La Felt AR è l’ultimissima proposta del brand californiano.
Presentata a inizio febbraio, abbiamo avuto la possibilità di testarla in esclusiva per l’Italia, iniziando a usarla già prima del lancio ufficiale.

Una bici nata per andare veloci, per essere scattanti e sprigionare tutta la propria potenza sui pedali, ma con dettagli pensati anche per non sacrificare comfort e guidabilità.
E vi diciamo subito che non si tratta di retorica, ma di qualcosa di concreto.

Le soluzioni innovative usate sulla nuova AR sono tante.
Tra tutte spiccano la fibra di carbonio TeXtreme, derivata dal campo aeronautico, le forme dei tubi studiate in galleria del vento e attraverso software di fluidodinamica e il reggisella “disaccoppiato”, che permette un migliore assorbimento delle vibrazioni (abbiamo già approfondito tutti questi aspetti nell’articolo di presentazione in occasione del lancio ufficiale).

La nuova Felt AR, tra le altre cose, equipaggia gli atleti e le atlete della squadra Rally Cycling, una delle due squadre Professional con licenza statunitense.

Felt AR

 


1- DETTAGLI TECNICI TELAIO
– Geometria: 9
La Felt AR, nonostante l’anima “aggressiva”, ha geometrie equilibrate.
Infatti, troviamo delle misure racing, ma senza esasperazione.
Il telaio in taglia 56 (quella utilizzata per il nostro test) presenta un angolo di sterzo e di sella di 73,5°, uno stack di 567 mm e un reach di 392 mm.
La lunghezza del tubo sterzo è di 147 mm e i foderi del carro posteriore misurano 410 mm.
Misure che, a nostro avviso, sono azzeccate in pieno.

– Assetto in sella: 9
Il feeling con la Felt AR è stato buono sin dalla prima uscita.
Il telaio è pensato per esaltare al massimo l’efficienza aerodinamica, ma allo stesso tempo per essere confortevole e guidabile.

Per la mia altezza di 179 cm con altezza sella di 75,5 cm, la taglia L con lunghezza del tubo orizzontale di 56 cm si è rivelata ottima.
Avrei preferito un attacco da 110 mm anziché da 100 mm, ma si tratta di un dettaglio a cui si può porre rimedio con una certa facilità, visto che il cockpit è semi-integrato e permette di cambiare l’attacco senza dover togliere le guaine.

Felt AR

Felt AR

– Cura costruttiva: 10
Tra i dettagli che saltano subito all’occhio c’è il particolare reggisella dalla forma aero e a coda tronca.
L’elemento caratterizzante è l’ampia feritoia che lo percorre in verticale e che sparisce solo nella parte superiore.
Questa particolare soluzione consente alle due parti che lo compongono di flettere in maniera indipendente e assorbire meglio le sollecitazioni del terreno.
Inoltre, un inserto in gomma collocato tra reggisella e telaio riduce ulteriormente le vibrazioni.

Felt AR

Da sottolineare anche la chiusura del reggisella integrata nel tubo piantone, pensata in modo specifico per accogliere questo particolare reggisella, anche se non del tutto intuitiva da utilizzare.

Osservando le zone della bici non verniciate, si nota l’esclusivo carbonio TeXtreme, con trama a quadri di grandi dimensioni.
Interessante anche la possibilità di montare gomme fino a 30 mm, che al bisogno permettono di aumentare non poco il comfort, anche se, a nostro avviso, con pneumatici da 25/26 mm la bici è già molto equilibrata.

Da sottolineare anche la scelta di usare perni passanti senza il quick release e personalizzati, per migliorare ulteriormente l’efficienza aerodinamica.

Felt AR

– Componentistica utilizzata: 9
La Felt AR usata per il test è la versione con Shimano Ultegra Di2, che permette l’integrazione totale dei cavi.
Chi non ama l’elettronico o vuole investire un prezzo leggermente più basso, in gamma è previsto anche un montaggio con Ultegra meccanico.

La guarnitura montata è una 52-36 con lunghezza della pedivella da 172,5 mm, che però varia in base alla misura del telaio, mentre la cassetta posteriore è una 11-30.

