Per una volta non vogliamo parlare dei valori dei fenomeni, di PogaÄar o Vingegaard, ma dei dati degli ultimi.
Di quelli che arrivano durante la premiazione, ma che contribuiscono spesso alla vittoria dei capitani e comunque sonoĀ parte dello spettacolo.
Per farlo abbiamo preso come riferimento la 17a e la 18a tappa, cioĆØ le due frazioni pirenaiche con gli arrivi in salita di Peyragudes e Hautacam, e la 12a tappa, con lāarrivo in quota sullāAlpe dāHuez.Ā

Le differenze con i più forti sono notevoli, ma come vedrete non si può certo dire che vadano piano. I valori sono più umani, ma sempre eccezionali. Soprattutto se consideriamo che sono stati registrati su salite posizionate a fine tappa e nella seconda parte del Tour.
Inoltre, prima di andare avanti, è importante ricordare che questa analisi va presa più che altro come una curiosità . E che non possiamo sapere perché gli ultimi erano lì: qualcuno poteva essere stanco o fuori condizione e ha dato tutto per rientrare nel tempo massimo, altri avranno aiutato i propri capitani e poi si sono rialzati, altri ancora non avevano interessi di classifica in quella tappa e hanno gestito le energie in vista dei giorni futuri.

I dati degli ultimi sullāAlpe dāHuez
La tappa dellāAlpe dāHuez ĆØ stata una delle più dure di questo Tour.
165,5 km con oltre 4.500 metri di dislivello.
La frazione ĆØ stata vinta da Pidcock a 33,5 km/h di media, ma il miglior tempo sulla salita finale (39:08ā) lo hanno fatto registrare Pogacar, Vingegaard e Thomas.
Lāultimo allāarrivo entro il tempo massimo ĆØ stato Victor Lafay (Cofidis) con un distacco di 40:03ā, ma pur sempre ad una velocitĆ media di 29,5 km/h.
Il più lento a scalare lāAlpe, almeno su Strava, ĆØ stato FlorianĀ Veermersch, che ha impiegato 1:03:21ā, cioĆØ 24:13ā più dei primi tre.
Nonostante questo ĆØ salito a 13,1 km/h, con una VAM di 1.046 m/h, a 3,5 watt/kg.
Se conoscete i vostri numeri su salite del genere siete liberi di fare confronti, ma immaginate di scalarla dopo due settimane di Tour e dopo Galibier e Croix de Fer š
Gli ultimi sul Peyragudes
Passiamo alla 17esima tappa, quella che verrĆ ricordata anche per lo sforzo immane fatto da Jakobsen per rientrare (per pochi secondi) entro il tempo massimo
130 km, con 3.300 metri di dislivello, vinta da PogaÄar allāincredibile media di 37,9 km/h.
Ultimo della tappa, da solo, ĆØ arrivato Fabio Jakobsen (Quick-Step Alphavinyl), con un distacco di 36:48ā, ma pur sempre ad una media di 32,2 km/h.
Jakobsen non scarica i dati su Strava, e come riferimento abbiamo preso Laporte (Jumbo-Visma), uno dei più lenti sulla salita finale, ma non tra gli ultimi allāarrivo, perchĆ© per buona parte della tappa era rimasto davanti a tirare per i compagni.
Sul segmento Strava (a cui però manca lāultimo tratto prima dellāarrivo) il più veloce ĆØ stato ancora una volta Pogacar con 20:53″. Laporte ĆØ salito in 31:18″, a 14,5 km/h di media, con un rapporto peso potenza di 3,8 w/kg. Gli ultimissimi della tappa hanno dovuto impegnarsi di più per evitare di finire fuori tempo massimo, come testimonia lo sforzo pazzesco di Jakobsen.Ā
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Gli ultimi a Hautacam
La 18a tappa ĆØ quella che ha praticamente consegnato il Tour a Vingegaard: 143,5 km, con quasi 4.000 metri di dislivello, che il danese ha coperto alla media di 35,8 km/h. Eā bene ricordare che si trattava della terza tappa di salita consecutiva.
Lāultimo di giornata ĆØ stato il francese Lecroq (B&B Hotel-KTM), con un distacco di 36:40ā, alla comunque ragguardevole media di 31,03 km/h
Rispetto agli altri giorni il gruppetto dei velocisti ĆØ riuscito ad arrivare più compatto e quindi immaginiamo che abbiano faticato un po’ meno.
Nellāultimo gruppo giunto a Hautacam cāera anche Matej Mohoric, ombra del corridore visto in primavera.
Lo sloveno ha percorso lāultima ascesa in 56:58ā, prendendo più di 20ā da Vingegaard.
La velocitĆ media di scalata (su una salita allā7,8%) ĆØ stata comunque di 14,1 km/h, con una VAM di 1.092 m/h e un rapporto peso/potenza di 3,8 watt/kg.
Il tutto dopo aver affrontato il Col de Spandelles a oltre 4 watt/kg e con una VAM di 1.223 m/h.
Foto d’apertura facebook.com/LottoSoudalCyclingTeam
Qui sotto la storia di Michael Morkov, ultimissimo e fuori tempo massimo nella 15a tappa, ma che ĆØ comunque voluto arrivare al traguardo:
Per capire il livello di questo Tour, guardate che media ha fatto Michael Morkov ieri (da solo)