Nell’agosto del 2020 un’azienda statunitense poco conosciuta nel Vecchio Continente presenta il ciclocomputer Hammerhead Karoo 2: evoluzione del dispositivo Karoo che aveva calamitato l’attenzione degli addetti ai lavori soprattutto oltreoceano.

Hammerhead è una realtà giovane che in meno di dieci anni è riuscita a raccogliere oltre 14 milioni di dollari d’investimenti al punto che a gennaio di quest’anno l’azienda, pur mantenendo la sua indipendenza, è stata assorbita da Sram. QUI la nostra news.

Nel 2013 tre amici, Piet Morgan, Laurence Wattrus e Raveen Beemsingh uniscono la passione per il ciclismo alle proprie competenze in ambito informatico ed imprenditoriale e danno il primo input al “progetto Karoo” che muove i primi passi con l’intento di migliorare l’esperienza del ciclista grazie al “miglior bike computer al mondo”.
La filosofia di Hammerhead, infatti, è quella di concentrare le forze su un unico progetto, piuttosto che proporre una gamma prodotto più ampia suddivisa in fasce.

Una curiosità: anche Chris Froome ha deciso di investire in Hammerhead. Non è un caso quindi se il Karoo 2 viene utilizzato dai pro’ del team Israel-Premier Tech. Il campione britannico, quattro volte vincitore del Tour de France, quando viveva in Sudafrica era compagno di classe di Piet Morgan…

Di seguito il nostro test.



Hammerhead Karoo 2: uno “smart ciclocomputer”

Il Karoo 2 si presenta bene fin da subito con una confezione elegante, moderna e curata in ogni minimo dettaglio.

Hammerhead Karoo 2

Uno dei punti di forza del dispositivo è lo schermo da 3,2’’ con risoluzione 480×800 pixel (non grandissimo quindi) dotato di 16,7 milioni di colori. La densità di pixel è pari a 292 PPI, un indicatore che con le dovute proporzioni accosta l’Hammerhead Karoo 2 ad uno smartphone di media gamma.
Lo schermo touch adotta un vetro Dragontrail idrorepellente leggermente opaco, quasi provvisto di una lieve satinatura. Si tratta di un trattamento anti riflesso che previene il rimbalzo della luce del sole e che agevola l’utilizzo della tastiera Qwerty anche in condizioni di luce piena.

Hammerhead Karoo 2

Grazie a questa soluzione i dati rimangono sempre nitidi e ben visibili in ogni condizione di luce anche in presenza di pioggia e polvere.
La scocca è in policarbonato e ospita ben quattro pulsanti: quello sinistro in basso viene utilizzato per l’accensione/spegnimento/ritorno al menù principale mentre i restanti permettono una navigazione ed una esperienza “vecchio stile”, che viaggia in parallelo alla modalità touchscreen. Una soluzione molto utile in caso di pioggia e condizione avverse.

Il primo approccio può essere un po’ spiazzante, soprattutto se si proviene da un dispositivo Garmin.
Io ho individuato un “trucco” per non dimenticarsi mai di registrare l’attività svolta. Utilizzare uno solo tasto, quello in basso a destra, per stoppare, salvare e confermare l’attività prima di caricarla immediatamente sulle varie piattaforme come ad esempio Strava, Komoot e TrainingPeaks.
Sotto la scocca troviamo una buona dose di sensori:

– un accelerometro a tre assi,
– un magnetometro a tre assi,
– un giroscopio a tre assi,
– un altimetro,
– un sensore di temperatura. 

Notevole anche il protocollo trasmissione dati: WiFi, ANT+, Bluetooth, GPS e 2G/3G/4G.
Il Karoo 2 è dotato infatti di uno slot per accogliere una Sim card. Attenzione! Non siamo (ancora) di fronte ad uno smartphone: il Karoo 2 non esegue telefonate e non invia messaggi SMS. L’adozione di una scheda 4G permette però di avviare sessioni live tracking liberando così il nostro smartphone, che presta solo la connessione in modalità hotspot.

Hammerhead Karoo 2

Ci sono altre caratteristiche che rendono il Karoo 2 uno “smart ciclocomputer”.
Il sistema operativo è Android OS, il processore Qualcomm quadcore trasmette e gestisce i dati alla massima velocità e lo spazio di archiviazione è abbondante: 32 GB.

A proposito di Android… Grazie a questa soluzione con l’utilizzo di un PC è possibile installare le App Android direttamente sul dispositivo. Il processo non è al momento agevole, ma permette e promettere di rompere ulteriori barriere per rendere l’esperienza di noi appassionati ancora più semplice. Attenzione: non si tratta di manomettere il prodotto, ma di eseguire operazioni che sono compatibili con il sistema operativo.

