La nuova Specialized S-Works Diverge è stata svelata nel maggio scorso (QUI il nostro articolo dettagliato) e presenta numerosi cambiamenti rispetto al modello precedente.
L’aggiornamento principale riguarda le geometrie, che ora hanno una vocazione decisamente più fuoristradistica.
Da non dimenticare anche l’introduzione del Future Shock 2.0, il sistema di ammortizzazione posto sotto l’attacco manubrio già visto sulla nuova Roubaix, ma che rappresenta una novità per la Diverge.
L’upgrade principale della versione 2.0 rispetto alla 1.5 è costituito dalla cartuccia idraulica, che permette di bloccare quasi completamente il sistema quando lo si desidera.
Il sistema Future Shock 2.0 si trova sulle versioni S-Works, Expert e Comp Carbon.
La cartuccia Future Shock 1.5 è montata sulla Comp E5, Sport e sui modelli Base Carbon. La Base E5 e la Elite E5 non dispongono di Future Shock.
La bici che abbiamo avuto in test è la versione S-Works, ovvero la più pregiata (e costosa) tra quelle in catalogo.
Ma è giusto sottolineare che il modello base con telaio in carbonio ha un prezzo d’ingresso di 2.499 euro, quello con telaio in alluminio di 1.099 euro.
In termini di rapporto qualità/prezzo, a nostro avviso, risulta particolarmente interessante la Diverge Comp Carbon.
Dopo il primo veloce short test in occasione del lancio ufficiale abbiamo continuato ad usarla per parecchio tempo, mettendola a dura prova, sia in uscite lunghe e pedalate, sia su percorsi estremi.
In questo articolo trovate tutte le nostre considerazioni, ma prima di proseguire nella lettura, date un’occhiata al video qui sotto.
1 – DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria: 10
Come vi abbiamo già accennato, le geometrie della Specialized S-Works Diverge sono state completamente riviste e ora, a nostro avviso, rappresentano un compromesso ideale per l’utilizzo gravel: sono più adatte all’uso off-road, senza però essere estreme e quindi ottime anche quando si fanno tanti chilometri su asfalto.
In taglia 56 il tubo orizzontale misura 57,3 cm, con un reach di 39,2 cm, ovvero 1,3 cm in più rispetto al modello precedente.
Lo stack invece è di 61 cm.
L’angolo sterzo è stato aperto è ora presenta un valore di 71,75°, mentre l’angolo piantone è da 73,5°.
Notevolmente più lungo rispetto al passato anche l’interasse, che ora misura 1.042 mm (38 mm in più), a tutto vantaggio della stabilità in discesa e sullo sconnesso.
– Assetto in sella: 9
Sono alto 183 cm e pedalo a 77,5 cm e sulla misura 56, quella che utilizzo abitualmente anche per la bici da strada, mi sono trovato subito a mio agio.
Le nuove geometrie “più allungate”, abbinate ad un attacco manubrio da 100 mm (ma si potrebbe osare anche qualcosa di più corto) permettono una posizione non troppo distante da quella da strada, ma un po’ più comoda e rilassata, che facilita anche la guida in fuoristrada.
– Cura costruttiva: 10
La cura costruttiva della S-Works Diverge è notevole, come è lecito (ma non scontato) attendersi da un prodotto di altissima gamma.
Tra i dettagli degni di nota segnaliamo la protezione in gomma collocata nella parte bassa del tubo obliquo e il nuovo batticatena più robusto.
Molto interessante anche la soluzione adottata sul carro posteriore per aumentare il passaggio ruota, che ora può ospitare pneumatici fino a 700×47 (700×42 se si utilizzano i parafanghi) oppure 650bx2.1, mantenendo sempre una luce abbondante di 6 mm.
Specialized ha rivisto completamente la forma e la struttura del fodero basso, lato trasmissione: in corrispondenza del passaggio ruota il fodero si assottiglia molto, fino a diventare quasi piatto, con uno spessore di soli 5 mm.
Per non sacrificare la robustezza questa zona è realizzata in carbonio pieno.
Il telaio è dotato di movimento centrale da 68 mm BSA filettato.
Se per alcuni questa soluzione può apparire come un ritorno al passato, a nostro avviso si tratta di una scelta ottimale, specie nel mondo gravel, in quanto più affidabile nel tempo e meno soggetta a rumorosità.
Infine, non possiamo non spendere qualche parola per il kit SWAT collocato all’interno del tubo obliquo, sotto il portaborraccia.
Anche in questo caso si tratta di un aggiornamento di derivazione Mtb, che permette di riporre camera d’aria, erogatore, bomboletta di CO2 (ma anche altri oggetti).
Una soluzione pratica, che evita la borsetta sottosella e libera spazio nelle tasche della maglia, senza compromettere l’estetica della bici.
– Componentistica utilizzata: 10
La Specialized S-Works Diverge utilizza esclusivamente componenti di altissima gamma.
La trasmissione elettronica è firmata Sram AXS e mixa comandi e guarnitura (monocorona da 42 denti) Red, con cambio e cassetta (10-50) Eagle XX1.
