Oggi ho forato e me ne sono accorto solo a casa, notando degli schizzi di lattice sul retro del tubo piantone della bici.

Ovviamente ero con un pneumatico tubeless (il GoodYear Eagle F1, per la precisione) e durante la marcia non ho percepito nulla, nemmeno una minima perdita di pressione.
Solo ispezionando la gomma, dopo aver concluso l’allenamento, sono riuscito a trovare il foro (tra l’altro un taglio bello grande).

oggi ho forato

“Beh, se eri col tubeless è normale”, mi hanno subito fatto notare i colleghi biker di MtbCult.it
Per me che pedalo da tanti anni su strada, invece, la cosa non era poi così scontata, anche se ormai da diverso tempo mi sono “convertito” all’uso delle gomme tubeless.

Per questo l’ho trovato uno spunto interessante per tornare a parlare di tubeless per le bici da corsa, visto che su strada ancora c’è un certo scetticismo, soprattutto su cosa può succedere in caso di foratura.

Di pregi e difetti degli pneumatici tubeless abbiamo parlato diverse volte, come nell’articolo in basso, dunque qui ci concentreremo solo sul discorso forature.

VIDEO – Gomme tubeless per bici da strada: pro-contro e il montaggio




NEL 90% DEI CASI SOLO VANTAGGI
Prima di tutto occorre sottolineare che con un buon pneumatico tubeless si fora meno, poiché viene eliminato quasi del tutto il rischio di pizzicare.
Ma come si dice, “Shit Happens” e di bucare può capitare comunque…

Il grande vantaggio del sistema tubeless sta nel fatto che, se il foro non è di dimensioni troppo abbondanti, il liquido sigillante che si trova all’interno della gomma lo chiuderà in pochi secondi.
Se siete fortunati, come nel mio caso, potreste non accorgervene per niente, almeno fino al rientro a casa.

Quasi sempre un po’ di lattice schizza sulla bici e il consiglio è di pulirlo con un po’ di acqua calda appena rientrati a casa, perché una volta asciugato diventa davvero rognoso da togliere.
Affinché il lattice possa svolgere correttamente la sua funzione, è necessario rabboccarlo periodicamente, per evitare che si asciughi completamente all’interno della gomma.

La durata dipende dal tipo di prodotto e dalle condizioni climatiche, ma in genere si può fare un piccolo reintegro tramite la valvola ogni 2 o 3 mesi.

oggi ho forato

Se il foro è particolarmente grosso, invece, potreste notare il lattice che schizza dalla gomma, senza riuscire a tappare il buco anche a causa della pressione che è decisamente più elevata rispetto agli pneumatici da mtb.

La faccenda in questo caso si fa più complicata, ma potreste provare un’ultima soluzione prima di disperare: girare un po’ di nastro isolante da elettricista (sempre utile da avere con sé) su cerchio e gomma, in corrispondenza del foro, che aiuterà il liquido nella sua funzione.
Una soluzione “vecchio stile”, che si usava già per i tubolari, ma che può servire per tornare a casa.

oggi ho forato

E SE IL LATTICE NON DOVESSE BASTARE?
Se anche il nastro isolante non dovesse essere risolutivo, significa che siete stati sfortunati e che per qualche istante rischierete di maledire il giorno in cui avete scelto di montare il tubeless al posto della camera d’aria.

In questo caso, infatti, non resta che smontare gomma e valvola tubeless e inserire all’interno dello pneumatico la camera d’aria di scorta, esattamente come si fa con il copertoncino “tradizionale”.

oggi ho forato

Niente di particolarmente complicato, insomma, se non fosse per la presenza del lattice (sicuramente vi sporcherete) e per la difficoltà che può presentarsi nello smontare e rimontare la gomma tubeless su alcuni cerchi (a onor del vero, sulle ruote moderne è diventato sempre più semplice, ma dipende dal tipo di gomma).

Cosa fare una volta a casa?
Se il liquido non è riuscito a sigillare la foratura significa che il danno è troppo grosso e il tubeless va buttato?
Per fortuna, in genere, non è così, poiché il tubeless si può riparare applicando delle pezze specifiche all’interno della gomma che permettono di continuare ad usarla, ma di questo parleremo in un altro articolo.

CONSIGLI UTILI
Come avete visto, nella maggior parte dei casi il tubeless può permettere di uscire “indenni” da una foratura.
Tuttavia, per far sì che il sistema possa funzionare e per non rischiare di rimanere a piedi è sempre bene ricordare questi piccoli consigli:

– rabboccare periodicamente il liquido sigillante (o almeno controllare che quello presente nella gomma non si sia completamente seccato);
– rispettare le pressioni di esercizio riportate su gomma e cerchio;
– avere sempre con sé del nastro isolante in caso di emergenza;
– pulire il liquido schizzato su bici, abbigliamento e scarpe il prima possibile;
– avere sempre con sé camera d’aria di scorta, levagomma e pompa (o bomboletta di Co2), nella malaugurata ipotesi in cui il liquido non riesca a chiudere il foro.

QUI trovate altri articoli che parlano di tubeless sulle bici da corsa.