Felt AR

Le Ruote Reynolds AR58 hanno stupito soprattutto in giornate di forte vento, poiché, inaspettatamente, si sono rivelate comunque guidabili.
Sella Prologo Dimension T4.0 e copertoni Continental GP5000 da 25 mm completano la dotazione di serie.

Felt AR

– Peso bici: 7
Il peso rilevato della bici completa senza pedali è di 8,290 kg
Il peso dichiarato del kit frame (telaio, forcella, manubrio, reggisella) è di 2,35 kg

– Prezzo bici: 7,5
Il prezzo della bici completa è di 6.399 euro.
Non poco considerando il montaggio Ultegra Di2, anche se la qualità del telaio è da top di gamma.
Chi desidera spendere una cifra inferiore, può optare per la versione con Shimano Ultegra meccanico a 4.999 euro.

– Garanzia sul telaio: 10
A partire dal 2019 Felt garantisce telai e forcelle a vita, con in più la possibilità di usufruire dell’opzione VIP Replacement Program in caso di danni non coperti da garanzia.

Voto finale (da 1 a 10): 8,78

Felt AR

2 – COMPORTAMENTO IN SALITA
La salita era il terreno più temuto a causa del peso non proprio piuma, ma nell’insieme la rigidità del telaio e le sue geometrie non la fanno sfigurare, soprattutto su salite brevi da fare di potenza, dove potreste sentirvi addirittura avvantaggiati.

Durante il test ho provato la bici anche con ruote da 40 mm per tubolare per contenere un po’ il peso: in questo modo la Felt AR migliora in salita, ma si perde efficienza in pianura e la si snatura un po’. 

La combinazione perfetta, a nostro avviso, resta quella con ruote da 58 mm (o similari), che esaltano le caratteristiche del mezzo su percorsi con salite di 3-4 chilometri o comunque dove serve fare velocità.

Voto finale (da 1 a 10): 8,5

3 – COMPORTAMENTO IN DISCESA
Bici precisa e stabile, frenata potente e grande feeling in curva.
E’ proprio in discesa, alle alte velocità, che si apprezza maggiormente la ricerca aerodinamica fatta su questo mezzo.

Quantificare le performance aerodinamiche, infatti, è sempre molto difficile, ma con un amico (del mio stesso peso) al fianco è stato facile distanziarlo di qualche metro grazie alla resa dell’insieme telaio-ruote-componenti integrati.
Non si tratta di una valutazione scientifica, ma rende sicuramente l’idea…

Voto finale (da 1 a 10): 9,5

Felt AR

Felt AR

4 – COMPORTAMENTO IN PIANURA
La pianura è il suo “pane” ed è proprio su questo terreno che la Felt AR dà il meglio di sé.
Vi dirò di più, è andata anche oltre le mie aspettative.
Ho percorso dei lunghi tratti in pianura e quello che stupisce è la facilità con cui si riesce a fare velocità.

La Felt AR è davvero scorrevole e quando ci si alza sui pedali per fare una volata la scatola del movimento centrale BB386 dalla forma massiccia riesce a trasferire perfettamente la potenza impressa sui pedali.

Voto finale (da 1 a 10): 10

VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 9,19

Felt AR

IN CONCLUSIONE
La Felt AR Shimano Ultegra Di2 è una bici versatile e “facile”.
La resa aerodinamica è tangibile già a basse andature e quando si spinge forte sui pedali si percepisce la rigidità di tutta la struttura, che garantisce una straordinaria trasmissione di potenza.

Non è il mezzo ideale per lunghe salite e per giri con tanto dislivello, ma vista la natura della bici garantisce una resa più che accettabile anche su questi terreni.

L’unica vera pecca, a nostro avviso, sta nella scarsa scelta degli allestimenti proposti.
E’ vero che lo Shimano Ultegra è una garanzia e che si può acquistare il kit frame e allestirlo in modo personalizzato, ma non avremmo disdegnato una gamma di montaggi leggermente più ampia.

Per maggiori informazioni: feltbicycles.com

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