Nuove ruote Syncros Capital SL: monoscocca e cerchio hookless da 25 mm

Giovanni Bettini
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Nuove ruote Syncros Capital SL: monoscocca e cerchio hookless da 25 mm

Giovanni Bettini
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2018. Syncros lancia sul mercato le ruote Silverton SL. Dedicate alla mountain bike, si fanno subito notare grazie ai successi di Nino Schurter e non solo... A distanza di qualche mese, nel 2019, arrivano le ruote strada Capital 1.0. Fino ad oggi. Una data che segna un nuovo importante capitolo per il marchio che Scott ha acquisito da Tom Ritchey all'inizio del 2012. Un capitolo che parla delle nuove ruote Syncros Capital SL.

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La Scott Foil allestista con le ruote Syncros Capital SL con altezza cerchio da 60 mm. Foto: Michal Cerveny

Una novità che abbiamo avuto il privilegio di provare in anteprima in occasione di un evento organizzato da Scott presso la sede centrale di Givisiez (Svizzera, foto sotto) a pochi chilometri da Friburgo.

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Foto: Michal Cerveny

Le ruote presentano una spalla senza uncino (hookless o Tubeless Straight Side).
Due le altezze cerchio disponibili: 40 mm (foto sotto) e 60 mm (foto sopra).



Costruzione monoscocca

Il progetto Capital SL è strettamente legato alla ruota Mtb Silverton SL.
Al di là dei successi di Schurter è la tecnica costruttiva a tracciare un nuovo confine nel campo delle ruote strada d'alta gamma in fibra di carbonio.

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Le Capital SL. Foto: Michal Cerveny

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Parliamo a tutti gli effetti di una ruota monoscocca: cerchio, raggi e flange provengono da un unico stampo.
Una costruzione continua che definisce anche un nuovo schema di montaggio.

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Foto: Ajax Salvador

Nessun nipplo, 16 raggi ad innesto diretto (su ruota anteriore e posteriore) il cui incrocio diventa parte integrante della struttura grazie ad una laminazione sovrapposta.

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Foto: Ajax Salvador

A tutto questo si aggiunge un corpo mozzo messo a punto da DT Swiss che viene incollato in un secondo momento alle flange attraverso adesivo epossidico bicomponente studiato per l'assemblaggio strutturale di alluminio e fibra di carbonio.

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Foto: Ajax Salvador

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Foto: Ajax Salvador

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I componenti del mozzo posteriore. Foto: Michal Cerveny

Il cambio di prospettiva a questo punto diventa più che evidente.
In genere siamo abituati a concepire la ruota come un insieme di componenti dove l'alta qualità fondamentalmente deriva dalla bontà di ogni singolo elemento.

Le nuove ruote Syncros Capital SL sconvolgono il dogma della tradizione che su strada è sempre più difficile da sfatare. E non si tratta solo di tecnica...
Qui basta pensare ai raggi che sono letteralmente fusi nella struttura e "tensionati" all'inizio della lavorazione. Una fase che coincide con la stesura dei tessuti di fibra di carbonio all'interno dello stampo.

ruote Syncros Capital SL

Foto: Ajax Salvador

Inoltre, se una ruota tradizionale viene assemblata a partire dai raggi che vengono inseriti nel mozzo e successivamente innestati nel cerchio e messi in trazione/compressione, qui si inizia a parlare di sistema.

Ogni parte si conosce fin dal principio e proviene dal medesimo progetto. Solo nelle fasi finali è previsto l'ingresso di un componente esterno (corpo mozzo) pensato comunque per non essere del tutto estraneo.

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Foto: Ajax Salvador

Il primo riflesso di questo unicum ingegneristico è il peso: 1.290 gr la coppia per la versione da 60 mm.
Le ricadute di quello che Syncros definisce Monocoque Wheel System (MWS) sono però più ampie.

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Foto: Michal Cerveny

Lo "scivolo aerodinamico" delle ruote Syncros Capital SL

Cinque anni di sviluppo coordinato da quattro responsabili prodotto e otto ingegneri. Una vera e propria squadra speciale reclutata per mettere su strada una ruota monoscocca figlia del processo produttivo brevettato da Syncros.
Tra questi cervelli c'è anche un italiano, Nicolo Martinello, Syncros Product Manager che vanta un CV di spessore nella progettazione delle ruote grazie anche alle esperienze in Campagnolo e Deda Elementi.

