Le Roval Rapide CL II oggetto di questo test mi riportano al primo contatto con la Specialized Tarmac SL7, durante il quale mi colpì, certamente la bici, ma soprattutto la scorrevolezza delle ruote Rapide CLX.
I cerchi avevano disegno e misure d’avanguardia (e parliamo di 3 anni fa…) e ancora oggi sono un riferimento: larghezza interna del cerchio di 21 mm, altezza profilo di 51 mm all’anteriore e 60 mm al posteriore e cerchio anteriore con una sezione tondeggiante e piuttosto panciuta.
Al punto che la larghezza esterna del cerchio è di 35 mm (rispetto ai 30 mm esterni della posteriore).
Sulla Tarmac SL7 esordirono in versione non tubeless e da qualche tempo sono diventati compatibili tubeless (da cui la dicitura II).
Quindi, le ruote Roval Rapide CL II hanno gli stessi cerchi delle CLX II, ma raggi e mozzi differenti.
Scende il prezzo, sale un po’ il peso e l’obiettivo di questo test è capire se e quanto sono convenienti rispetto al modello di punta, le Rapide CLX II.
Intanto ve le facciamo vedere in questo Shorts e poi proseguite la lettura del test:
1 – Dettagli tecnici
– Caratteristiche dei cerchi: 9,5
I cerchi sono in fibra di carbonio e hanno un disegno, specie all’anteriore, pensato per contenere la resistenza aerodinamica “nel mondo reale”.
Specialized le ha provate a lungo nel WinTunnel per assicurarsi di avere benefici di scorrevolezza realmente ripetibili una volta su strada.
Il disegno bombato del cerchio anteriore porta la gomma ad avere una larghezza inferiore rispetto a quella del cerchio, come si può vedere dalle immagini in basso.
Anche con un copertone da 28 mm di larghezza (che diventa da 28,6 mm se gonfiato a 5,5 bar) il cerchio sporge e questa soluzione è derivata da studi aerodinamici.
Roval (ovvero, Specialized) suggerisce di montare gomme da 26 mm di sezione per incrementare il beneficio aerodinamico, ma la gomma da 28 è comunque ben accetta.
Il cerchio delle Roval Rapide CL II non è di tipo hookless e questo permette al cerchio di tollerare pressioni fino a 7,54 bar (110 Psi).
Da segnalare che il cerchio anteriore ha l’altezza del profilo da 51 mm e al posteriore da 60 mm.
Nel caso delle gomme utilizzate, ovvero le Specialized S-Works Turbo 2Bliss Ready T2/T5, però, la pressione non può salire oltre i 6,55 bar.
– Caratteristiche dei raggi: 8
I raggi sono a testa dritta DtSwiss Competition Race 2,0-1,6-2,0 mm, 21 davanti e 24 dietro, di lunghezza 258 e 270 mm e 256 e 260 mm.
Hanno una sezione tonda, ma su ruote di questo tipo (e di questo prezzo) ci si aspetterebbero raggi piatti che rappresentano un ulteriore beneficio sulla fluidità aerodinamica della ruota.
Le nipples anche sono DtSwiss, le Pro Lock esagonali.
La scelta di lasciarle a vista migliora la praticità, ma va a discapito della pulizia estetica.
L’incrocio dei raggi della ruota anteriore è di tipo radiale a destra (7 raggi) e incrociato in seconda a sinistra (14 raggi), mentre sulla posteriore sono in seconda su entrambi i lati (12+12 raggi).
Ogni ruota viene fornita di due raggi e due nipples di ricambio ed è realizzata a mano a Taiwan.
– Caratteristiche dei mozzi: 8,5
I mozzi DtSwiss 350 con ruota libera Star Ratchet a 36 denti (cui corrisponde un ingaggio ogni 10° gradi) sono una garanzia di affidabilità.
Hanno cuscinetti in acciaio sigillati (le CLX II li hanno ceramici) che garantiscono una scorrevolezza di prim’ordine anche dopo svariati km di utilizzo.
Il test in questione è durato circa 1000 km, ossia una durata non sufficiente a mettere davvero alla prova i cuscinetti, ma comunque abbastanza probante della qualità costruttiva DtSwiss.
– Peso: 8,5
La coppia ha un peso, rilevato, di 1550 gr, ripartiti in 700 gr all’anteriore e 850 gr al posteriore. I pesi si riferiscono alle ruote con nastro tubeless e valvola tubeless istallati.
