459 metri in più del belga Victor Campenaerts (Lotto Soudal).
Daniel Bigham fa il Record dell’Ora e porta l’asticella a 55,548 km.
Il trentenne ciclista britannico ha fissato oggi pomeriggio il nuovo primato sulla pista del velodromo coperto di Grenchen, in Svizzera, località che ospita il quartier generale di BMC.

Bigham fa il Record dell'Ora
Foto: @eltoromediadotcom

Bigham è ufficialmente un atleta Elite e fino allo scorso anno militava nella formazione Continental Ribble Weldtite Pro Cycling.

Da quest’anno è Performance Engineer del team INEOS-Grenadiers: il suo lavoro è dedicato ai materiali. Obiettivo: testare ed identificare le migliori soluzioni tecniche. Dalla Roubaix fino al… Record dell’Ora.
Il suo ruolo era emerso in maniera evidente durante la nostra chiacchierata con Diego Costa, capo meccanico della formazione britannica.

Foto: @eltoromediadotcom

Daniel da oggi è il nuovo detentore del Record dell’Ora, ma è il suo curriculum non solo sportivo a rivelare che questo tentativo (ben riuscito) non è stato programmato a caso.

Oltre ad avere le gambe, Bigham ha una laurea in Ingegneria dell’Autoveicolo con specializzazione nel Motorsport e vanta esperienze di un certo spessore: dal team F1 Mercedes AMG Petronas alla galleria del vento Drag2Zero (di proprietà Mercedes F1).
Inoltre, è fondatore e titolare di WattShop, azienda che si occupa dello sviluppo e della commercializzazione di accessori e componenti ad alte prestazioni per il ciclismo.

Foto: @eltoromediadotcom

Senza dimenticare le collaborazioni con i team Canyon//SRAM Racing, Jumbo-Visma e la Danmarks Cykle Union per la quale ha curato dal punto di vista dei materiali il progetto Tokyo 2020 dell’inseguimento a squadre.
Bigham, inoltre, ha partecipato a progetti d’alta prestazione come l’evento Pho3nix Sub7 Sub8 che ha definito i nuovi confini del triathlon Ironman ed il Record dell’Ora britannico (battendo il primato di Bradley Wiggins).

Bigham fa il Record dell’Ora e sa già che tra non molto qualcuno a lui vicino lo batterà?

Quella Pinarello prototipo di Bigham…

Bocche cucite in Viale della Repubblica a Villorba (Tv). Pinarello non si sbilancia, ma i segnali sono chiari.
La bici è un progetto esclusivo ed inedito. I primi contributi in fase di sviluppo sono arrivati proprio da Bigham che ha messo mano alla trasmissione con una guarnitura che non a caso è marchiata WattShop. Corona anteriore 64, pignone posteriore da 14 denti.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Princeton CarbonWorks (@princetoncarbonworks)

Dietro allo sviluppo delle forme c’è poi la mano di Nablaflow, realtà che vede tra i fondatori un italiano: Luca Oggiano che avevamo intervistato ad inizio luglio.
Luca è Principal Aerodynamicist del team INEOS-Grenadiers ed ha giocato un ruolo determinante nello sviluppo della nuova Bolide F e del body Bioracer utilizzato per questo primato.

Ganna e i test con Aerocloud. Le simulazioni CFD oggi alla portata di tutti

In sostanza Bigham lavora sui materiali, dalla bici all’abbigliamento mentre Oggiano (che oggi era sulla pista di Grenchen) mette a punto le simulazioni CFD (fluidodinamica computazionale, ndr), dirige le operazioni in galleria del vento e si occupa della resa complessiva dell’insieme.

Sulle ruote Princeton Carbon, anch’esse prototipo, Bigham ha montato le coperture tubeless Grand Prix 5000 TT TdF Limited Edition, più leggere di 35 g rispetto ai pneumatici Grand Prix 5000 S TR. Riguardo il manubrio c’è più di qualcosa in comune con la Bolide F…
A completare l’allestimento i pedali Speedplay e la sella ISM Performance Narrow.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Dan Bigham (@danbiggles)

In casa INEOS, la questione Record dell’Ora è un affare piuttosto serio ed è bastata una nostra sbirciata dietro le quinte per avere solo un minima idea della rete di menti, dati e collaborazioni che sostiene il progetto Record dell’Ora.

Il tentativo di Bigham è sempre stato tenuto sotto traccia fino a pochi giorni fa.
Noi ancora questa primavera eravamo venuti a conoscenza di questo assalto ed avevamo chiesto un’intervista a cui lo staff INEOS non ha voluto dar seguito.

Foto: @eltoromediadotcom

Un “protezionismo” che proviene da più parti e che sembra orientato a preparare il terreno per un nuovo tentativo: più imponente ed importante quantomeno a livello mediatico (con tutto il rispetto per Dan). L’auspicio è che presto o tardi il nuovo Record porti la firma del nostro Filippo Ganna.

Se volete rivedere l’impresa di Dan Bigham schiacciate play qui sotto e buona visione!

Foto in apertura: @eltoromediadotcom