L'ipotesi progettuale di Syncros poggia sulla verifica delle reazioni della ruota alle situazioni più gravi e critiche una volta su strada.
Anche grazie ai dati forniti dal team DSM i tecnici hanno definiscono un intervallo d'angoli di imbardata (da -20° a +20°) utile per costruire una vera e propria matrice in grado di definire il protocollo test.

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Qui emerge una prima evidenza: il di una ruota risulta più rilevante quando le forze di resistenza sono del tutto, o quasi del tutto, frontali.

Si arriva così al secondo stadio dello sviluppo: l'identificazione delle forme grazie a cicli di fluidodinamica computazionale (CFD).
Vengono prese in considerazione quasi 200 configurazioni che vanno a popolare un archivio file piuttosto corposo: 5TB. E come avviene sempre di più le soluzioni meritevoli d'attenzione entrano in galleria del vento.

ruote Syncros Capital SL

Foto: Michael Riehle

Qui Syncros costruisce una ruota modulare caratterizzata da un cerchio con un'anima metallica che replica il medesimo canale interno (25 mm) delle ruote attuali. I raggi sono rivestiti di resina per copiare in tutto e per tutto i punti di snodo e gli innesti.

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Foto: Michael Riehle

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Foto: Michael Riehle

I test si concentrano su due dimensioni: resistenza traslazionale e resistenza rotazionale.

La prima si ferisce alle forze aerodinamiche opposte alla direzione di marcia che incidono maggiormente sul rallentamento del ciclista. La resistenza rotazionale, invece, descrive tutti gli attriti aggiuntivi generati dai componenti rotanti durante il moto. I raggi di conseguenza sono gli elementi più delicati.

ruote Syncros Capital SL

Foto: Michael Riehle

Per misurare la resistenza rotazionale Syncros arriva a costruire un supporto che contiene un motorino elettrico in grado di lanciare la ruota. Il tutto è agganciato ad un sensore di coppia e ad una bilancia nascosta sotto la superficie della galleria del vento.

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Foto: Michael Riehle

Emerge così un dato interessante. La resistenza rotazionale è inferiore del 15% rispetto a ruote standard con raggi in acciaio. Un risultato che si ottiene anche per via dell'incrocio sovrapposto e l'assenza di nippli che creano un vero e proprio scivolo aerodinamico.

Qui sotto altre interessanti comparative che mettono a confronto le nuove ruote Syncros Capital SL da 40 e 60 mm con alcuni modelli della concorrenza. Le curve dimostrano un sostanziale vantaggio.

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In galleria del vento Syncros ci è entrata con Schwalbe che ha messo a punto per l'occasione una nuova copertura: Schwalbe Pro One Aero. Gomma anteriore e posteriore presentano caratteristiche differenti con la spalla studiata per creare una sezione aerodinamica ottimizzata su cerchi hookless.

Nuovo Schwalbe Pro One Aero: il ritorno della gomma differenziata

Quel peso record che parte da lontano

Oltre la resa aerodinamica Syncros si è posta più di qualche domanda anche riguardo tenuta e sicurezza della struttura.

L'analisi delle forze applicate dal ciclista sulla ruota non è un aspetto banale perché non è possibile ad oggi misurare lo stress direttamente su ogni porzione del cerchio.
Per far ciò gli ingegneri hanno messo a punto uno speciale sensore montato all'interno del mozzo funzionale alla raccolta dati.

ruote Syncros Capital SL

Foto: Maxime Rambaud

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Foto: Maxime Rambaud

Dati che poi sono stati esaminati per definire l'adeguata rigidezza radiale e la corretta elasticità verticale qualità meccanica che permette alla ruota di non collassare alla prima buca.

L'Analisi degli Elementi Finiti (FEA) ha così portato a definire anche la giusta laminazione del cerchio. Il carico di rottura dopo questa operazione è passato dal 5% al 35% oltre la soglia di sicurezza stabilità dalle normative.

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Valutazioni che di riflesso hanno giocato un ruolo cruciale sulla scelta dei tessuti da applicare all'interno dello stampo.

Il risultato finale in termini di peso (sotto una comparativa) è notevole.

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In sintesi...

  • Fino a -20% d'inerzia rotazionale rispetto alle ruote tradizionali.
  • +35% di resistenza del raggio in carbonio rispetto al raggio in acciaio.
  • Resistenza rotazionale ridotta del 15% rispetto ai raggi tradizionali.
  • -7% di resistenza aerodinamica rispetto alla concorrenza grazie alla costruzione Monocoque Wheel System.

ruote Syncros Capital SL

Specifiche tecniche

Le ruote Syncros Capital SL Aero (60 mm) e Capital SL (40 mm) sono la punta di diamante di un'offerta commerciale che descrive altre due famiglie prodotto che ereditano dalla serie regina il cerchio in fibra di carbonio.