E’ un risultato molto valido, soprattutto in relazione all’altezza del profilo del cerchio.
– Prezzo: 7,5
Siamo a 1.760 euro la coppia ed è un costo allineato a quello della concorrenza, se non addirittura un po’ più basso.
– Garanzia: 10
La garanzia è a vita per il primo proprietario, a patto che il prodotto venga registrato sul sito Specialized.com entro 90 giorni dall’acquisto, altrimenti scende a 2 anni.
Il successivo proprietario è coperto da una garanzia di 2 anni a partire dalla data di acquisto del primo proprietario.
Qui tutti i dettagli.
Voto finale (da 1 a 10): 8,6
2 – Prestazioni
– Comportamento in salita: 8,5
Non sono ruote da salita perché la loro vocazione è per la velocità.
In salita però si apprezza la loro rigidità torsionale alla quale contribuisce il cerchio ad alto profilo.
Non sono ruote da variazioni di velocità in salita, insomma, ma sanno essere appaganti se si procede a ritmo sostenuto.
– Comportamento in discesa: 10
Non ci stancheremo mai di riportarvi gli entusiasmanti feedback che i cerchi con canale più largo generano: la confidenza di guida e la fluidità di marcia migliorano e si riesce ad andare più veloci con molta meno fatica.
La gomma da 28 (che gonfiata a 6 bar diventa da 28,7 mm di sezione), poi, amplifica la rotondità del battistrada e il piacere di guida.
Il disegno bombato del cerchio anteriore riduce le turbolenze quando, anche solo per pochi istanti, si entra in scia alle automobili: l’ondeggiamento del manubrio è ridotto.
In generale il loro rendimento migliora al crescere della velocità.
– Rigidità torsionale: 9
E’ una loro dote dovuta, come detto, all’altezza del profilo. Sono reattive e su una bici scattante e nervosa come la Specialized Allez Sprint sono la ciliegina sulla torta.
– Scorrevolezza: 9,5
Ad essere onesto la scorrevolezza dei cuscinetti in acciaio è effettivamente inferiore rispetto a quelli in ceramica delle Rapide CLX II (o di altre ruote di analogo livello), ma nel complesso queste ruote riescono ad essere molto appaganti anche da questo punto di vista.
E’ cruciale, sa va sans dir, individuare la pressione di gonfiaggio ottimale.
Nel mio caso, pesando 85 Kg, ho trovato ottimale una pressione di 5,5 bar davanti e 5,8 dietro, secondo quando suggerito dal manuale delle gomme Specialized utilizzate (di cui più avanti leggerete il test).
– Comfort: 9,5
Solide, reattive, veloci e certamente non comode, ma neanche esasperate come si potrebbe pensare.
Il comfort è fortemente condizionato dalla tipologia di gomma, certo, e nel caso di queste ruote è bene che sia tubeless (sebbene siano ammessi anche i copertoncini) e ad una pressione ben studiata in base al proprio peso.
In ogni caso la pressione massima non deve superare i 7,58 bar (110 Psi).
– Resistenza del cerchio agli impatti: 10
Viene da fare una segnalazione: il profilo sporgente del cerchio anteriore su fondi come il pavè potrebbe impattare. Si tratta di un’eventualità non del tutto remota e che è anche capitata durante il test, ma senza conseguenze, nemmeno apparenti.
La solidità del cerchio non è in discussione, ma siccome queste ruote continueremo ad utilizzarle per il test delle gomme e anche di altre gomme vi aggiorneremo qualora si verificassero problematiche in tal senso.
Voto finale (da 1 a 10): 9,41
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,0
Test Roval Rapide CL II: in conclusione
A chi le consigliamo?
Le qualità dinamiche e costruttive non si discutono e sono pensate tanto per le competizioni di lunga durata, quanto per le gare più brevi.
La compatibilità tubeless le rende molto versatili da questo punto di vista e, volendo, c’è da valutare l’opzione upgrade cuscinetti ceramici che aumenterebbe la scorrevolezza (ma richiederebbe più manutenzione).
Quindi, se le Roval Rapide CLX II sono troppo impegnative a livello di costo, la proposta che troviamo subito sotto è una scelta che presenta numerosi plus e grandi qualità.
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