Abbiamo approfondito le differenze tra diverse tipologie di cerchio attualmente in commercio: hookless, mini hook e con uncino. C’è però un altro aspetto importante da considerare, ovvero, l’evoluzione della gomma.

Ruota e pneumatico da qualche anno incrociano i relativi percorsi di sviluppo. Alcune aziende, tra cui Schwalbe, lavorano addirittura in sinergia con i produttori delle ruote (vedi il caso Syncros Capital SL) condividendo risorse, dati e piattaforme di sviluppo.

Le ruote Syncros Capital SL 60 Aero allestite con copertura Schwalbe Pro One Aero. Foto: Michal Cerveny

Parafrasando un detto popolare potremmo dire che questo approfondimento non mira a stabilire se “è arrivata prima la ruota o il copertone tubeless”.
L’obiettivo è capire come si è evoluta la costruzione dello pneumatico dedicato alle bici da strada per adeguarsi alle caratteristiche dei cerchi moderni e quali sono le prospettive future.

A tal proposito abbiamo fatto qualche domanda a Schwalbe.
L’azienda tedesca fondata che nel 1922 ha messo a segno un fatturato da 335 milioni di euro di euro, è stata tra le prime a mettere a punto una carcassa tubeless nel 2002.

evoluzione della gomma
La sede di Schwalbe a Reichshof. Foto: Schwalbe

Dal rim brake ai freni a disco: l’elasticità

Il vero punto di svolta per Schwalbe arriva nel 2015 con la gomma Pro One Tubeless Easy (foto sotto).
Lo pneumatico pesa ben 70 grammi in meno rispetto agli pneumatici tubeless della precedente generazione. Nella relativa nota stampa Peter Krischio, Product Manager Schwalbe Race Gravel Cross, è laconico: «Ora è giunto il momento per un cambiamento del sistema ruota».

Sullo sfondo le prime applicazioni dei freni a disco sulle bici da strada con i canali interni delle ruote che iniziano ad allargarsi.

Certo, all’epoca sul mercato il tubeless non era una novità.
Le coperture però prevedevano uno strato interno in butile (lo stesso materiale delle comuni camere d’aria) che rendeva la struttura “legnosa”, poco flessibile, difficile da montare e meno resistente alle perdite d’aria.

L’elasticità della gomma è diventata così il primo obiettivo da perseguire per ogni produttore.

Foto: Michal Cerveny

L’evoluzione della gomma tubeless e gli standard E.T.R.T.O. 

Tra il 2020 ed il 2022 cambia il modo di costruire i cerchi.
Alcuni produttori tra cui Campagnolo, Fulcrum e Miche riducono l’uncino di ritenzione (arriva il mini hook), mentre alcuni marchi americani (es. Zipp e Enve) addirittura lo aboliscono: nasce lo standard hookless.

Su strada domina la gomma da 25 mm (700x25c).

Il cerchio con spalla mini hook della Fulcrum Rapid Red Carbon.

Nel mentre i produttori di pneumatici sviluppano coperture che ospitano cerchietti (ovvero la parte che va a tallonare la copertura sulla spalla del cerchio) dotati di caratteristiche differenti per materiale e lavorazione.

Il materiale di base è sempre lo stesso. Per la costruzione del cerchietto vengono impiegate per lo più fibre aramidiche che in alcuni casi non si dimostrano affidabili al punto da innescare il deragliamento della gomma.
La questione finisce per generare grattacapi e rischi per l’utente finale.

evoluzione della gomma
Foto: Schwalbe

A questo punto l’European Tyre and Rim Technical Organisation (E.T.R.T.O.) cerca di arginare la situazione e fissa il tetto massimo di 5 bar come pressione massima consentita per le coperture idonee all’utilizzo su cerchi hookless.

L’ente prescrive anche altri cambiamenti: la misura nominale dello pneumatico di riferimento passa da 26 a 28 mm. A variare è anche la base per la relativa rilevazione della sezione, ovvero il canale interno: si passa da 15 a 19 mm. In sostanza una copertura da 28 mm deve essere tale su cerchio con canale interno da 19 mm.
Inoltre, la dimensione minima dell’uncino del cerchio, ove presente, viene fissato a 0,8 mm (vedi immagine sotto).

Nel 2021 sempre più produttori di pneumatici diventano membri dell’E.T.R.T.O. ed il dibattito si infiamma al punto che la maggioranza dei membri, in forma anonima, vota a fine primavera di quest’anno una raccomandazione dai toni conservativi: sezione minima della gomma pari a 29 mm su ruote crotchet (uncino e mini hook) con canale interno da 25 mm.

Ne avevamo parlato anche in occasione di questo test.