Ultimo aspetto tecnico: la batteria. Il Karoo2 possiede una potenza da 2500 mAh. Collegata ad una porta di ricarica veloce raggiunge il 30% in 30’ e si assesta attorno al 50% dopo 60’.

Supporto manubrio innovativo

È una delle novità introdotte dal Karoo 2.
Una caratteristica che rompe con il classico sistema ad alette visto sul Karoo prima generazione e su tanti altri dispositivi.

Hammerhead Karoo 2

All’interno della confezione Hammerhead fornisce un supporto per manubri a sezione tonda che mette in bell’evidenza il sistema di aggancio/sgancio a clip. L’unità si inserisce dal fronte e con una leggera pressione all’indietro trova il suo alloggiamento che viene confermato da un click.

Zero cedimenti, nessuna instabilità. Lo sgancio richiede un minimo di pratica (potrebbe essere reso un po’ più fluido) ed avviene esercitando una leggera torsione verso destra o sinistra dell’unità che mi ha ricordato il movimento di sgancio dei pedali.
Il Karoo 2 viene, infine, liberato dalla sede con una leggera spinta in avanti.

Hammerhead Karoo 2

Nella confezione viene fornito un riduttore dotato di alette (foto sotto) che consente l’interfaccia del Karoo 2 sui supporti che in genere vengono adottati sui manubri monoscocca. È possibile, quindi, installare senza problemi ed in maniera assolutamente pulita l’Hammerhead Karoo 2 su ogni supporto.

Hammerhead Karoo 2

La mia opinione

Premetto che avevo già approcciato il Karoo qualche anno fa.
Qui però le migliorie e le evoluzioni sono evidenti a partire dal peso: 134 g per l’unità e 167 g per il set completo composto da unità + supporto manubrio di serie (per sezione tonda). Meno 30% rispetto alla precedente versione: una buona cura dimagrante…

La navigazione trai vari menu propone meccanismi che già adottiamo tutti i giorni quando abbiamo uno smartphone tra le mani. Un’arma a doppio taglio…
Se da un lato lo schema operativo è facile ed intuitivo, dall’altra apre a disattenzioni che su strada in certi frangenti possono dar luogo a spiacevoli conseguenze. C’è da precisare che le notifiche non sono mai troppo invasive ed allo stesso tempo risultano facili da eliminare con un semplice scroll.

Il menu a tendina del Karoo2 è un altro pezzo forte della navigazione. In qualsiasi momento infatti abbiamo la possibilità di abilitare o disabilitare notifiche, tracce pre-caricate, posizione Gps oltre a variare la luminosità ed una serie di altre funzioni di base.

Molte sono le funzioni sovrapponibili a quelle offerte dai competitor a partire dalla funzione Climb che in automatico localizza una salita e fornisce in tempo reale altimetria e tutti i dati relativi al segmento inclusa la pendenza.

Il mio consiglio per chi si allena con questo dispositivo su salite conosciute è di disattivare l’opzione All Climb e selezionare solo l’indicazione delle salite più lunghe, eviterete in questo modo che ogni qual volta iniziate uno strappo o una salita i vostri dati di allenamento vengano per metà nascosti dalla notifica di inizio salita che più essere sempre e comunque oscurata tramite uno scroll verso il basso.
Per quando riguarda le funzionalità di navigazione, il Karoo 2 non ha nulla da invidiare ai dispositivi Garmin.

Hammerhead Karoo 2

È possibile, inoltre, creare pagine personalizzate, anche nel nome, che rendono più immediata la scelta dei dati da visualizzare durante l’esercizio.
Io ad esempio ho creato la mia pagina “Matteo” (foto sotto) con la quale tener sempre sotto gli occhi i dati più importanti, ad esempio il grafico delle zone di frequenza oppure la mappa del percorso pianificato su Komoot e le indicazioni di svolta.

Hammerhead Karoo 2

Per gli amanti del gravel e del fuoristrada, la mappa specifica di colore marrone che contraddistingue strade sterrate/bianche/carrabili anche quando non abbiamo pre-caricato un percorso è un bel vantaggio, perché permette di esplorare nuove vie grazie alle numerose mappe disponibili anche offline. QUI la lista completa.

Altra chicca: la possibilità di smontare la scocca e sostituirla (ricambio disponibile separatamente) agendo sulle due viti torx alla base del dispositivo.
Non si tratta solo di cambiare la veste cromatica, ma di mantenere sempre integra la protezione dello slot Sim card e dei sensori senza contare il fatto che questa opportunità permette di ripristinare il dispositivo in caso di danno esterno/estetico.