Capital SL Aero rear

Capital SL rear

Capital 1.0s Aero, Capital 1.0s (foto sotto), Capital 1.0 Aero e Capital 1.0 completano la gamma prodotto proponendo uno schema di montaggio tradizionale che prevede raggi in acciaio montati su nippli.

Il canale interno è da 25 mm ad eccezione delle ruote anteriori delle versioni aero che prevedono un canale da 23 mm per ottimizzare la resa aerodinamica.

Di seguito tutti i dettagli.

Capital 1.0s Aero rear

Capital 1.0s rear

Capital SL Aero
Materiale: fibra di carbonio
Cerchio e raggi: Monocoque Wheel System, hookless
Altezza cerchio: 60 mm
Canale interno: 23 mm anteriore, 25 mm posteriore
Nippli: -
Mozzi: DT Swiss 240 custom, DB, Ratchet EXP (posteriore)
Destinazione d'uso: strada, gravel
Accessori inclusi: sacca e valvola tubeless 80 mm
Peso: 1.290 gr (590 gr anteriore, 700 gr posteriore)

ruote Syncros Capital SL

Capital SL Aero rear 2

Capital SL
Materiale: fibra di carbonio
Cerchio e raggi: Monocoque Wheel System, hookless
Altezza cerchio: 40 mm
Canale interno: 25 mm anteriore, 25 mm posteriore
Nippli: -
Mozzi: DT Swiss 240 custom, DB, Ratchet EXP (posteriore)
Destinazione d'uso: strada, gravel
Accessori inclusi: sacca per ruota anteriore e posteriore + valvole tubeless 60 mm
Peso: 1.170 gr (540 gr anteriore, 630 gr posteriore)

Capital SL front 2

ruote Syncros Capital SL

Capital 1.0s Aero
Cerchio: fibra di carbonio, hookless
Altezza cerchio: 60 mm
Canale interno: 23 mm anteriore, 25 mm posteriore
Nippli: DT Swiss Pro Lock
Raggi: DT Swiss Aerolite Straightpull
Mozzi: DT Swiss 240s custom, DB, Ratchet EXP (posteriore)
Destinazione d'uso: strada, gravel
Accessori inclusi: valvole tubeless 80 mm
Peso: 1.470 gr (690 gr anteriore, 780 gr posteriore)

Capital 1.0s Aero front 2

Capital 1.0s Aero rear 2

Capital 1.0s
Cerchio: fibra di carbonio, hookless
Altezza cerchio: 40 mm
Canale interno: 25 mm anteriore, 25 mm posteriore
Nippli: DT Swiss Pro Lock
Raggi: DT Swiss Aerolite Straightpull
Mozzi: DT Swiss 240s custom, DB, Ratchet EXP (posteriore)
Destinazione d'uso: strada, gravel
Accessori inclusi: valvole tubeless 60 mm
Peso: 1.335 gr (620 gr anteriore, 715 gr posteriore)

Capital 1.0s front 2

Capital 1.0s rear 2

Capital 1.0 Aero
Cerchio: fibra di carbonio, hookless
Altezza cerchio: 60 mm
Canale interno: 23 mm anteriore, 25 mm posteriore
Nippli: Syncros
Raggi: Syncros Straightpull
Mozzi: Syncros, DB
Destinazione d'uso: strada, gravel
Accessori inclusi: valvole tubeless 80 mm
Peso: 1.630 gr (740 gr anteriore, 890 gr posteriore)

Capital 1.0 
Cerchio: fibra di carbonio, hookless
Altezza cerchio: 40 mm
Canale interno: 25 mm anteriore, 25 mm posteriore
Nippli: Syncros
Raggi: Syncros Straightpull
Mozzi: Syncros, DB
Destinazione d'uso: strada, gravel
Accessori inclusi: valvole tubeless 60 mm
Peso: 1.480 gr (660 gr anteriore, 820 gr posteriore)

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Foto: Michal Cerveny

La garanzia è di anni due.
Syncros offre il crash replacement nei tre anni successivi all'acquisto con le seguenti condizioni.