TEST – Ruote Reserve 40|44: sorprendente mix tra comfort e prestazioni

Una raccomandazione, quindi, non un obbligo.
Tutto questo perché alcuni produttori, tra cui Schwalbe, dimostrano la tenuta del cerchietto dello pneumatico da 28 mm anche su cerchio da 25 mm.

Il dibattito è fitto anche attorno i cerchi hookless.
E.T.R.T.O. ad oggi consiglia una gomma da almeno 30 mm su cerchi da 25 mm in barba alla resa aerodinamica ed alla velocità. Un suggerimento che non piace ad alcuni marchi di ruote (Hunt ad esempio) che rivendicano il “primato performance” della gomma da 28 mm.

Il caso delle ruote Syncros Capital SL dipinge un quadro della situazione che è tutto tranne che uniforme. In occasione della presentazione prodotto andata in scena in Svizzera, abbiamo pedalato le Capital SL dotate di cerchio con spalla hookless allestite con la nuova copertura Schwalbe Pro One Aero da 28 mm!

Tenute maggiori che dipendono da due fattori

Cerchietti con base più squadrata per consentire una maggior aderenza della copertura tra gobba a spalla.

La sezione di un cerchio hookless. Foto: Schwalbe

Impiego dello Zylon nella costruzione dei cerchietti. Un polimero sintentico termoindurente 1,6 volte più forte del Kevlar sviluppato dalla statunitense SRI International negli anni ’80 e sviluppato dalla Toyobo Corporation per diverse applicazioni (giubbotti antiproiettile, visiere caschi, sartie di bordo delle imbarcazioni, paracaduti per Rover aerospaziali, etc.).

Una bobina di Zylon. Foto: swift-fiber.com

La miglior combinazione secondo Schwalbe

In linea generale la configurazione del sistema ruota deve essere sempre identificata sulla base della destinazione d’uso e delle caratteristiche del ciclista.

A conti fatti le recenti raccomandazioni E.T.R.T.O. mirano a mettere un intervallo di 5 mm tra la dimensione del canale interno e la sezione minima della copertura, ma una soluzione definitiva sembra essere lontana.

Per Schwalbe sui cerchi moderni la gomma da 30 (o addirittura da 32 mm) offre il miglior rapporto tra prestazioni di guida e peso dello pneumatico. Senza dimenticare che uno pneumatico da 30 mm diventa più veloce di una gomma da 28 mm su fondo irregolare.

Allo stesso tempo la gomma da 28 mm è ben lontana dall’andare in pensione: rimane la sezione minima contemplata in ambito racing sulle ruote con canale largo (>22 mm). Una combinazione, quest’ultima, che innesca l’aumento del volume dello pneumatico fino a raggiungere una sezione reale da 30 mm.

La Endurace CFR allestita con ruote DT Swiss ERC 1100 Dicut. Il canale interno è da 22 mm. Copertura Schwalbe Pro One da 30 mm all’anteriore, 30 mm al posteriore.

Il punto di vista dell’azienda tedesca sull’abbinamento tra cerchio hookless e copertura Schwalbe Tubeless Easy (TLE) è chiaro: sezione minima della gomma pari a 28 mm e cerchio con canale interno di almeno 22 mm.

Il sistema TLE è sicuro ed efficiente abbinato a qualsiasi spalla cerchio. L’Azienda ci ha rivelato che i test di resistenza vengono eseguiti portando la pressione su cerchio hookless addirittura a 8 bar.

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Il laboratorio test Schwalbe. Foto: Schwalbe

Cerchi moderni ed evoluzione della gomma: in conclusione

I parametri di riferimento E.T.R.T.O. li abbiamo descritti sopra e possiamo dire che il quadro è ben lontano dall’essere chiaro ed esaustivo.

Cosa fare quindi in caso di dubbi e situazioni limite?
Ad esempio: “Posso montare la gomma da 28 mm su un cerchio da 25 mm?”. Il consiglio è sempre quello di consultare le disposizioni fornite dal produttore della ruota e dello pneumatico per quanto riguarda la compatibilità e le pressioni d’esercizio.

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Foto: Michal Cerveny

Tra una raccomandazione e l’altra c’è una sola certezza: l’istituzione di settore deve sbrogliare in fretta la matassa normativa.
Nel mentre una maggior consapevolezza da parte di ogni ciclista e degli operatori del settore sembra essere l’unica strada per pedalare in tranquillità ed in totale sicurezza.

Per rimanere in tema… Qui sotto tutte le differenze tra cerchi hookless, mini hook e con uncino.

Quanti tipi di cerchio esistono? Cosa cambia tra hookless, mini hook e con uncino