Dal mio punto di vista si tratta di un compromesso davvero ideale, che permette di pedalare in maniera redditizia sui percorsi veloci e scorrevoli ma, allo stesso tempo, di non soffrire su salite ripide e sconnesse.
Le ruote Roval Terra CLX in carbonio specifiche per il Gravel rappresentano un valore aggiunto non da poco.
Il canale interno da 25 mm garantisce comfort e guidabilità, ma allo stesso tempo il peso contenutissimo (1.296 grammi) le rende reattive e scattanti nei tratti più ripidi e dove occorre ripartire da basse velocità.
Sono senza dubbio il componente che più influenza positivamente il comportamento generale della bici e potrebbero essere un upgrade da tenere in considerazione per chi si orienta su modelli meno costosi rispetto alla S-Works.
I copertoni Pathfinder Pro 2Bliss Ready da 38 mm hanno un battistrada piuttosto scorrevole e sono ottimi per percorsi misti e non troppo tecnici.
Chi volesse qualcosa di più aggressivo, per rimanere in casa Specialized, potrebbe optare per le nuove Rhombus Pro.
Chi, come me, ama affrontare percorsi abbastanza tecnici, troverà di grande utilità anche il reggisella telescopico X-Fusion con comando remoto al manubrio e passaggio cavi completamente interno.
– Peso bici: 9,5
Il peso rilevato della bici in taglia 56, senza pedali, e comprensivo del kit SWAT, è di 8,980 kg. Al netto dei 340 grammi dello SWAT, scendiamo a 8,640 kg.
Uno dei valori più contenuti della categoria.
– Prezzo bici: 6
Il prezzo al pubblico della Specialized S-Works Diverge è di 9.999 euro.
Di certo non è una “bici per tutti”, ma come accennato in apertura di questo articolo, in gamma ci sono molti altri allestimenti con un rapporto qualità/prezzo decisamente più interessante.
– Garanzia sul telaio: 9,5
Il telaio è garantito a vita. Componenti e difetti di verniciatura sono coperti da due anni di garanzia.
Voto finale (da 1 a 10): 9,15
2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
– Su asfalto: 9,5
Nonostante la revisione delle geometrie la Diverge non ha perso la reattività e la brillantezza che caratterizzavano il modello precedente.
Utilizzando gomme stradali avrebbe poco da invidiare alla maggior parte delle bici Endurance sul mercato.
– Su sterrato: 10
La leggerezza gioca un ruolo chiave, ma il miglioramento si apprezza soprattutto sui tratti ripidi e sconnessi, dove il passo più lungo, unito a gomme di sezione maggiore e al pacco pignoni da Mtb, fanno davvero la differenza.
Voto finale (da 1 a 10): 9,75
3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
– Su asfalto: 10
Agile quasi come una bici da corsa, ma con la stabilità aggiuntiva garantita dalle nuove soluzioni geometriche e dalle gomme da 38mm, trasmette veramente belle sensazioni.
C’è tutto quello che serve per divertirsi, ma in sicurezza.
– Su sterrato: 9
Più stabile e meno nervosa rispetto al modello precedente, anche se sui tratti più sconnessi non sempre l’estrema leggerezza è un plus, poiché rende il mezzo un po’ nervoso. Si può sopperire diminuendo un po’ la pressione degli pneumatici.
Divertente e molto stabile, invece, sugli sterrati scorrevoli.
Per i mesi invernali e per chi affronta percorsi molto tecnici, una gomma un po’ più “aggressiva” potrebbe essere una buona soluzione.
Voto finale (da 1 a 10): 9,5
4 – COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
– Su asfalto e sterrato: 10
Sui tratti scorrevoli viaggia che un piacere, sia che si tratti di asfalto che di sterrato.
In base al fondo stradale basta regolare la pressione degli pneumatici per ottenere il massimo. L’abbiamo usata anche per uscite superiori a 100 km, con risultati davvero sorprendenti.
Il Future Shock, più che sui tratti di discesa molto sconnessi, è davvero utile sugli sterrati veloci, poiché riduce le sollecitazioni che arrivano al ciclista e dà quasi la sensazione di galleggiare sul terreno.
Voto finale (da 1 a 10): 10
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,6
IN CONCLUSIONE
La Specialized S-Works Diverge è un mezzo versatile e performante su ogni terreno.
Rispetto alla versione precedente ha quell’attenzione in più verso la parte off-road che la rende ideale per l’uso gravel, inteso nel senso più moderno del termine.
Come abbiamo già scritto in occasione dello short test, sorprende la capacità di far convivere in un unico mezzo due differenti anime.
Da un lato un mezzo leggero e rigido lateralmente, che risponde in modo rapido e brillante ai cambi di ritmo.
Dall’altro una bici stabile e divertente sullo sterrato, senza però perdere agilità e maneggevolezza nei cambi di direzione.
In questo allestimento è davvero difficile trovare dei difetti, a parte il prezzo…
Per maggiori informazioni: specialized.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Passione infinita per la bici da strada. Il nostro claim rappresenta perfettamente il mio amore per le due ruote e, in particolare, per la bici da corsa. Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. Con BiciDaStrada.it voglio trasmettervi tutta la mia passione per le due ruote.