1° anno | 50% di sconto dal prezzo di listino
2° anno | 30% di sconto dal prezzo di listino
3° anno | 20% di sconto dal prezzo di listino

Disponibilità 

Le nuove ruote Syncros Capital SL, Capital 1.0s e Capital 1.0 con le relative versioni Aero saranno disponibili a partire dal mese di settembre.

Prezzi

Capital SL Aero: 4.199,80 euro
Capital SL: 3.999,80 euro

Capital 1.0s Aero: 2.399,80 euro
Capital 1.0s: 2.199,80 euro

Capital 1.0 Aero: 1.699.80 euro
Capital 1.0: 1.599,80 euro

ruote Syncros Capital SL

Foto: Michal Cerveny

Ruote Syncros Capital SL: prime impressioni in sella

In occasione dell'evento di presentazione organizzato presso la sede Scott a Givisiez (Svizzera) ho avuto l'opportunità di testare le Capital SL Aero e le Capital SL allestite con le coperture Schwalbe Pro One Aero da 28 mm.

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Foto: Michal Cerveny

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Foto: Michal Cerveny

Due le uscite per un totale di 110,km e 1.542 metri di dislivello.

Ho pedalato sempre sulla stessa bicicletta (Scott Addict, foto sotto) andando a cambiare solo le ruote. Non ho però percorso le stesse strade anche se c'è da dire che nei dintorni di Givisiez il paesaggio tende ad essere collinare, piuttosto omogeneo con un vento sempre presente e caratterizzato da un'intensità moderata.

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La bici utilizzata nel corso delle due uscite allestita con le Capital SL Aero. Foto: Michal Cerveny

Nel corso della prima uscita ho messo alla prova le Capital SL da 40 mm.

Ho percepito fin dai primi istanti una bicicletta molto pronta e reattiva, sensibile ad ogni minimo cambio di direzione al punto da confermare dentro di me ancora una volta la convinzione che oggi è meglio stare alla larga da questo tipo soluzioni tecniche se non si ha una discreta esperienza ed una consolidata abilità di guida.

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Foto: Michal Cerveny

La risposta sullo scatto secco in salita ha messo in evidenza una reattività che non avevo sperimentato da nessun'altra parte nemmeno sulle ruote Newmen montate sulla Cube Litening Air che presenza cerchio in carbonio (altezza 50 mm) e raggi sempre in carbonio montati però su nippli.

Differenze che emergono in maniera evidente solo quando si va ad alzare l'asticella della prestazione.
Pedalando ad andatura tranquilla è difficile rilevare differenze in termini di prestazione. In questo frangente a rimanere costante è l'elevata maneggevolezza che restituisce un mezzo molto agile.

Su tratti lanciati e veloci ho riscontrato però delle turbolenze che hanno finito per creare un po' d'instabilità senza andare comunque a compromettere la sicurezza.

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Foto: Michal Cerveny

La versione Aero tende, invece, ad essere un più progressiva e più stabile in ogni condizione ed a tutte le velocità. A discapito dell'alto profilo sono sembrate meno soggette allo sbandamento.

Leggermente meno reattiva sullo scatto secco rispetto alla sorella da 40 mm, ma pur sempre un gradino sopra a ruote di pari categoria dotate di schema montaggio classico.

ruote Syncros Capital SL

Foto: Michal Cerveny

Premesso che mi piacciono le bici reattive per via del passato agonistico, la configurazione con la ruota da 40 mm l'ho trovata troppo nervosa. Forse qualche chilometro in più avrebbe aiutato a sciogliere i dubbi.

Rimanete sintonizzati per il test delle nuove ruote Capital SL Aero ?.

ruote Syncros Capital SL

Foto: Michal Cerveny

Per maggiori informazioni: syncros.com/it

Foto in apertura: Michal Cerveny

Qui tutte le news, gli approfondimenti ed i test riguardanti Syncros.

Qui sotto i dettagli della prima generazione prodotto Capital 1.0 presentate nel 2019.

Nuove Ruote Syncros Capital 1.0, in carbonio da strada e Gravel

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Sull'autore
Giovanni Bettini

"I poveri sono matti" diceva Zavattini. Anche i ciclisti oserei dire. Sono diventato "pazzo" guardando Marco Pantani al Tour de France 1997 anche se a dire il vero qualcosa dentro si era già mosso con la mitica tappa di Chiappucci al Sestriere. Prima le gare poi le esperienze in alcune aziende del settore e le collaborazioni con le testate specializzate. La bici da strada è passione. E attenzione: passione deriva dal greco pathos, sofferenza e grande emozione.

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