Approfittando delle ferie estive siamo stati a provare il percorso de La Gialla Cycling GF Strada, ossia uno dei tanti eventi che faranno da contorno all’Italian Bike Festival 2022 (9, 10, 11 Settembre – Misano World Circuit).

La Gialla Cycling, di fatto, prende il posto di quella che in passato era la Misano Bike.
Poco meno di 100 chilometri che si sviluppano tra Romagna e Marche, in un continuo susseguirsi di su e giù senza respiro. Non ci sono salite lunghissime o impossibili, ma vi possiamo già anticipare che di pianura ce ne sarà davvero poca: giusto qualche chilometro nelle fasi iniziali e finali.

Dal punto di vista tecnico potremmo dire che somiglia tanto al finale di una classica del Nord: è esigente, ma molto divertente. E non mancherà neanche un breve tratto di sterrato
Il dislivello rilevato è di 1.760 metri, tutto concentrato negli 80 chilometri centrali.
Ricordiamo che oltre alla classifica finale ci sarà anche una speciale classifica per la cronoscalata di Gemmano.

Dal punto di vista paesaggistico sarà altrettanto spettacolare, con panorami bellissimi che cambiano in ogni fase della corsa.
Le strade sono in gran parte secondarie, panoramiche e prive di traffico, con passaggi davvero gradevoli. Se vogliamo trovare una piccola pecca, in alcuni tratti l’asfalto non è in perfette condizioni, ma questo ormai è un problema che riguarda tutta Italia.

 percorso de La Gialla Cycling

Il via dall’autodromo e lo spettacolo della Panoramica

La partenza è fissata per le ore 7:30 all’interno del Misano World Circuit e tutti i partecipanti potranno vivere l’emozione di pedalare all’interno del circuito.
Durante la prova, per ovvie ragioni, ho saltato questo pezzo e sono partito appena fuori dal circuito.

Partenza alle ore 7:30 all’interno dell’autodromo di Misano intitolato a Marco Simoncelli

I primi chilometri sono quelli più facili, gli unici davvero pianeggianti.
Si pedalerà sulla Statale Adriatica, ma bisognerà comunque stare svegli, perché come succede sempre al via le velocità saranno altissime.
Chi vuole fare la corsa dovrà preoccuparsi di restare abbastanza avanti, gli altri dovranno prestare attenzione a pedalare in sicurezza.

Dopo circa 13 km si lascia l’Adriatica e si svolta a sinistra imboccando la Panoramica del Parco San Bartolo fino a Fiorenzuola di Focara, una delle strade più belle del centro Italia e una delle più frequentate dai ciclisti della zona.
In un continuo susseguirsi di curve e controcurve si affrontano tre salite: Gabicce Monte, Casteldimezzo e Fiorenzuola di Focara (quest’ultima è poco più di un falsopiano). Niente di proibitivo, ma quanto basta per allungare il gruppo e fare una prima selezione.

 percorso de La Gialla Cycling
La prima parte di gara si sviluppa lungo la strada Panoramica del San Bartolo, tecnica, ma con panorami mozzafiato

A chi non ha velleità di classifica consigliamo, di tanto in tanto, di buttare lo sguardo verso sinistra e godersi le splendide vedute sul mare. Sempre con attenzione, ovviamente, perché la strada è tortuosa e richiede di rimanere sempre concentrati.

Dopo Fiorenzuola di Focara si svolta a destra e si imbocca la breve discesa verso il Valico della Siligata: niente di che, ma occhi aperti perché soprattutto nella prima parte l’asfalto è molto sconnesso.
Dal Valico della Siligata si gira a sinistra e si imbocca una stradina stretta e tortuosa, con alcuni strappi ripidi: qui sembra davvero di pedalare ad una Classica del Nord.

 percorso de La Gialla Cycling
Dopo il Valico di Siligata si pedala su uno dei tratti più affascinanti. Strada stretta, sali scendi: sembra una Classica del Nord,

Dopo un breve tratto di discesa si affronta la salita più impegnativa di questa prima parte di gara, quella che conduce a Monteluro: 1,4 km al 7% di media, ma con diversi punti sopra il 10%.

Da qui si scende verso Pirano, dove un breve tratto di pianura rappresenta uno dei pochi momenti buoni per alimentarsi con una certa facilità, prima di svoltare a destra in direzione di Saludecio e iniziare a salire verso Santa Maria del Monte. L’ascesa è piuttosto lunga, ma a parte il primo chilometro impegnativo, il resto è poco più di un falsopiano. Se potete, trovate il tempo per girarvi a destra e godervi i panorami sulle colline che digradano verso il mare.

La salita di Santa Maria del Monte non è impegnativa. Se potete buttate uno sguardo sulla destra, ne vale la pena…

Montefiore Conca, Gemmano, Onferno: trittico spaccagambe

Una veloce discesa verso Morciano di Romagna introduce alla parte più impegnativa di tutta la Granfondo, con tre salite racchiuse nell’arco di 20 chilometri.

