AGGIORNAMENTO DEL 2 MAGGIO, ORE 19:00
Prima di leggere questo articolo, vi informiamo che il Governo ha ufficializzato proprio nelle ultime ore il limite territoriale per l’attività in sella e ha specificato che ci si può spostare in auto per raggiungere la località dalla quale iniziare a pedalare.
Queste e altre notizie le trovate nell’articolo linkato in basso:

Cosa si può fare (e cosa no) con la bici dal 4 maggio? Domande e risposte


Finalmente ci siamo.
Pronti per ripartire in bici!
Dal 4 maggio potremo tornare in sella alla nostra amata specialissima, sentire il vento in faccia e i profumi della primavera che nel frattempo è arrivata.

Dopo due mesi di inattività totale, sarà quasi come montare in sella per la prima volta.
La riscoperta della libertà su due ruote ci trasmetterà un’emozione straordinaria ma, allo stesso tempo, richiederà qualche attenzione e accortezza in più rispetto al solito.

Il nostro fisico potrebbe essere meno pronto del solito a certi sforzi (dipende da come e quanto ci siamo allenati durante il lockdown), ma anche la confidenza col mezzo e il colpo d’occhio su strada non saranno da subito quelli a cui siamo abituati.

Vediamo alcuni consigli essenziali per ripartire divertendosi e in sicurezza.



1- PRIMA DI TUTTO, PULIZIA E CHECK UP DELLA BICI
La nostra bici è stata in garage o sui rulli per due mesi.
Prima di tornare su strada e affrontare discese a tutta velocità (lo sappiamo che lo farete, travolti dall’adrenalina ??) è necessario ispezionare che tutto funzioni nel modo giusto.

D’obbligo un controllo al cambio e all’impianto frenante, così come è importante verificare il corretto serraggio delle viti.
Importante anche controllare la pressione delle gomme e, per chi utilizza il tubeless, assicurarsi che il liquido sigillante non si sia seccato completamente.

ripartire in bici

Se avete utilizzato con regolarità la bici sui rulli, sudando tanto, sarà opportuno anche effettuare un bel lavaggio con relativa lubrificazione.
Se non avete lo spazio adeguato intorno a casa, passate almeno con un panno umido su telaio, attacco e manubrio; pulite e lubrificate la catena.

Per gli interventi di manutenzione straordinaria, affidatevi alla vostra officina di fiducia appena sarà possibile farlo.

2- RIPRESA GRADUALE DELL’ALLENAMENTO
Quello dell’allenamento è un argomento delicato, che meriterebbe un articolo a parte.
Vi daremo solo alcune indicazioni, ma chi vuole approfondire può trovare utili consigli QUI.

La “regola” valida per tutti è quella di non bruciare le tappe e riprendere con gradualità, anche se con la voglia che abbiamo di pedalare il rischio di esagerare sarà concreto.

Chi in questi due mesi ha continuato ad allenarsi con regolarità sui rulli (o ha fatto attività alternative) sarà sicuramente avvantaggiato, perché partirà da una base già buona, almeno in termini di forza e tono muscolare.

Probabilmente mancherà un po’ di resistenza, quindi dopo una prima settimana di adattamento, il consiglio è di aumentare gradualmente il volume delle uscite, anche senza eccedere con l’intensità.
Uscite lunghe, senza necessariamente svolgere lavori specifici.
Sarà un modo per recuperare resistenza, ma anche la scelta migliore per godersi in pieno il ritorno “alla libertà”.

Pian piano, in base agli stimoli, si possono reinserire anche lavori specifici ad intensità più elevata, pur con la consapevolezza che di gareggiare (almeno per il momento) non se ne parla.

Un po’ più complicata la situazione di chi in questi due mesi si è fermato completamente.
La gradualità del carico di lavoro diventa indispensabile per evitare di finire in sovrallenamento.
Immaginiamo che il 4 maggio avrete voglia di stare tutto il giorno in bici: fatelo (compatibilmente con gli impegni di lavoro e famiglia), ma ad un ritmo sostenibile.
E poi concedetevi il giusto recupero nei giorni successivi.

