Cosa succede se mi capita di forare con il tubeless sulla bici da corsa?

E’ una domanda che sentiamo spesso tra coloro che si sono avvicinati da poco a questo sistema oppure sono in procinto di farlo, ma hanno ancora qualche dubbio.
Il tubeless è una tecnologia ormai collaudata da anni nel mondo della Mtb, ma ancora relativamente recente in quello delle bici da strada: è legittimo, dunque, avere qualche timore su cosa può succedere in caso di foratura.

Forare con il tubeless

Anche perché, diciamo la verità, sul tubeless se ne sentono di tutti i colori, specie da parte di chi, in realtà, non l’ha mai usato.
Delle complicazioni, è vero, ci possono essere. Ma di solito non si tratta dell’eventualità più frequente…
In questo articolo cercheremo di analizzare in modo sintetico i 4 scenari che si possono verificare nel caso in cui vi capiti di forare con il tubeless. 




Qualche raccomandazione importante

Prima di entrare nel vivo dell’articolo è bene ricordare qualche raccomandazione chiave, determinate sia per ridurre il rischio di forature, sia per evitare possibili complicazioni:

– Controllare periodicamente le condizioni e lo stato di usura dello pneumatico: una gomma molto usurata è più soggetta a forature.

– Tenere sotto controllo la quantità di liquido all’interno della gomma e ricordarsi di rabboccarlo periodicamente: il liquido è in grado di riparare velocemente i fori più piccoli, provocando solo una minima perdita di pressione, purché presente in quantità sufficiente. Ne abbiamo parlato nel dettaglio nell’articolo qui sotto:

Quanto liquido sigillante usare per le gomme tubeless da strada? E quanto dura?

– Portare sempre con sé del nastro isolante nero da elettricista oppure, per i più tecnici, un kit di plugs specifici per le riparazioni d’emergenza dei tubeless. In basso vedete l’immagine del kit realizzato da Effetto Mariposa, ma in commercio se ne trovano di vari marchi.

Forare con il tubeless

– Non dimenticare il kit con camera d’aria, levagomma e pompa (o bomboletta). Servono raramente, ma bisogna essere pronti a ogni evenienza.

– Valutare la possibilità di utilizzare mousse/inserti all’interno della gomma tubeless, specie per chi desidera ridurre al minimo i rischi e non vuole “sporcarsi le mani”. Pesano pochissimo e permettono di continuare a pedalare anche con gomma forata. Potrebbero rappresentare una soluzione definitiva, che evita i punti 3 e 4 che andremo a trattare di seguito. In questo articolo abbiamo testato quelle Andreani, ma ormai se ne trovano di tantissimi brand.

1- Ve ne accorgete solo a casa

Si tratta dell’eventualità più “fortunata” e anche di una delle più frequenti, specie se avete una quantità di liquido sufficiente all’interno dello pneumatico.
Il foro sulla gomma è talmente piccolo che il liquido lo ripara in modo quasi istantaneo, provocando una perdita di pressione minima e praticamente impercettibile.

Probabilmente durante la pedalata non vi accorgerete di nulla e vi renderete conto di aver forato solo una volta a casa, magari osservando qualche schizzo di lattice sulla parte posteriore del tubo piantone. Basterà pulirla con un panno e non ci sarà altro da fare, visto che in questi casi non serve nemmeno riparare la gomma.
E’ un’evenienza di cui abbiamo parlato in modo più specifico nell’articolo qui sotto:

E comunque oggi ho forato e me ne sono accorto solo a casa…

2- La pressione cala, ma il liquido vi porta a casa

Se il foro è più grande quasi sicuramente vi accorgerete di aver bucato, poiché sentirete il classico sibilo della gomma forata e vedrete il liquido schizzare.
L’alta pressione a cui sono gonfiate le gomme da strada può richiedere alcuni secondi prima che il liquido faccia il suo lavoro. Se siete fortunati, appena la pressione calerà un po’, il liquido riuscirà a sigillare il foro e l’aria smetterà di uscire.
In questi casi un po’ di perdita di pressione è inevitabile, ma dovreste comunque riuscire a tornare a casa. Ricordiamo, infatti, che con il tubeless è possibile pedalare anche a pressioni di 2 o 3 bar, ovviamente prestando un po’ di attenzione.