Difetti e aggiornamenti

Il tallone d’Achille potrebbe essere la durata della batteria che ha una durata dichiarata fino a 14 ore.

Il consiglio è quello di disabilitare il WiFi quando non è necessaria la connessione per riattivare il tutto una volta a casa per sincronizzare l’attività.
Ho utilizzato il Karoo 2 anche in occasione della Maratona delle Dolomiti. Sono partito con la batteria al 50% ed utilizzando il risparmio energetico sono riuscito a terminare la corsa dopo 5 ore e 45’ con ancora il 30% di carica residua.

Foto: Sportograf

Un particolare interessante è la possibilità di attivare/disattivare lo schermo abilitando la funzione Battery Save anche dal menù a tendina.
Il dispositivo quando la batteria raggiunge il 20% manda automaticamente in standby lo schermo che si riattiva solo in tre casi:

– per mostrare le notifiche di navigazione,
– per segnalare gli alert (se accoppiato ad un dispositivo Garmin Varia),
– all’inizio di un Live Segment Strava.

Hammerhead Karoo 2

Un difetto riscontrato, a mio avviso, è il tappo parapolvere a protezione della porta USB-C: non è presente un sistema di ancoraggio alla scocca e così è molto facile smarrirlo. Una condizione che potrebbe risultare poco piacevole anche se l’accessorio è universale e facilmente reperibile sul mercato.
Forse non è un caso se Hammerhead ne fornisce uno come ricambio all’interno della confezione, che include anche una chiave a brugola per fissare il supporto al manubrio, un laccio di sicurezza oltre ad un cavo USB-C.

Un ulteriore punto di domanda è rappresentato dall’impossibilità di sincronizzare il Karoo 2 con le trasmissioni Shimano Di2. Limite commerciale o opportunità per rendere ancora più esclusiva l’interazione con la piattaforma Sram AXS?
In occasione dell’ultima edizione di Eurobike sono arrivate le prime risposte che iniziano a dare un senso pieno anche all’acquisizione del marchio: è stato infatti presentato l’aggiornamento che da fine agosto è diventato a tutti gli effetti operativo.

Di seguito le principali novità

Integrazione massima con la piattaforma Sram AXS per visualizzare la carica della batteria e di ogni componente con l’unità che imposta notifiche ed alert dedicati.

– Una volta creato un account Dashboard Hammerhead è possibile visualizzare il rapporto utilizzato in ogni istante dell’attività oltre a tutti gli altri dati.


Integrazione e sincronizzazione estesa anche al TyreWiz di Quark, il sistema di controllo e monitoraggio della pressione pneumatico al fine di rilevare la minima perdita di pressione con una notifica direttamente sul display.


Hammerhead Karoo 2: perché comprarlo

– Facilità di utilizzo simile a quella degli smartphone.
– Utilizzo di componenti resistenti e leggeri.
– Sempre connesso con le applicazioni che più utilizziamo (es. Strava e Komoot).
– Schermo grande e visibile per utilizzare le indicazioni stradali al meglio.
– Estrema facilità di collegamento di accessori non dedicati.
– Compatibile con qualsiasi tipo di accessorio di altri marchi, cardio, Power meter, Cad., smartphone Android e Apple, persino i supporti altrui.
– Discreto rapporto qualità prezzo: 399 Euro.

Hammerhead Karoo 2: perché non cambiare

– Utilizzate da sempre Garmin? Sarà difficile abituarsi subito al nuovo software.
– Se pianificazione itinerari e navigazione non sono per voi indispensabili il Karoo 2 potrebbe essere “sprecato”.
– Se temete le novità e non avete voglia di mettervi in gioco approcciando un nuovo standard.
– Il menu in lingua italiana sarà disponibile al termine della primavera 2023.

In conclusione

L’acquisizione da parte di Sram è sicuramente una garanzia aggiuntiva per questo dispositivo, ma attualmente ci troviamo in una terra di mezzo.

Quest’operazione di fatto ha “tagliato le gambe” ai possessori di un gruppo Di2: a partire dal 2 giugno scorso l’integrazione con i gruppi elettromeccanici Shimano è stata rimossa in attesa di discutere un nuovo accordo con il colosso giapponese…
Per i possessori di tutti gli altri gruppi (Sram AXS, Campagnolo EPS e FSA K-Force) il Karoo 2 ha tutte le carte in regola per diventare un fedele compagno.

Un limbo che è anche di natura tecnica.
Avere una Sim card a bordo apre anche a nuove, possibili ed incredibili funzionalità che nel prossimo futuro potrebbero essere in grado di ridefinire il nostro modo di intendere il ciclocomputer.

Hammerhead Karoo 2

Per maggiori informazioni: eu.hammerhead.io