“La fortuna non esiste – scriveva Seneca – Esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione”. Difficile trovare parole migliori per descrivere la favola di Luca Vergallito (foto sotto), “Il Bandito” per gli amanti di Strava e dei KOM.

In questi giorni abbiamo imparato a conoscere passato, presente e futuro prossimo di questo ragazzo milanese di 25 anni che vive in Zona Lotto, vicino allo stadio San Siro.
Luca ha vinto la Zwift Academy 2022. Un traguardo, ma allo stesso tempo un nuovo punto di partenza perché grazie a questo successo è arrivato un contratto da professionista con il team Alpecin-Deceuninck.

Vergallito
Foto: @leon_van_bon

Vergallito fa da seguito all’australiano Jay Vine (foto sotto), in questa stagione vincitore di due tappe alla Vuelta.
Vergallito e tutti gli altri ciclisti passati dalla Zwift Academy: Ollie Jones (2017), Martin Lavrič (2018), Drew Christensen (2019). Protagonisti di una ribalta che non sempre ha saputo restituire le prestazioni tanto attese.

Vergallito e quel carattere pacato, gentile, quasi sfuggente. Dote rara, proprietà privata di coloro che in bici si trasformano e diventano predatori.
Vergallito ed il metaverso, ovvero, la dimensione virtuale popolata da Zwift e da tante altre cose dove però le ricadute sono reali.
È il ciclismo che cambia.

Foto: Unipublic / Charly Lopez

Abbiamo raggiunto Luca dopo l’intervento chirurgico al ginocchio eseguito dal professor Steven Claes presso la clinica AZ St. Elisabeth di Herentals (Belgio).

«Una piccola operazione per rimuovere un sassolino che aveva creato un piccola lesione al tessuto connettivo – precisa – L’eredità di una caduta rimediata quest’estate che iniziava a dare fastidio per via della leggera pressione esercitata in questo periodo dai gambali».
Una condizione che durante le finali della Zwift Academy non ha impedito a Vergallito di scalare il Coll de Rates a 394 watt medi (5,8 w/Kg).
Numeri che gli hanno permesso di lasciare a spasso i suoi avversari fin dalle prime rampe.

Vergallito
Tra il 2020 ed il 2022 Luca ha corso tra gli amatori con la maglia del team OM.CC (Officine Mattio Cycling Club).

– Le luci della ribalta, il successo, le interviste. Come vivi questo momento?
– Me lo godo. Le gare sono ancora lontane. Realizzerò tutto veramente quando si avvicinerà il debutto.

– Non senti la pressione quindi?
– Esatto.

– Nel tuo curriculum professionale emerge un tirocinio eseguito tra ottobre e dicembre 2021 al Team BikeExchange. Raccontaci qualcosa in più…
– Lavoravo a stretto contatto con Marco Pinotti. Dovevo eseguire uno stage previsto dal piano di studi del corso di laurea magistrale in Scienze Motorie. Marco mi aveva affidato due compiti: l’analisi dei dati delle prove a cronometro con l’obiettivo di individuare i parametri di riferimento per piazzare i corridori nelle prime dieci posizioni. In seconda battuta confrontavo i dati Strava degli atleti BikeExchange con quelli dei colleghi di altre squadre per individuare possibili margini di miglioramento legati anche ai materiali. Una mansione piuttosto complessa. Ora mi manca la tesi per raggiungere la laurea: il successo alla Zwift Academy complica un po’ le cose (sorride, ndr).

Vergallito
Luca (a sinistra) assieme a Van der Poel durante le finali Zwift Academy. Foto: @leon_van_bon

Qui facciamo qualche passo indietro.
Primavera 2021, telefonata con Marco Pinotti (oggi Performance Director del Team BikeExchange-Jayco).
Si parla di watt, talenti persi, dispersi e da scoprire. Il discorso cade su Strava e parte un aneddoto. Marco è riuscito a rintracciare “Il Bandito” che in Lombardia ha messo a segno diversi KOM incluso quello della Roncola (salita iconica per i ciclisti bergamaschi).
Qualche pennellata sul profilo di Vergallito e la voglia di metterlo alla prova…

– Come sei entrato in contatto con Pinotti?
– È venuto lui a cercarmi. Voleva darmi una possibilità. Ne parlò con alcune squadre, ma non se ne fece nulla. Arrivato il momento del tirocinio all’Università chiamai Marco per chiedere se c’era la possibilità di collaborare con il Team BikeExchange in ambito tecnico. Lui non ci pensò su due volte perché aveva intuito anche la mia propensione ad applicare su me stesso le metodologie dell’allenamento.