Se la situazione si è stabilizzata, sconsigliamo di rigonfiare la gomma con la bomboletta di CO2, poiché l’aumento repentino di pressione potrebbe far saltare il “tappo” che il liquido, seccandosi, ha formato all’interno del foro.

Forare con il tubeless

Prima di ripartire date una pulita al telaio e al cerchio con i guanti prima che il liquido si secchi.
Una volta a casa può essere opportuno smontare la gomma e ripararla con le apposite toppe.

Forare con il tubeless

3- Il foro è grande, serve metterci le mani

La situazione è simile a quella precedente, ma se il foro è troppo grande o non avete abbastanza liquido all’interno della gomma, quest’ultimo potrebbe far fatica a sigillare.
In questo caso è necessario “aiutarlo dall’esterno”.

La soluzione più artigianale è quella di tappare il foro con qualche giro di nastro isolante nero (quello da elettricista, per intenderci). Se scegliete questa opzione, nel proseguo dell’uscita moderate la velocità, perché il nastro isolante compromette la tenuta di strada. In caso di bici con freno tradizionale, ovviamente, non potrete usare il freno.

L’alternativa più ortodossa è quella di usare dei kit di riparazione per tubeless, costituiti da dei plugs (vermi in gomma) da inserire all’interno del buco attraverso un apposito strumento. Nel video qui sotto, realizzato da Muc-Off, viene spiegato come usarli:

Se la pressione è scesa troppo, sarà necessario rigonfiare la gomma, ma è sempre meglio non eccedere per non rischiare di far riaprire il foro.
Anche in questo caso, prima di ripartire pulite cerchio e telaio.

4- Sfortuna vera, occorre montare la camera d’aria

Si tratta della situazione più temuta e, in verità, di quella che potrebbe farvi maledire di aver scelto il sistema tubeless.
Ma anche di quella meno frequente.

Se il foro è molto grande, o il tubeless è tagliato, non c’è liquido che tenga.
Se non utilizzate le mousse, l’unica soluzione per tornare a casa è montare la camera d’aria (a meno che non abbiate una moglie/marito o un amico di buon cuore disposto a venirvi a prendere in macchina…).

La prima cosa da fare è smontare la valvola e mettersela in tasca per non perderla, visto che non costa poco.

A seguire si deve affrontare la parte più complicata, cioè smontare (e poi rimontare) il tubeless dal cerchio.
La difficoltà con cui si riesce ad eseguire questa operazione dipende dalla vostra manualità, ma anche dalla connessione ruota/pneumatico. In alcuni casi la gomma si toglie con le mani, in altri anche a noi è capitato di dover tirar giù una bella serie di imprecazioni.
Per fortuna, con le gomme più recenti e le ruote più moderne con canale largo, l’operazione è diventata via via più semplice.

La cosa importante da ricordare è che prima di iniziare a togliere la gomma dal cerchio, diversamente dal copertoncino, con il tubeless è necessario stallonare dalle spalle del cerchio entrambi i talloni della gomma e spostarli verso l’interno, ovvero nella gola del cerchio stesso. Senza eseguire questa operazione smontare una gomma tubeless è davvero complicato.

forare con il tubeless

A seguire si può pulire alla meglio lo pneumatico dal liquido e poi procedere a inserire la camera d’aria e rimontare la gomma, lasciando per ultima la zona in corrispondenza della valvola.
Nel caso di ruote hookless è bene non esagerare con la pressione.

Ci si sporca? Sì, inutile negarlo, ma d’altronde abbiamo detto che questa è l’evenienza più sfortunata…

Riparare o buttare la gomma?

Dipende dall’entità della foratura.
Nel primo caso analizzato in questo articolo, di solito, non serve fare nulla, perché il liquido sigilla il piccolo foro in via definita.
Nei casi 2 e 3 si può procedere a riparare lo pneumatico tubeless dall’interno, con le apposite toppe.
Nel caso 4 è bene controllare la gomma con il proprio meccanico di fiducia e decidere il da farsi. Se il taglio è davvero grande può essere più sicuro sostituirla.

Di come e quando riparare una gomma tubeless abbiamo parlato nell’articolo qui sotto:

Gomma tubeless forata? Ecco come ripararla in modo semplice e veloce