Mentre davanti Lorenzo Fortunato realizzava l’impresa della vita, conquistando la vittoria di tappa, tra i big Bernal dava ancora dimostrazione della sua forza, staccando tutti e facendo segnare il nuovo record di scalata dello Zoncolan da Sutrio.
La maglia rosa ha risposto all’attacco di Simon Yates (ora secondo in classifica), per poi staccarlo nelle ultime centinaia di metri, azionando un rapporto lunghissimo.
Se vi siete persi la tappa, qui sotto trovate le immagini dell'ultimo chilometro:
Bernal, secondo i dati del sito climbing-records.com, ha percorso gli ultimi 13,1 km all’8,9% in 40:02" alla media di 19,63 km/h.
Il Giro aveva affrontato questo versante dello Zoncolan nel 2003, con Gilberto Simoni che lo aveva scalato in 41:20”.
Al momento il colombiano della Ineos non ha scaricato i dati su Strava, ma dal tempo di scalata possiamo comunque ricavare la VAM, che è stata di 1.750 m/h, valore eccezionale su una salita così lunga.
La differenza rispetto a Simoni è notevole, ma c’è da sottolineare che oltre alle dinamiche di corsa, rispetto al 2003 sono decisamente cambiati i mezzi tecnici.
Non solo le bici sono più efficienti e leggere, ma i corridori hanno a disposizione anche rapporti più agili, sicuramente più adatti a pendenze estreme come quelle degli ultimi 3 km di questa salita.
Per avere qualche dato relativo alla potenza, possiamo fare riferimento al nostro Damiano Caruso, che sta correndo un Giro straordinario e anche sullo Zoncolan è arrivato a soli 39” da Bernal.
Dal suo profilo Strava osserviamo che Caruso ha percorso i 40 minuti finali a 401 watt medi, con un rapporto peso potenza di 6 watt/kg.
Sull’intera tappa di 204 km, pedalata a 38,5 km/h di media, ha fatto invece segnare la straordinaria potenza normalizzata di 308 watt.
Se ve li siete persi, qui sotto trovate i dati di Bernal sulla salita di Campo Felice:
Bernal a Campo Felice: un minuto quasi ai livelli di potenza di Van der Poel
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.