Archiviata la “sfuriata iniziale”, pedalate con criterio, concedendovi almeno due settimane di allenamenti blandi e di adattamento, sempre alternati dal giusto recupero.
Solo successivamente potrete riprendere a svolgere lavori più intensi, lavorando sulla forza e concentrandovi maggiormente sulla componente aerobica (Z2 e Z3).

3- ATTENZIONE ALLE DIFESE IMMUNITARIE
E’ un punto strettamente legato a quello precedente.
Sottoporre il nostro fisico a sforzi esagerati (sia per volume che per intensità) rispetto all’attuale livello di preparazione è sempre controproducente, ma lo può diventare ancor di più in questa fase, poiché può provocare una momentanea riduzione delle difese immunitarie.

Dopo due mesi di isolamento, seppure in modo graduale, torneremo in contatto con altre persone e questo inevitabilmente ci potrebbe esporre a qualche rischio in più.
Attenzione!

4- RITROVARE FEELING COL MEZZO E IL COLPO D’OCCHIO
Pedalare sui rulli, con una bici statica, è qualcosa di molto diverso dalle uscite all’aperto.
Anche il ciclista più esperto avrà bisogno di qualche ora per ritrovare confidenza con il mezzo e sicurezza in discesa.

Potremmo essere un po’ arrugginiti nel muoverci nel traffico e meno brillanti nell’affrontare situazioni di emergenza, come schivare un ostacolo o correggere una curva impostata a velocità troppo alta.
Insomma, servirà un po’ di tempo per ritrovare il colpo d’occhio di sempre.

5- ATTENZIONE ALLE AUTO (PIU’ DEL SOLITO…)
Può sembrare un consiglio scontato, ma la prudenza non è mai troppa.
Dopo due mesi senza bici per strada, per di più con pochissimo traffico, molti automobilisti si sono disabituati alla presenza dei ciclisti.

A questo c’è da aggiungere che parecchie persone non hanno più usato l’auto, o comunque ne hanno ridotto l’utilizzo, e quindi potrebbero aver perso (come noi) un po’ di colpo d’occhio.
Soprattutto in corrispondenza di incroci e rotonde, e nelle zone di maggiore traffico, prestiamo massima attenzione e pensiamo che gli altri potrebbero non vederci.

La gravel bike, sotto questo punto di vista, potrebbe essere un’ottima alternativa per ricominciare: niente traffico, minore possibilità di incontrare altre persone e anche minor rischio di incorrere in controlli (di routine) da parte delle forze dell’ordine.

ripartire in bici

6- RICOMINCIAMO CON LE BUONE ABITUDINI
Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati, quindi con tutte le buone abitudini che possono garantirci più sicurezza.
Rispetto del codice della strada e degli altri utenti, dispositivi per migliorare la nostra visibilità, casco sempre ben allacciato.

Senza dimenticare, almeno fin quando sarà necessario, di rispettare le regole imposte dall’ultimo DPCM.
Usciamo da soli, diamo il buon esempio e dimostriamo che la bici (e i ciclisti) possono essere i più importanti portavoce di un futuro migliore.

7- RICORDATEVI CHE NON SIETE PIU’ SUI RULLI ???
Non uscite in canottiera intima, non dimenticate il casco e vestitevi in maniera decente.
Non dimenticate il kit porta attrezzi e l’occorrente in caso di forature o problemi tecnici.
E ricordatevi di fare le curve e stare in equilibrio, perché, una volta usciti da Zwift, Rouvy e via dicendo, la bici non starà più in strada da sola come in questi ultimi due mesi ?.
Si scherza, eh, ma forse neanche tanto…

A questo punto, BUONE PEDALATE A TUTTI!!
E tornate prima di notte ???

PS: ci sono novità IMPORTANTI relative al limite territoriale per gli allenamenti in bici e sullo spostamento in auto dal 4 maggio.
Abbiamo aggiornato l’articolo: 

Cosa si può fare (e cosa no) con la bici dal 4 maggio? Domande e risposte