La prima è quella che porta ai 385 metri di Montefiore Conca: circa 6 km, molto regolari, con una pendenza intorno al 5%. Qui chi è rimasto davanti difficilmente si staccherà, visto che a ruota si sta bene.
Il punto di riferimento da prendere per capire dov’è la fine della salita è la Rocca Malatestiana di Montefiore, sempre ben in vista lungo quasi tutta la salita.

 percorso de La Gialla Cycling

La salita di Montefiore Conca è regolare ma introduce al tratto più duro del percorso. Attenzione soprattutto alla successiva discesa

Attenzione poi alla discesa, la più difficile della Granfondo. E’ ripida, tortuosa e con un asfalto non perfetto. Inutile prendersi rischi eccessivi.

Finita la discesa c’è un breve tratto in falsopiano prima di girare a sinistra e iniziare la salita di Gemmano (tratto cronometrato valido per una classifica a parte oltre a quella finale), la più dura di giornata.
2,7 km con una pendenza media del 9,6%, ma con tratti al 15%.

La salita cronometrata di Gemmano sarà uno dei punti chiave. Montate rapporti adatti, perché è corta, ma ripida: 10% di media, con punte al 15%.

La discesa verso la Valle di Onferno è spettacolare, immersa tra i calanchi della zona.
Dal punto di vista tecnico, la prima parte non è ripida e rappresenta un altro punto buono per alimentarsi, la seconda invece è ripida e tecnica e richiede attenzione, anche perché il fondo stradale non è dei migliori.

La discesa da Gemmano alla Valle di Onferno scorre tra i calanchi. L’asfalto non è dei migliori, ma il colpo d’occhio è spettacolare.

Finita la discesa inizia subito la salita verso le Grotte di Onferno e qui le gambe faranno davvero male.
1,5 km al 9% portano fino alle Grotte di Onferno, ma non fatevi ingannare dal cartello. Qui la strada scende per qualche centinaio di metri, ma poi riprende a salire per altri 600-700 metri con pendenze importanti. Se potete, godetevi il panorama, perché la strada che scorre sul crinale della collina è veramente bella.
La prima parte della discesa è completamente dritta, la seconda invece è stretta e tortuosa, ma si concluderà in pochi minuti.

Superato Molino Renzini troverete l’unico tratto in cui è davvero possibile rilassarsi qualche minuto e alimentarsi bene in vista del finale. La strada è larga e pianeggiante, ma durerà poco… 

Lo sterrato e il finale tortuoso

Il tratto più duro de La Gialla Cycling è alle spalle, ma c’è ancora da affrontare un finale tortuoso, che inizia con il breve tratto sterrato che porta ai piedi dello strappo del santuario di Carbognano.
Niente di preoccupante, lo sterrato è battuto e si affronta senza problemi, anche con gomme da 28 o 25 mm. Più arcigno è lo strappo che conduce al Santuario, articolato in due rampe molto ripide, inframezzate da un breve toboga in discesa.

 percorso de La Gialla Cycling
Ecco lo sterrato che porta verso il santuario di Carbognano . Ben battuto e divertente

Dopo la breve discesa si gira prima a sinistra e poi a destra per affrontare la salita di Croce di Montecolombo. Non è impegnativa in sé (1,5 al 5%), ma attenzione perché in cima non si scende seguendo la strada principale.
Si gira a destra iniziando una lunga serie di mangia e bevi (anche impegnativi) fino a San Clemente e oltre.
Qui chi si giocherà la corsa potrebbe provare l’azione decisiva. A tutti gli altri consigliamo di godersi la bellezza della strada e dei panorami.

 percorso de La Gialla Cycling
Il finale è tutto un su e giù, con vista che spazia sul mare e sulle colline circostanti. Qui chi si gioca la gara proverà l’azione decisiva

Al chilometro 92 si svolta a destra e si lascia il crinale della collina, affrontando una discesa dritta e veloce verso il Misano World Circuit.
Solo gli ultimi 5 chilometri sono pianeggianti e porteranno all’arrivo, situato sul rettilineo d’ingresso dell’area Square, spazio polivalente del circuito.

Come avrete capito il percorso ci è piaciuto molto.
E’ ben articolato dal punto di vista tecnico e molto bello da quello paesaggistico, mostrando tutto quello che di bello c’è in queste zone, dal mare alle colline dell’entroterra.
A questo si aggiunge l’emozione di pedalare all’interno del Misano World Circuit, cosa che non accade tutti i giorni.

QUI trovate le info su come iscriversi
QUI potete scaricare la traccia GPS della gara.

In basso trovate la proposta di integrazione formulata da KEFORMA:

 percorso de La Gialla Cycling