anche pressioni di gonfiaggio più basse, soprattutto se in configurazione tubeless. Questo consente di assorbire meglio le microsconnessioni della strada e perdere meno velocità, oltre che garantire maggiore comfort.
La pressione di gonfiaggio dipende da molti fattori, tra cui tipo di gomma, larghezza interna del cerchio, peso del ciclista.
La EF per le gare veloci utilizza gomme tubeless Vittoria Corsa Graphene 2.0 da 28 mm in abbinamento con ruote Vision Metron 55 SL con canale interno da 19 mm. Le nuove Metron SL 45 e 60 hanno invece canale da 21 mm.
La pressione di riferimento, che può variare leggermente da corridore a corridore e in base al percorso, è di 5,5 bar sull’anteriore e 6 bar sul posteriore in gara.
Fred Bassy, meccanico del team, suggerisce una pressione anche più bassa in allenamento, per massimizzare comfort e tenuta di strada.
Ma il tubolare resiste
Se configurazione tubeless e gomme più larghe sembrano ormai la soluzione migliore quando si cerca la massima velocità, non si può dire lo stesso per le tappe di alta montagna.
In questo caso sappiamo che molti Pro’ continuano a preferire il tubolare e basta osservare alcune foto per capire che anche corridori della EF-EasyPost non fanno eccezione.
A suo tempo ne avevamo parlato anche con il meccanico della INEOS-Grenadiers, che ci aveva spiegato che si tratta essenzialmente di una questione di peso.
Tra ruota e pneumatico ballano circa 200-300 grammi a favore della configurazione per tubolare, un bel vantaggio quando ci sono da affrontare dislivelli importanti.
Noi appassionati non abbiamo le stesse esigenze dei Pro', ma capire quali sono le soluzioni più usate, e perché, può aiutarci a effettuare la scelta più adatta alle nostre esigenze...
Qui sotto trovate un paio di contenuti di approfondimento che riguardano sempre la relazione larghezza gomma/larghezza interna cerchio:
Ma è vero che le gomme più larghe scorrono di più? Proviamo a spiegare
Larghezza del cerchio e scorrevolezza della gomma. Un test interessante...
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.