La scarsa esperienza con atleti di vertice non gioca a favore di Luca.
La BikeExchange lo lascia libero e lui prosegue il suo tirocinio alla Bakala Academy di Lovanio (Belgio) nelle vesti di tecnico di laboratorio grazie al programma Erasmus+ Mobilità promosso dall’Unione Europea.
Luca testa corridori e si testa. Un giorno il suo tutor lo mette alla prova. A fine sessione guarda i dati sul monitor: «Hai i numeri per diventare un ciclista professionista».

 

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Qui gli astri sembrano allinearsi.
Bakala Academy è un centro di ricerca affiliato all’Università di Lovanio specializzato nell’analisi della prestazione sportiva d’alto livello. Il fondatore, l’imprenditore ceco Zdeněk Bakala, è proprietario del team Quick-Step Alpha Vinyl

– Luca, le parole del tuo tutor però sono cadute nel nulla…
Sì e posso capire. Ho fatto un test anche al centro Mapei Sport facendo registrare valori molto alti, tra i migliori visti da quelle parti negli ultimi anni. I numeri hanno un peso specifico, ma non bastano perché nel ciclismo devono fare il paio con l’esperienza maturata, stagione dopo stagione. Le squadre tendono a preferire qualche watt in meno a beneficio del colpo d’occhio e della capacità di leggere le situazioni. Nonostante tutto, il sogno di pedalare tra i pro’ non l’ho mai abbandonato. La mia speranza era legata a qualche occasione come Zwift Academy. Più il tempo passava però e più dovevo mettere da parte questo desiderio così mi sono concentrato sullo studio con l’obiettivo di diventare un bravo tecnico in grado di preparare al meglio i ciclisti professionisti.

Foto: @leon_van_bon

– Invece ora sei tra i pro’. Come ci sei riuscito?
– Quando ero in Belgio non ero molto allenato. Lavoravo dalle 9:00 alle 18:00 in Bakala Academy. Tornavo a casa e mi mettevo sui rulli. A giugno sono rientrato in Italia ed ho ripreso ad allenarmi regolarmente su strada. A settembre mi sono iscritto alla Zwift Academy ed eccomi qua.

– Watt e stagione 2022. I tuoi valori migliori?
– 560 watt sui 4′ e 460 watt sui 12′. Peso 68 kg.

– Fatti registrare su strada o sui rulli?
– Sui rulli.

– È possibile allenarsi indoor replicando le stesse potenze fatte registrare su strada e viceversa?
– Sì è possibile, almeno nel mio caso. L’ho osservato dopo un periodo di adattamento su smart trainer. Certo ci sono alcune variabili che incidono in maniera importante quando ci si allena indoor: la temperatura, la ventilazione della stanza, l’umidità, etc. Di conseguenza non tutti possono e devono avere risposte che combaciano con le mie.

Foto: @leon_van_bon

– Nell’intervista apparsa il 20 dicembre sulla Gazzetta dello Sport hai dichiarato che “da Under 23 eravamo allo sbaraglio”. E ancora “in Italia c’è tanta improvvisazione”. Andiamo a fondo…
– Quando sei Junior e sopratutto Under 23 sei alle soglie del professionismo. L’obiettivo di un bravo tecnico deve essere quello di guidarti verso questa meta. Spesso questo non succede ed i ragazzi si perdono o smettono prematuramente. È l’esperienza che ho vissuto io. A mio avviso sono solo quattro-cinque le squadre che lavorano con metodo grazie ad uno staff qualificato. Questo è il movente che mi ha portato, assieme a Mattia Gaffuri, a creare il podcast Ciclismo KOMpetente. Il desiderio è quello di divulgare nozioni tecniche in maniera non troppo sofisticata.

Foto: @leon_van_bon

– Cosa consigli ad un ciclista Junior ed Under 23?
– Di farsi seguire da persone competenti. La parola riemerge… In secondo luogo: non lasciare spazio a mediocrità ed improvvisazione.

Abbiamo raccolto le voci di alcuni addetti ai lavori che figurano nell’organico di alcune squadre World Tour e ProTeam. Nessun parere contrario al passaggio tra i professionisti di Vergallito. “L’occasione se l’è presa con le sue gambe”, “superare una selezione con 160.000 partecipanti significa qualcosa”, “i numeri ci sono adesso aspettiamo le gare”, “entro i prossimi 3-5 anni credo sia lui, assieme ad Andrea Piccolo, la speranza italiana per i Grandi Giri”.

Come sempre sarà la strada a decidere…

 

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Per maggiori informazioni: ciclismokompetente.it

Foto in apertura: @leon_van_bon

Qui sotto tutti i dettagli dei protocolli e delle sfide affrontate da Luca Vergallito in occasione della finale Zwift Academy 2022.

Com’era strutturata la finale della Zwift Academy